Piange per non addormentarsi?

 

Dottoressa buongiorno,

approfitto anche oggi della sua cortesia, ma Lei sicuramente mi saprà rispondere.

Antonio, 5 mesi e mezzo, ormai da 10 giorni ha questo atteggiamento: quando capisco che è stanco lo prendo in braccio e lo cullo per farlo addormentare, ma lui inizia a urlare a contorcersi e a fare resistenza in ogni modo, .persino quando ha ormai gli occhi chiusi; la cosa dura 5/10 minuti e poi crolla.

La stessa cosa penso succeda quando siamo in passeggiata: è tranquillo, ma dopo un po’ inizia a piangere ad intermittenza. All’inizio mi fermavo, lo prendevo in braccio pensando stesse male, ma nell’instante in cui lo prendevo si calmava e guardava in giro; lo rimettevo giù e ricominciava a piangere finché non ho notato che lo faceva ad occhi chiusi e poi crollava.

Ora lo lascio nel passeggino e dopo 5/10 minuti di piantini si addormenta.

Allora, Le chiedo Dottoressa se è normale che un neonato abbia questo atteggiamento per non dormire o se può essere il segnale d’allarme di qualche disturbo del sonno, visto che anche la notte dorme irrequieto.

Specifico che la sera invece fa pochissima resistenza e nel giro di qualche minuto si addormenta.

La ringrazio,Elisa

Nello stato generico di malessere legato al sonno incipiente, si allentano le inibizioni della corteccia cerebrale che presiedono all’attenzione e alla partecipazione del bambino all’ambiente e questo fa emergere lo stato di agitazione che esprime un accumulo di tensioni emotive che hanno bisogno di essere scaricate in qualche modo.

In più, essendo il sonno, per il bambino, in un certo senso, un dire addio alla realtà e al mondo che lo circonda che ha imparato ad amare, nonché un pauroso allontanamento dalle figure affettive che gli infondono sicurezza e non potendo ancora rappresentarsi il tempo che scorre e, di conseguenza, il successivo risveglio, il bambino ha paura di addormentarsi per non staccarsi dalle cose, le situazioni, gli oggetti e le persone che più ama, vivendo egli il sonno come una morte, visto che non è in grado di realizzare che il distacco è soltanto temporaneo e non definitivo.

A questo sonno incipiente, quindi, si ribella per paura e questa paura, unita al fisiologico scarico di tensioni che la stanchezza, inevitabilmente, provoca, crea l’agitazione che molti bambini provano prima di dormire.

Perché questo non succede la sera? Perché il bimbo è molto più stanco e cede al sonno più facilmente senza opporvisi e perché la sera, forse, addormentandosi, non deve lasciare tutte le cose belle ed interessanti che lo circondano durante il giorno.

Ti consiglio di non stimolarlo eccessivamente durante la giornata, di fargli fare sempre una vita molto regolata, con pasti, passeggiata, bagnetto e quant’altro sempre agli stessi orari, di farlo stare sempre con persone a lui ben conosciute, in un ambiente sereno e tranquillo e soprattutto di non metterti in ansia per questi suoi comportamenti: è normale e anche un bene che sfoghi alcune sue tensioni prima di addormentarsi, lascialo quindi piangere un po’ senza per forza consolarlo, aiutandolo, magari, con il cullamento nel passeggino, se ti accorgi che è utile, ma non prenderlo in braccio.

Per quanto riguarda l’irrequietezza notturna, a volte è un problema famigliare e caratteriale, a volte dipende da problemi alimentari, intolleranze o quant’altro. Se tale irrequietezza, in fondo, è compatibile con l’età, accettala così com’è, altrimenti valuta una per una tutte le possibili cause di sonno agitato con il tuo pediatra, magari modifica qualcosa nella sua alimentazione, ma continua a non preoccuparti più di tanto.

Un caro saluto, Daniela

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