Rx metodo Greulich e metodo TW3, qual è il più attendibile?

Gentilissima Dottoressa, mio figlio di 4 anni e 5 mesi ha fatto rx mano sinistra per scarsa crescita, con metodo tw3 carp 4 anni e 2 mesi rus 4 anni e 6 mesi….la stessa radiografia confrontata con metodo Greulich and Pyle Atlas da un altro medico ha un eta’ ossea di un bambino di 3 anni…quale delle due e’ più sicura? Grazie

Entrambi i metodi non prescindono, purtroppo, dalla soggettiva capacità di valutazione dell’operatore che confronta le immagini radiografiche del bambino con immagini di riferimento standard contenute in un atlante. Il metodo Greulich è, forse, il più utilizzato o quantomeno quello utilizzato da più tempo ma alcuni studi danno un possibile scarto di errore che può essere anche di circa 6 mesi, in più o in meno. Il metodo TW3 (Tanner-Whitehouse 3) sembra essere quello più accreditato attualmente e viene usato anche quando serve una dichiarazione ufficiale, quindi con risvolti legali, dell’età di un minore. Per intenderci, in caso di presa in carico di un minore non accompagnato di cui non si conosce nulla o nel caso di un ragazzo che ha commesso un reato, per capire se deve essere portato in riformatorio, in carcere minorile o in carcere normale si utilizza questo secondo metodo di preferenza, assieme, naturalmente, ad altre valutazioni basate su accrescimento, dentatura, sviluppo sessuale, ecc. Anche questo secondo metodo TW3 è legato all’esperienza e alla sensibilità dell’operatore ma sembra che l’errore possibile sia inferiore al metodo precedente. Difficile, quindi, stabilire se la discordanza dei due risultati sia dovuta al metodo o alla valutazione soggettiva dell’operatore. Conoscendo altezza, peso e circonferenza cranica del bambino e dei genitori, si potrebbe comunque ragionare un po meglio. Esiste anche la possibilità di valutare lo stato di ossificazione del ginocchio, si possono studiare le ossa anche dal punto di vista ecografico per evitare ulteriori raggi o semplicemente ci si può rivolgere ad un centro di auxologia infantile molto accreditato per una terza valutazione dopo circa 6 mesi da quelle precedenti. Purtroppo manca ancora un metodo che possa dare risposte univoche e soprattutto indipendenti da possibili errori di valutazione. Si tratta di un problema da me molto sentito perché, in quanto pediatra ospedaliera, innumerevoli volte mi è stata richiesta con urgenza dalle forze dell’ordine una valutazione precisa con dichiarazione scritta dell’età di un soggetto giovane preso, magari, in flagranza di reato: la responsabilità era troppo alta perché 6 o più mesi di differenza potevano realmente “fare la differenza”per il futuro del soggetto. Ora, nel tuo caso, si tratta di una valutazione prettamente clinica che, per ridurre al minimo i possibili errori, non può essere disgiunta da una valutazione dei parametri auxologici attuali del bambino, dalla costituzione dei genitori, dal paese o dalla regione di provenienza (esistono attualmente percentili di crescita stabiliti regione per regione anche se sono spesso introvabili) e dal confronto con i valori auxologici precedenti e futuri calcolati ogni 4-6 mesi circa.

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