Quesito su peso e altezza e su Broncho Vaxom

Salve Dottoressa,
sono Daniela, la mamma di Samuele, un bimbo di 3 anni e 4 mesi, vorrei farle varie domande.
Prima di tutto volevo una sua valutazione per quanto riguarda il peso 15.5 kg e l’altezza 99.5 cm, dato che lo vediamo un po’ magrolino, ma il padre è esile (fortunatamente almeno lui).
Avrei piacere, poi, di avere un consiglio su come convincerlo a passare dai legumi passati a quelli interi dato che non ne vuole proprio sapere, e soprattutto se è importante insistere.
Cosa ne pensa del medicinale BRONCHO VAXOM?
La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro.
Daniela

Cara Daniela,
rispondo al tuo primo quesito riguardante peso e altezza di Samuele: mi sembrano perfettamente nella norma con qualche percentile in più in altezza rispetto al peso (entrambe comunque nella fascia 50°-60° centile), ma la differenza non è significativa. Se, come dici, ha una costituzione esile simile a quella del padre, probabilmente la sua ossatura non pesa molto e quel 50° centile che si riferisce al peso potrebbe anche essere un po di più ed avvicinarsi quindi al percentile di altezza. Ma sono mie deduzioni che non hanno un gran valore visto che non ho il bambino sott’occhio.
Per quanto riguarda la modalità di assunzione dei legumi, cioè sempre passati anziché interi, mi sembra francamente un falso problema visto che comunque la sostanza non cambia e a tre anni compiuti da un pezzo avrà sicuramente occasione di masticare tanti altri cibi non passati. Comunque potresti provare inizialmente con i legumi più piccoli, le lenticchie e tra di esse quelle di razza piccolina. Le fai cuocere molto bene, aggiungendo magari del pomodoro per mascherarle un po’ alla vista e del riso per amalgamare il tutto. Prima di aggiungere il riso che, come tu certamente saprai, è meglio cuocerlo a parte e unirlo alle lenticchie all’ultimo momento, puoi frullare o frantumare col minipimer una parte delle lenticchie, poi, col tempo, non le frantumerai più e procederai così con gli altri legumi: un po’ passati a crema e un po’ interi. Se separa quelli interi e mangia solo quelli passati, lasciaglielo fare come se per lui fosse un gioco, prima o poi si stuferà di questo gioco. L’importante è che trovi sempre i legumi ben cotti e teneri. Lascia da parte i ceci per il momento, visto che hanno una consistenza maggiore. Ringrazia comunque il cielo che mangia i legumi, visto che sono un’ottima alternativa alla carne, non tutte le mamme hanno la tua fortuna.
Per quanto riguarda il Broncho Vaxom, ne penso bene: è un lisato batterico composto dai più importanti e frequenti batteri responsabili delle infezioni delle prime vie respiratorie sia nell’infanzia che nell’età adulta (emofilo, strteptococco piogene, stafilococco, klebsiella…).
Si conosce ormai da decenni e se ne ha una esperienza vastissima.
Si può prescrivere sia come prevenzione (una compressa o una bustina al giorno per dieci giorni al mese per minimo tre mesi) che come terapia (una compressa o una bustina al giorno per dieci o quindici giorni in caso di infezione più o meno catarrale delle prime vie respiratorie in sostituzione della terapia antibiotica).
Non ha praticamente controindicazioni se non, forse, i rarissimi casi di allergia ai suoi eccipienti (manifestazioni cutanee o gastrointestinali o respiratorie con aumento della sintomatologia catarrale durante i giorni di somministrazione).
Ha, inoltre, il grande vantaggio di essere ora presentato in commercio sotto forma di granulato, molto più facilmente accettato dai bambini rispetto alle capsule o alle compresse da deglutire.
Un suo acerrimo rivale è il più recente Ismigen, che ha il vantaggio di essere un lisato batterico "meccanico", anziché "chimico" com’è il Broncho Vaxom, cioè i batteri liofilizzati di cui è composto sono stati frantumati con metodo meccanico anziché chimico e questa modalità lo rende più efficace, cioè più immunogeno, più capace di stimolare la produzione e l’attivazione degli anticorpi rispetto al metodo chimico.
Però l’Ismigen esiste, che io sappia, solo in compresse, mal proponibili ad un bambino piccolo anche se frantumabili. Questi immunostimolanti, una volta deglutiti, vanno a stimolare il tessuto linfatico situato nelle placche mucose della parete intestinale con conseguente attivazione dei linfociti e maggior produzione di immunoglobuline A secretorie che passano poi nel circolo sanguigno e si diffondono in tutto l’organismo raggiungendo elettivamente i punti dove si stanno moltiplicando i batteri.
Tutti questi farmaci ora chiamati modulatori della risposta immunitaria sono soprattutto adatti ai bambini che soffrono di infezioni ripetute e ricorrenti di provata origine batterica piuttosto che virale, ma il sistema immunitario ne risente positivamente comunque.
E’ importante la costanza, la precisione e la durata di almeno tre cicli della loro somministrazione.
Un caro saluto,
Daniela

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