Reflusso improvviso a cinque mesi

Buongiorno dottoressa,

la mia bimba ha 5 mesi e mezzo.
è nata 3.450 kg e l’ho allattata al seno esclusivamente. Oggi pesa 6,5 kg.
Da circa un mese ha cominciato a soffrire di reflusso. Dopo un’oretta che ha mangiato comincia a vomitare, a volte sembra acqua perché è liquido quasi trasparente, a volte sembra "burro". Ho provato a farle assumemere varie posizioni dopo mangiato per provare a ridurre questo disturbo ma non c’è niente da fare. La pediatra, constatato che nelle ultime due settimane non è aumentata di peso, mi ha prescritto il Ranidil 1,5ml per due volte al giorno e mi ha consigliato di introdurre la pappa a mezzogiorno.

Volevo chiederle perché la mia bimba che non ha mai sofferto di reflusso, improvvisamente inizia questo vomito? Se è un’immaturità dello sviluppo non avrebbe dovuto soffrirne anche quando era più piccola? Fino ad un mese fa non vomitava mai e ha iniziato un mese fa tornati a casa dal mare.
Ho iniziato a proporle la mela da circa una settimana e l’ha sempre rifiutata, cercando di vomitarla e mettendosi il ditino in bocca. Secondo lei dovrei iniziare subito con la pappa per darle un cibo più solido o dovrei aspettare che il Ranidil faccia effetto per iniziare lo svezzamento che non si preannucia facile in un momento in cui la bimba è meno disturbata?
Grazie
Erika

Innanzitutto desidero scusarmi per il ritardo con il quale rispondo alla tua mail dovuto a motivi di salute.
È probabile che la tua bimba abbia sempre avuto un piccolo reflusso gastro esofageo, tanto poco significante che non si è mai manifestato con un vero e proprio rigurgito evidente di succhi gastrici o latte. Il reflusso gastro esofageo, che è dovuto ad immaturità del cardias, è presente in più della metà dei neonati e dei lattanti ma è totalmente asintomatico finché non si trasforma in esofagite da reflusso, cioè fintanto che la mucosa dell’esofago riesce a sopportare senza alterarsi e senza infiammarsi il continuo contatto con del materiale gastrico refluito che di solito è acido e con il passare del tempo diventa irritante per tale mucosa, non predisposta, com’è, invece, quella dello stomaco, a rimanere indenne a contatto con i succhi gastrici.

Per di più, dopo il terzo mese, il latte materno modifica un po’ la sua composizione diventando più ricco di grassi e questo comporta una sua più lunga permanenza nello stomaco del bimbo prima che si svuoti. Questa prolungata permanenza nello stomaco può a sua volta favorire il reflusso nel senso che può aumentare la frequenza dei piccoli reflussi già presenti in precedenza. Se vi è esofagite, poi, i reflussi si possono fare più abbondanti, anche a causa della abbondante salivazione che essi stimolano.

Pertanto, se per la tua bimba è andata in questo modo, nulla di strano se i sintomi della malattia da reflusso si stanno manifestando solo ora e non prima. In questo caso non vi è altro da fare che somministrare un antiacido come il ranidil e, visto che l’età lo consente, rendere i pasti della piccola un po’ più densi iniziando lo svezzamento con le prime pappe. Io però eviterei la frutta, almeno per ora, fintanto che il ranidil non abbia fatto effetto e darei solo una pappa con crema di cereali, brodo vegetale e olio di oliva, continuando con il tuo latte per almeno un mese ancora se non di più per poi introdurre la seconda pappa serale quando la piccola si sarà ben abituata alla prima. Naturalmente, per quanto riguarda il vomito e il rifiuto del cibo, nonché la scarsa crescita in peso, bisognerebbe escludere la presenza di un altro motivo come una infezione alle vie urinarie, una otite, una gastrite o una faringite di natura virale, ecc. La prima pappa, preparata con gradualità sia come ingredienti che come quantità, può essere iniziata contemporaneamente alla terapia con ranidil in quanto il reflusso non dipende da un problema gastrico ma solo esofageo e un alimento più denso, se ben accetto, non può che migliorare la situazione.

Un caro saluto, Daniela

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