Scarlattina e antibiotico prima che sfoghi la malattia

 

Salve dottoressa,

la ringrazio anticipatamente per la risposta e le espongo il mio quesito.

Ho due bimbi, di 4 anni e di 15 mesi. La grande ha iniziato ad avere febbre da sabato notte 13 giugno, la domenica ho cercato di rintracciare il pediatra perché la febbre era alta, oltre i 39 e non scendeva. La bimba era particolarmente spossata e debole. Sono riuscita a parlare telefonicamente con il pediatra solo la sera perché all’estero e mi ha detto di portarla al pronto soccorso.

Domenica sera non le hanno diagnosticato scarlattina, hanno fatto emocromo e visita e mandata a casa con diagnosi febbre e rasch cutaneo. Il mio medico il lunedì sera ha diagnosticato scarlattina e siamo partiti con l’antibiotico per dieci giorni.

Il martedì anche l’altra bimba ha iniziato ad avere febbre a 37/38. Il mio medico mi ha fatto partire subito con l’antibiotico da assumere per dieci giorni. Sicuramente è scarlattina anche per la piccola visto che fino ad ora ha preso le stesse malattie dalla sorella, ma ora mi assilla un dubbio, è stato corretto partire subito? Non fare sfogare la malattia?

La grande è stata davvero male e volevo evitare lo stesso strazio all’altra piccola, e poi il pediatra era fuori e non sapevo che fare. Lo so, oramai l’antibiotico deve continuare, ma ci sono o saranno conseguenze per la bimba?

Diciamo che è stato prudente e corretto giocare d’anticipo con l’antibiotico per la piccola perché le probabilità che la febbre dipendesse da una infezione streptococcica erano molte e la bimba è piccolina.

Però, col senno del poi, non sapremo mai se questa febbre della piccolina fosse veramente dovuta allo streptococco o ad altra infezione virale. La scarlattina deve essere curata con antibiotici. Guarirebbe anche da sola ma vi sono le solite probabilità, anche se remote, che possano esserci conseguenze renali o reumatiche se si permette allo streptococco di agire indisturbato.

Certo, sono conseguenze che si verificano soltanto in soggetti ad esse predisposti e non in tutti; certo, la nefrite post streptococcica può anch’essa guarire da sola ed è considerata una complicanza relativamente benigna nonostante tutto, però, visto che abbiamo a disposizione buoni antibiotici, perché non approfittarne?

Ovviamente è vero che, presa così precocemente e somministrato l’antibiotico così in anticipo, è possibile che la piccola, anche supponendo che si sia veramente trattato di scarlattina in fase inizialissima, non sia riuscita a formare una adeguata quantità di anticorpi e sia guarita prima che il suo sistema immunitario abbia avuto il tempo di mettersi in moto, ma comunque, in questo caso, io penso che sia stato meglio così visto che alla grande è stata fatta una diagnosi di certezza.

Tanto, di ceppi di streptococchi in grado di provocare la scarlattina ve ne sono tre o quattro e, pur facendo i dovuti scongiuri, non è detto che la piccola non si prenda la malattia più avanti nel tempo, magari per colpa di un altro ceppo. Anche lasciando sfogare naturalmente la malattia ora, infatti, il soggetto sarebbe a rischio di riprenderla almeno altre due volte se non tre, perché tante sono le diverse tossine eritrogeniche presenti in alcuni ceppi di streptococco in grado di provocare la malattia. Almeno ad uno la bimba è scampata. Per la grande, ovviamente, vale lo stesso ragionamento.

Un caro saluto, Daniela

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