Singhiozzo neonati, quali possibili cause?

Singhiozzi neonato

Buongiorno Dottoressa,

le scrivo per placare un po’ la mia ansia, in quanto leggendo le sue risposte mi sembra che lei sia un medico molto in gamba. Mi scuso in anticipo se certe paure possono risultare sciocche, ma penso che ci sarà abituata!

Il mio bambino ha 21 mesi; è sempre cresciuto bene, anche se da piccolo dormiva poco e fino ai sei mesi ci ha fatto penare. Il pediatra attribuiva tutto questo alle coliche d’aria. Io ho sempre avuto l’impressione che fosse qualcos’altro, perché i disturbi si presentavano sempre un’ora o un’ora e mezzo dopo le poppate, e perché il bimbo era perseguitato da un implacabile nemico: il singhiozzo. Comunque è sempre cresciuto più che bene, è sempre stato al 90 percentile. Ha sempre mangiato con voglia e di tutto.

I primi problemi di crescita si sono presentati quest’anno. Nei primi mesi dell’anno ha mangiato molto poco e non ha fatto un grammo di peso, mentre in altezza è cresciuto un sacco (4 cm). Il pediatra si è un po’ preoccupato e mi ha detto di smettere con l’allattamento al seno, temeva che prendendo il mio latte non mangiasse con appetito ai pasti.

Anche se perplessa (mia sorella ha preso il seno fino a tre anni e non ha mai avuto problemi), ho comunque seguito il suo consiglio. Inoltre ho verificato che i nonni non lo imbottissero di bibite gassate, come purtroppo avevano fatto, e su questo sono stata molto severa.

Nei mesi estivi ha recuperato benissimo, facendo ben 750 gr. in un mese! Però adesso ci risiamo. Da quasi un mesetto di nuovo mangia molto poco; assaggia i primi bocconi di tutto e poi basta.

Venerdì andrò a fare il controllo della crescita e penso che sia di nuovo cresciuto poco o nulla nel peso, mentre in altezza mi pare di sì. Io non insisto troppo perché temo di forzarlo, ma sono preoccupata.

In particolare mi fa pensare il fatto che continui ad avere giornate intere in cui non riesce a liberarsi dal singhiozzo, e mi pare che questo si verifichi proprio nei giorni in cui ha meno appetito. Inoltre la notte si sveglia diverse volte, mentre prima dormiva da sera a mattina. Il pediatra dice che non è nulla, ma non ricordo dove ho letto che il singhiozzo può essere un sintomo di reflusso.

Rigurgiti non ne ha, però… Per il resto sta bene, gioca ed è molto movimentato!

Mi potrebbe dare un consiglio su come comportarmi? Questa crescita ad altalena è normale? Sono io che esagero ed è veramente una cosa da nulla o sarà meglio fare accertamenti? In caso il sospetto di reflusso sia confermato ci sono dei comportamenti da tenere o degli alimenti da non dare?

Grazie mille
Novella

Singhiozzi neonati e reflusso gastroesofageo

Cara Novella, il dubbio che hai sulla possibile causa del singhiozzo del tuo bimbo, cioè il reflusso gastroesofageo, è assolutamente pertinente, anche se non è l’unica causa possibile.

Singhiozzi neonati: a cosa sono dovuti?

Il singhiozzo, infatti, è dovuto a contrazioni ripetute e involontarie del muscolo diaframma che separa la cavità toracica da quella addominale e che, con la sua regolare attività di contrazione e rilassamento, permette gli atti respiratori. Praticamente, si contrae durante la inspirazione e si rilassa durante la espirazione. Fa tutto ciò in modo assolutamente automatico e involontario, guidato da stimoli nervosi provenienti dal nervo frenico che lo innerva.
Il nervo frenico è un nervo molto lungo che parte dal cervello e, dopo avere attraversato la zona cervicale, cioè il collo, va ad innervare non solo il diaframma ma anche il fegato, il pericardio che è una sottile membrana che avvolge il cuore, lo stomaco e i reni.
Quindi, uno qualsiasi di questi organi, se alterato, è in grado di procurare una irritazione al nervo frenico che si mette così a “lavorare” in modo anomalo: cioè, invece di fare contrarre e rilassare ritmicamente il diaframma per assicurare una normale respirazione, viene colto da stimoli parossistici abnormi e fa contrarre il diaframma in modo anomalo producendo, assieme alla chiusura della glottide, il tipico singhiozzo.

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Singhiozzo - cause e rimedi

Quando si verifica il singhiozzo? Come si forma il singhiozzo? Quali sono le cause del singhiozzo? Come si arriva alla diagnosi? Quali malattie possono ...

Singhiozzo neonati, se frequente è pericoloso?

Il singhiozzo, di per sé, non è una manifestazione patologica: i feti in utero, i neonati ed i bambini piccoli ne vanno soggetti di frequente, basta che abbiano succhiato con avidità ingurgitando aria, basta che un bambino piccolo beva un liquido freddo, soprattutto se dopo avere mangiato qualcosa di caldo, basta solo che il coordinamento dei nervi che regolano il normale funzionamento della peristalsi gastro intestinale sia ancora immaturo che andrà facilmente soggetto al singhiozzo.
Nel bambino più grande, invece, di solito il singhiozzo dipende dal fatto che il bambino mangia senza masticare bene e inghiotte bocconi ancora grossi, o mangia in fretta agitandosi molto sulla sedia o peggio ancora parlando o strillando, oppure dopo un boccone beve a garganella liquidi troppo freddi o gasati, tutti motivi di esagerata distensione gastrica, e il singhiozzo si manifesta.
Però, di solito, dura pochi minuti e passa con piccoli accorgimenti come bere un po di acqua a piccoli sorsi, starnutire o trattenere il fiato per alcuni secondi dopo essersi riempiti i polmoni di aria.
Se il singhiozzo è frequente e dura più a lungo, come nel caso del tuo bambino, io terrei in considerazione l’ipotesi di un reflusso e di una probabile esofagite da reflusso, oppure di una gastrite ipersecretiva con eccesso di acidità gastrica o, semplicemente, ancora una immaturità della funzionalità della normale peristalsi gastro intestinale che, da piccolo, può avergli procurato le coliche che mi descrivi.

Singhiozzo nei neonati: tutti i rimedi

Che fare allora per evitare il singhiozzo nei bimbi?
Prima di tutto igiene alimentare: pasti regolari, consumati in tranquillità, a orario e non di fretta, cibi digeribili e ben sminuzzati se ancora mastica male, bere ai pasti a piccoli sorsi e mai bibite fredde di frigorifero e/o ghiacciate, evitare capriole o posizioni anomale del bambino dopo mangiato favorendo giochi tranquilli in posizione semi seduta e non accovacciata fino ad un’ora dopo il pasto e alcuni accertamenti per scoprire o escludere il reflusso gastro esofageo o altra patologia riferibile sia allo stomaco che agli altri organi innervati dal nervo frenico, cioè ecografia per reflusso, rx torace e, in ultima analisi, se il pediatra curante lo ritenesse utile, anche una risonanza magnetica che indaghi su cuore, fegato, stomaco e reni.
Ma quest’ultima ipotesi mi sembra, a tutt’oggi, da mettere da parte.
Un caro saluto, Daniela

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