Si ammala di meno ora che c’è il cane

 

Gentilissima dottoressa,

sono la mamma di una bimba di cinque anni che fino a poco tempo fa io ritenevo abbastanza cagionevole.

L’anno scorso per esempio abbiamo fatto di tutto e di più , una miriade di raffreddori, tre otiti, virus intestinale, catarro in quantità industriale ecc… Ovviamente frequentando l’asilo la cosa è abbastanza nella norma, ma a me pareva che lei si ammalasse più degli altri bimbi.

Ad aprile abbiamo preso un cucciolo di labrador che è diventato il suo inseparabile amico, il cane l’adora e la lecca in continuazione, spesso e volentieri anche in faccia. Ora sarà una coincidenza, forse i malanni che si è presa in questi cinque anni l’hanno finalmente irrobustita, ma da quando c’è Tato (così si chiama il cagnolone) lei si ammala molto meno.

Da quando ha iniziato l’asilo non si è ancora presa nulla, un debole raffreddore, mentre in giro è un vero lazzareto anche i bimbi che non si ammalavano mai sono a letto con tosse e febbre. Può essere che il stretto contatto con il cane l’abbia rinforzata?

Un ultima cosa dottoressa, la mia piccola è alta 113 cm e pesa 21 Kg e mezzo.

La ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrà darmi a cordialmente la saluto. Barbara

Se le malattie dei bambini non servissero a stimolare la loro immunità per renderli, con il passare degli anni, meno vulnerabili sarebbero una tortura inutile se non dannosa; ma siccome io credo che tutto o almeno quasi tutto abbia un senso nella vita, io darei il merito alle malattie delle condizioni di salute attuali della bimba. Ricorda, comunque, che l’inverno è ancora alle porte e l’autunno è appena iniziato: non cantar vittoria prima del tempo…

Per quanto riguarda il cagnolino: esso andrà sempre adeguatamente seguito, pulito e vaccinato come da prescrizioni del veterinario: detto ciò, lascia che la piccola si goda la sua compagnia e la sua dedizione senza limiti perché non c’è nulla di più formativo e tenero, a mio avviso, del legame particolare che si instaura tra un bambino e un animale, specie se domestico, ma non è indispensabile che lo sia e questo legame straordinario non può crescere adeguatamente se condizionato da limitazioni, paure e divieti.

Lascia pure che giochino in libertà rispettando le modalità espressive di ognuno, leccate o abbracci che siano. L’affetto di un animale è uno dei più potenti antidepressivi e non è escluso che una forma anche latente di depressione non possa ridurre le difese immunitarie di un soggetto, bambino o adulto che sia, rendendolo soggetto ad ammalarsi più frequentemente.

Un caro saluto, Daniela

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