Sinovite, mycoplasma e mielite trasversa

Buongiorno dottoressa,
volevo sottoporle il caso di mio figlio Massimiliano (7 anni).
Alla fine dell’estate Massimiliano presentava una tosse stizzosa molto fastidiosa che abbiamo curato seguendo i consigli del pediatra come allergica (io soffro di rinite allergica), quindi somministrando antistaminici e cortisoni (in alcuni casi la tosse secca sfociava in una chiara difficoltà respiratoria).
Il tutto è andato avanti per circa un mese al termine del quale, senza ottenere risultati sufficienti, abbiamo fatto fare le analisi al sangue.
Il bambino è risultato positivo al mycoplasma pneumoniae e abbiamo somministrato un macrolide (dietro consiglio del pediatra), mi pare il Klacid.
Una volta finito il ciclo di Klacid, dopo una settimana o due, abbiamo sottoposto Massimiliano ad un nuovo esame del sangue e il mycoplasma sembrava debellato, ma risultava positivo allo streptococco pyogenes.
Da quel momento, Massimiliano ha iniziato a lamentare dei dolori alla zona lombo sacrale e al basso ventre (vescica) nonché al tendine della coscia dx e all’anca dx.
Sottoposto ad ecografia l’ecografista riscontrava una sinovite (versamento) a carico del femore dx all’attaccatura col bacino.
Il pediatra ha addebitato la sinovite al mycoplasma o allo streptococco, non ricordo.
Curiamo lo streptococco con Clavulin e al tampone tonsillare successivo, verifichiamo la negatività allo stesso (a questo riguardo le manifesto la mia perplessità sul secondo tampone) per le difficoltà incontrate nell’ eseguirlo abbiamo dovuto tenerlo con la forza.
Dato che comunque Massimiliano presentava e presenta tuttora un dolore alla zona lombo sacrale nonché una certa difficoltà respiratoria (specialmente la sera), ci dice che sente stringersi il petto, abbiamo pensato di ricoverarlo per eseguire tutti i controlli del caso.
Il risultato dopo una settimana di ricovero con esami ecografici, radiografici, visita ortopedica, elettrocardiogramma e analisi al sangue è che nessuno ci ha saputo dire qualcosa di concreto.
Il bambino gode di ottima salute, non ha impedimenti a livello motorio.
L’unica cosa certa è che il tampone tonsillare risulta ancora positivo allo streptococco.
Tra l’altro mi premeva dire che alla somministrazione del Clavulin il bambino non ha reagito bene (nausea vomito ecc).
Il pediatra ci dice che il dolore alla schiena passerà con il tempo, ma questa conclusione non piace a me né a mia moglie quindi giusto per sentire il suo parere volevo chiederle:
– È secondo lei il caso di tentare con un antibiotico alternativo al Clavulin? E continuare a combattere lo streptococco?
– È secondo lei il caso di sottoporre Massimiliano ad una risonanza magnetica?
– Un macrolide come il Klacid può sconfiggere sia il mycoplasma che lo streptococco (mi sono documentato e ho scoperto che il micoplasma non si sconfigge tanto facilmente (una sola seduta di macrolide).
Grazie mille.
Gaetano Stancanelli

Gentile Sig. Stancanelli,
così come lo ha esposto, il caso del suo bambino non è semplicissimo, ma per cercare di fare chiarezza io comincerei col separare i due problemi: quello relativo allo streptococco e quello relativo al mycoplasma.
Ritrovare uno streptococco in un tampone faringeo è evenienza comunissima in un bambino e quando questa presenza non è accompagnata da sintomi clinici evidenti come febbre, tonsillite o altro e dalla positività di alcune analisi del sangue mirate come PCR, VES, emocromo, ovviamente TAS, immunoelettroforesi e via discorrendo, che facciano pensare ad una infezione in corso dovuta allo streptococco, c’è solo da prenderne atto ma non è così necessario indagare oltre o improntare comunque una terapia.
Il bambino, infatti, potrebbe essere soltanto, in quel momento, un portatore sano e, ripetendo il tampone stesso dopo alcune settimane, potrebbe non avere più nulla o magari avere ancora una volta lo streptococco, ma un altro ceppo, visto che sono innumerevoli, estremamente diffusibili e le occasioni per venirne a contatto praticamente quotidiane in un bambino che frequenta la comunità scolastica.
Si decide di trattare con idoneo antibiotico un bambino con streptococco ritrovato sulle tonsille solo se il bambino è febbrile (anche solo una febbricola che dura da alcuni giorni giustifica la terapia se è presente lo streptococco) e/o se presenta PCR elevata, emocromo alterato, VES elevata.
Associare la sinovite che il piccolo ha avuto all’articolazione coxo femorale, che è una delle grosse articolazioni, non una media come quelle interessate dalla malattia reumatica (ginocchio, polso, ecc.) all’infezione da streptococco non mi sembra plausibile.
Molto più facile, invece, che la coxo-artrite sia la conseguenza della polmonite da mycoplasma, perché è una delle conseguenze ben conosciute della malattia stessa.
Allo stesso modo, anche se La prego di prendere questo che dico con beneficio di inventario visto che non sono in grado di visitare il piccolo, ho il dubbio che i dolori lombari e in zona vescicale lamentati dal bimbo possano essere spia di una mielite trasversa, anch’essa complicanza rara ma ben documentata dopo una infezione batterica (o anche virale); nel caso di una infezione batterica, il mycoplasma è uno dei batteri maggiormente responsabili di mieliti trasverse.
La mielite trasversa è una sindrome neurologica dovuta alla infiammazione del midollo spinale in un determinato segmento dello stesso e non in tutta la sua lunghezza.
Nel midollo spinale transitano sia fibre motorie che vanno dal centro verso la periferia degli arti presiedendo ai loro movimenti che fibre sensitive che provengono dalla periferia per portare gli stimoli sensitivi verso il cervello. Una infiammazione a livello midollare può dare, variamente sfumati e rappresentati, i seguenti sintomi: debolezza agli arti durante i movimenti (i bambini se ne accorgono molto poco e lamentano di solito solo facile stancabilità), disturbi sensitivi come formicolii o semplicemente diminuita sensibilità al dolore, al caldo, alla pressione, diminuita percezione delle vibrazioni e della posizione che assume l’arto nello spazio. Inoltre vi possono essere disturbi vescicali come fastidio alla minzione o difficoltà alla continenza e anche una aumentata sensibilità in una certa porzione del corpo cosiddetta "a fascia" come se fosse stata applicata una stretta fasciatura al tronco o al torace.
In quella stessa zona la cute appare molto sensibile al tatto. Mi sembra di capire che il suo bambino abbia accusato dei sintomi, benché lievi, riferibili a questa sindrome. La mielite trasversa risolve, di solito, in uno, massimo due o tre mesi.
Non sempre si riesce a capire se l’infiammazione al midollo dipende dalla presenza in quella sede di batteri o virus (in questo caso sarebbero i mycoplasmi) oppure se, come avviene nella malattia reumatica, dalla presenza di autoanticorpi che l’organismo stesso ha prodotto e sta producendo, oltre che verso i germi, anche verso determinate cellule del proprio corpo simili dal punto di vista antigenico a quelle dei batteri che gli stanno circolando in corpo.
La certezza della diagnosi di eventuale mielite trasversa la si può avere essenzialmente con la visita medica del pediatra competente e, in modo più specifico, di un neurologo, meglio se neurologo pediatra.
Oltre alla visita medica che può confermare o meno alcuni sospetti diagnostici, alcune indagini come risonanza magnetica e, magari, mielografia, possono escludere la presenza di masse che, comprimendo il midollo, possono provocare la stessa sintomatologia, di ernie o di restringimenti del canale midollare. Ma tutti questi approfondimenti possono essere suggeriti a ragion veduta solo dal neurologo.
Il mycoplasma è molto ben curato dai macrolidi, sia di prima che di seconda e di terza generazione. Una terapia di 10 gg con un dosaggio adeguato sconfigge il mycoplasma nel 99% dei casi, mi sembra quindi poco immaginabile pensare di insistere con gli antibiotici, a meno che le ricerche specifiche del mycoplasma non risultino ancora positive.
Più di questo non credo di poterLe dire, se non, appunto, accertarsi che non circolino più mycoplasmi nel corpo del piccolo e che i sintomi riferiti dal piccolo non siano dovuti ad una mielite trasversa.
Lo streptococco mi sembra, ad occhio e croce visto che non ho analisi sotto mano, un problema non associabile a questo.
Un cordiale saluto,
Daniela Sannicandro

1 commento su “Sinovite, mycoplasma e mielite trasversa”

  1. Salve dottoressa Daniela. Un ciclo di Zitromax per tre giorni è sufficente come cura per il mycoplasma? ho letto che comunque il ciclo antibiotico ha più lo scopo di accorciare i tempi di guarigione che il debellare il germe, che continuerebbe a sopravvivere per diverso tempo ancora. E’ vero?

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