Sonno “attivo”

Cara dottoressa,

sono la mamma di Lara, una bimba di un mese che fortunatamente cresce bene e sembra essere molto serena. Il problema che abbiamo riguarda il sonno. So che sul sito problemi inerenti al sonno sono stati ampiamente trattati, ma non ho trovato nulla che risolve i miei dubbi. La maggior parte degli interventi riguardano risvegli notturni, la mia piccola, invece, dorme e anche a lungo, solo che lo fa in maniera rumorosa e piuttosto “attiva”.

Pur essendo molto piccola, Lara ha già una certa regolarità nelle fasi sonno-veglia, e da circa 10 giorni di notte riposa a lungo, svegliandosi solo una volta a notte, intorno alle 3, per mangiare. È anche capitato, però, che si addormentasse intorno alle 21 e si svegliasse tra le cinque e le 6 per nutrirsi. Fin qui, nulla di preoccupante. Ciò che mette in apprensione me ed il padre, però, è il suo sonno agitato. Pur non svegliandosi durante la notte, dopo una fase iniziale di sonno profondo, continua a dormire, ma emette dei continui vagiti e si muove ininterrottamente nella culletta. Lo so che non è la posizione ottimale per un neonato, ma lei dorme solo a pancia in giù. In questa posizione, durante il sonno, sia di giorno che di notte, gira continuamente il collo e la testina, come se cercasse la posizione migliore per riposare serena.

Inoltre, anche il respiro appare disturbato, è pesante, è come se fosse raffreddata, ma in realtà non lo è, e durante il giorno rilevo solo piccole quantità di muco nelle narici che mi premuro di pulire ogni mattina con soluzione fisiologica. Mentre dorme, poi, emette dei suoni,  come se “grattasse” in gola. All’inizio, tanto era “attiva” la piccola,  pensavo che in queste fasi di sonno agitato lei fosse sveglia, così mi è capitato di prelevarla dalla culla per darle da mangiare, ma in realtà era addormentata, e dopo aver succhiato qualche minuto, si riaddormentava. Queste fasi piuttosto lunghe di “sonno attivo” sono intervallate da fasi di sonno tranquillo, io lo definirei  più profondo, ma ultimamente le fasi di “sonno attivo” si sono fatte più frequenti tanto che per noi genitori è davvero difficile riposare.

Il papà teme che queste fasi di “sonno attivo” possano essere un grande disagio per la piccola e che lei non possa riposare bene e dormire a sufficienza, a me, invece, sembra che per lei il sonno, seppur agitato, sia ristoratore, perché al mattino sembra riposata, dato che mangia con appetito, fa dei grandi sorrisoni quando viene cambiata ed è vispa, seppur di temperamento tranquillo, quando è sveglia. Durante il giorno, inoltre, non mostra nervosismi. Alcune mie amiche mi suggerivano che queste fasi di “sonno attivo” potrebbero attribuirsi a problemi di reflusso, ovvero, lei potrebbe essere agitata durante il sonno, seppure dorma, perché cibo e materiale gastrico refluiscono nell’esofago. Ogni tanto rigurgita piccole quantità di latte e ha il singhiozzo che, mi dicono, sono sintomi di reflusso, ma so che anche bambini che non ne soffrono li presentano.

Ciò che mi farebbe prendere in considerazione l’ipotesi di reflusso è il fatto che recentemente è capitato due o tre volte che mentre allattavo si è staccata dal seno, piangendo disperatamente, come se fosse incapace di degludire il latte perché la bocca era troppo piena. Inizialmente ho pensato che per l’avidità con cui a volte succhia si riempisse troppo la bocca di latte, ma poi ho cominciato a prendere in considerazione l’ipotesi che dopo aver degludito, il latte refluisse, e avesse di conseguenza difficoltà a tenersi attaccata al seno.  Ci sono altri sintomi o comportamenti che posso osservare per stabilire che la causa sia il reflusso? O più in generale, per stabilire quale possa essere la causa del sonno agitato di mia figlia?
La ringrazio per l’attenzione, attendo con ansia una risposta.
Antonella.

Visto che il reflusso gastroesofageo è una condizione quasi fisiologica in un lattante, nulla di più facile che anche la tua bimba ne soffra. È possibile che non abbia ancora una vera e propria esofagite da reflusso in quanto di giorno sembra tranquilla, ma messa in posizione sdraiata, anche se non supina – la posizione prona, per quanto attualmente molto osteggiata, favorisce lo svuotamento gastrico e riduce i sintomi di una esofagite – il problema si può acuire. Pertanto ti consiglierei di sollevare un po’ il materasso della piccola dalla parte della testa arrotolandovi sotto un asciugamano in modo che l’inclinazione sia di 30 gradi circa e se in questa posizione il sonno della bimba fosse più tranquillo potresti prendere in considerazione il reflusso e prospettare la cosa al pediatra che la segue per iniziare o meno una terapia antireflusso appropriata per il suo caso.

Procederai quindi per gradi per cercare di inquadrare il motivo del sonno agitato della piccola. Il primo scalino è la terapia posizionale, il secondo la scelta di iniziare una terapia antireflusso e in caso positivo la scelta della terapia più indicata, il terzo, in caso di fallimento dei primi due, se la bimba assume latte artificiale e la terapia antireflusso non desse risultati soddisfacenti, la sostituzione del latte adattato con latte di soia o ipoallergenico, ma non è il tuo caso visto che allatti al seno.

Un caro saluto, Daniela

 

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