Sport e laringospasmo

Mio figlio dall’età di 1 anno soffre di broncospasmo, e di laringospasmo dall’età di 3 anni circa. Adesso ha 7 anni e il laringospasmo non ce lo togliamo ancora di torno.

Marco il mio bambino è appassionato di calcio e per due anni ho fatto la mamma cattiva che non voleva iscriverlo a scuola
calcio: purtroppo gli allenamenti si svolgono alle 17.30 fino alle 19.00 quando il sole ormai non c’è più e il freddo si fa sentire, è questo il motivo della mia reticenza.

Da questo gennaio l’ho voluto accontentare e purtroppo ho la sensazione che questa scelta coraggiosa si stia rivelando come temevo negativa per le sue vie respiratorie in quanto sono già diversi episodi di laringospamo che poi sfociano anche in febbre e tosse grassa, e mi sembra di aver fatto un passo indietro nel tempo.

Insomma è come un riacutizzarsi della peggior forma di questa malattia. Può darsi che questo periodo bruttissimo sarebbe arrivato lo stesso senza l’aiuto della scuola calcio oppure invece sono stata audace a pensare che il mio bambino avrebbe potuto affrontare questi allenamenti che lo rendono cosi felice e soddisfatto.

Voi che esperienze avete in merito? Che consiglio mi potete dare?

Grazie noimamme e sono vicino a tutte le altre mamme che condividono con me questa tortura.

 

 

 

Spesso il buonumore e la felicità fanno parte integrante della cura, pertanto, se anche l’esposizione al freddo e al’umidità possono, in qualche occasione, essere stati le cause o le concause scatenanti una crisi di broncospasmo, vista l’importanza che ha il calcio nella vita e nell’animo del tuo bimbo, io, coraggiosamente, non vi rinucerei se non quando ti dovessi accorgere che la frequenza degli episodi diventa tale da rendere la sitazione insostenibile. Cioè non una rinuncia a priori ma solo se il bambino si dovesse ammalare proprio ogni volta o quasi che svolge i suoi allenamenti.

Considera che fra poche settimane le giornate saranno diventate visibilmente più lunghe e all’ora degli allenamenti sarà ancora giorno e non farà più tanto freddo – quest’anno il clima è stato un po eccezionale e particolarmente poco clemente ma non sarà sempre così – Piuttosto, anche se è vero che le crisi di laringospasmo sono praticamente sempre sostenute da infezioni delle alte vie respiratorie e molto meno spesso da altre cause non infettive, sei sicura che il bimbo abbia veramente solo un laringospasmo e non una tendenza asmatica, magari con presenza di asma da sforzo quando fa sport, oppure non soffra di reflusso gastroesofageo che potrebbe procovare alcune volte le crisi di broncospasmo, oppure che non abbia, per esempio, una disfunzione delle corde vocali che, magari in associazione con il reflusso, può provocare brocospasmo?

Vi sono casi in cui, alla lunga, l’irritazione laringotracheale costante dovuta ai succhi gastrici acidi refluiti in esofago può provocare una alterazione della normale consistenza e rigidità della parete della laringe con conseguente riduzione del calibro, specie in alcune circostanze infiammatorie e scatenamento della sintomatologia tipica del broncospasmo. Così come vi sono alcune malformazioni di strutture e organi situati nei pressi della trachea e della laringe, come per esempio i vasi sanguigni del collo che potrebbero seguire un decorso anomalo andando così a comprimere laringe e trachea con conseguente possibilità di scatenmento di una crisi di broncospasmo. Insomma, se un otorinolaringoiatra non fosse nacora stato consultato, per completezza di indagini, io esporrei il caso al tuo pediatra oppure chiederei un consiglio ad un buon otorino.

Un caro saluto, Daniela

 

 

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