Problemi digestivi: reflusso o latte sbagliato?

Buonasera dott.ssa Daniela,


Le scrivo perché, nonostante abbia letto molti degli argomenti presenti nel sito e consultato la mia pediatra, non capisco cosa abbia il mio Lorenzo. È nato a 39 settimane con liquido tinto, pesava 3.4 kg per 50 cm, ha avuto un calo fisiologico di 400g ma poi alla dimissione si è’ ripreso.

L’ho allattato io fino ai 4 mesi e mezzo, poi su consiglio della mia pediatra abbiamo cambiato latte. Lorenzo che ha quasi 6 mesi è un bimbo vivace ma molto nervoso. Il suo problema si presenta spesso ad ogni poppata: agita le gambe, si mette le mani in bocca, gira la testa, si stacca e riattacca, la pancia gli gorgoglia, fa tanta aria, è irregolare d’intestino, dorme agitato, rigurgita e fa ruttini anche dopo molte ore che ha mangiato.

 La pediatra mi ha sempre detto che ha molta aria e che sono coliche. Comunque fino ai 4 mesi abbiamo tirato dandogli boccette di mylicon ed io a dieta stretta di latticini & co.

La crescita era ottima (era arrivato a 7kg per 65cm), poi e’ diventato stitico, la crescita si è arrestata e mangiava sempre di meno. La pediatra mi ha consigliato di passare ad un latte ipoallergenico o di soia, anche per via di familiarità di intolleranza alle proteine del latte (zii materni e nonna materna).

Così gli abbiamo dato il latte di soia Isomil. Per un po’ la situazione è migliorata, ha ripreso a mangiare ma molto meno rispetto prima (da 900cc a giorno a 750-800cc), la sua crescita è ripresa ma lentissima. Poi, a inizio gennaio i problemi si sono ripresentati per cui abbiamo iniziato lo svezzamento pensando che con i cibi solidi si potesse risolvere qualcosa.

Invece, mangia pochi cucchiai di pappe, la frutta gli piace e per quanto riguarda il latte, è di nuovo in lotta con il biberon. Abbiamo provato con massaggini, cambiare biberon, posizioni varie, distrarlo mentre mangia; il piu’ delle volte e’ tutto inutile!

Si agita di nuovo, si stacca e riattacca, spinge come se dovesse fare chissà cosa, ma spesso’ è solo aria, beve sempre meno latte e non parliamo delle notti!

Ad oggi la sua giornata alimentare e’ la seguente:
ore 6-7: 250 cc latte (è l’unica poppata che va sempre bene);
ore 12-12.30: pappa con brodo vegetale, farina di tapioca, olio e qualche cucchiaio di passata di verdure (patata, carota, zucchine o zucca): ne mangia massimo 80 grammi e solo se ci metto l’omo di frutta per "ingannarlo". La carne gli fa venire i conati di vomito. A volte cerco di integrare col latte ma ne prende pochissimo, tipo 50 cc.;
ore 16: 160 cc latte più mezzo vasetto di omo frutta o frutta fresca grattuggiata (mela o pera o banana)
ore 20-20.30: dai 150 ai 200 cc di latte, ma facendo mille storie.
Il suo peso attuale e’ di 7.3kg, insomma di nuovo fermo rispetto l’ultima visita dalla nostra pediatra fatta il 14 gennaio (era 7.3kg). La lunghezza va abbastanza bene, è 68 cm.

Ma cosa puo’ essere? Sono un po’ preoccupata. Spero di aver scritto tutti gli elementi necessari per venirne a capo e spero tanto in un Suo consiglio!

Grazie, Stefania

La familiarità per intolleranza al latte mi farebbe pensare allo stesso problema a proposito delle coliche del piccolo: in tal caso è molto facile pensare che, dopo i primi tempi, anche il latte di soia lo abbia sensibilizzato (succede in un caso su tre). Pertanto, a mio avviso, proverei a sostituire il latte di soia o quello semplicemente ipoallergenico con un latte idrolisato come pregomin, alfaré o altri.

Poi, se il bimbo assume già una prima pappa di giorno da almeno tre settimane, io ne preparerei una seconda a cena, più o meno come la prima ma senza introdurre, ovviamente, nessun tipodi formaggio, solo carne di agnello, coniglio e, al limite, tacchino, ma meglio solo le prime due.

Le altre due poppate saranno a base di latte idrolisato con aggiunta eventuale di un cucchiaino di crema di riso o di mais a scopo addensante del latte più che nutritivo. Infatti, non escludo che il bimbo soffra anche di malattia da reflusso gastroesofageo, sostenuta e aggravata, magari, proprio dalla intolleranza alle proteine vaccine.

Se nonostante il cambio di latte e la introduzione della seconda pappa il bimbo continuasse a manifestare sintomi riferibili a malattia da reflusso come agitazione, lamenti vari, inarcamento della schiena ai pasti, rifiuto dei pasti, ipersalivazione e/o tuti gli altri ben conosciuti, io gli somministrerei un antiacido come la ranitidina due volte al giorno.

Naturalmente tutto ciò dovrebbe essere unito alla posizione obliqua del materasso, al fatto di tenere il bimbo sollevato per circa una oretta dopo i pasti, o nel marsupio o seduto nella sdraietta o appoggiato sulla spalla di chi lo tiene in braccio, ecc.

Darei la frutta esclusivamente lontano dai pasti e non più nella pappa per modificare il sapore e la darei un po a metà mattina e, volendo, un po’ di pomeriggio, ma basterebbe anche una volta sola a metà mattina, sospendendola, però, se dovesse peggiorare i rigurgiti e l’agitazione del piccolo, almeno fintanto che l’antiacido abbia fatto effetto e abbia tamponato l’iperacidità del succo gastrico.

Detto ciò, la situazione non può che essere valutata giorno per giorno, per aggiustare il tiro in caso di necessità. Nonostante sia ormai fortemente sconsigliato fare addormentare i bambini in posizione prona per via del timore della famosa morte in culla, non volendo o non potendo tenerlo sempre così a lungo in posizione eretta o sollevata dopo i pasti, il piccolo potrebbe essere messo a pancia sotto, posizione che favorisce lo svuotamento gastrico e migliora le sensazioni fastidiose dell’esofagite da reflusso – sempre che ci sia – per i primi momenti dopo i pasti, senza farlo dormire tutto il tempo così, solo per la fase di addormentamento.

Un caro saluto, Daniela

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