Parotite nonostante il vaccino

Cara dottoressa , buon pomeriggio:

oggi il mio piccolo di 4 anni è rientrato a scuola dopo un episodio di broncospasmo. La maestra mi ha avvisato che nella classe accanto un bambino aveva gli orecchioni pur avendo fatto il vaccino, ora sono molto preoccupata, per il mio Gabriele che è stato sotto posto a vaccino MPR , ma ha fatto solo la 1 dose, la seconda è prevista quando compirà 6 anni.

Quello che vorrei da lei sapere è come mai pur essendo stato vaccinato il bambino è stato contagiato? E quante probabilità che anche gli altri si contagino? Io sono preoccupata perché leggendo sui possibili effetti che la parotite può provocare c’è l’encefalite, meningite ecc…forse sarebbe utile tenere il bimbo a casa per un altro po’ di tempo?? La prego dottoressa, mi dia una risposta perché sono davvero spaventata in merito, la ringrazio fin da ora.
Buona serata. Selena

Un tempo le mamme erano persino contente quando il loro figlio prendeva una malattia dell’infanzia: c’era fatalismo a causa della mancanza di vaccini specifici, è vero, c’era relativa ignoranza riguardo le complicazioni preoccupanti che in una certa percentuale di casi potevano verificarsi, ma c’era anche un minor stato ansioso e le malattie infantili erano vissute con maggiore obiettività e serenità.

I vaccini immunizzano in modo decisasmente efficace contro molte malattie, ma non il 100% dei bambini produce anticorpi in seguito alla inoculazione di virus così attenuati come quelli che costituiscono i vaccini trivalenti MPR. Vi può essere una percentuale che non raggiunge il 15, 20% dei bambini che non produce anticorpi dopo una prima dose così come vi sono bambini la cui memoria immunitaria è labile e dura solo pochi mesi o anni in seguito ad una prima dose di vaccino. Tra le tre malattie del vaccino MPR, la parotite è quella che più frequentemente si può manifestare, anche se in forma decisamente attenuata, in un bambino precedentemente vaccinato.

Inoltre, sapere se si tratti veramente di parotite epidemica o di altro virus con particolare tropismo nei confronti delle ghiandole parotidi, cioè di una parotite non epidemica ma sporadica, non è sempre facile. La probabilità che il tuo bimbo possa essere contagiato è quindi bassissima,  prima di tutto perché i contatti con il bambino malato suppongo siano stati sporadici, semmai ci sono stati, non essendo nella stessa classe. In secondo luogo il tuo bimbo è stato vaccinato ed ha più dell’80% di probabilità di avere sviluppato anticorpi in modo adeguato – una seconda dose dopo alcuni anni dalla prima è stata decisa non perché una sola dose sia poco efficace ma perché nei bambini di età pre scolare la durata della vita media degli anticorpi sviluppatisi in seguito a vaccinazione è breve e si calcola che dopo tre, cinque anni, quasi la metà dei bambini vaccinati una sola volta attorno all’anno di vita abbiano una riduzione significativa degli anticorpi specifici pur sviluppatisi normalmente dopo il vaccino e se il tuo bimbo è stato vaccinato attorno all’anno e mezzo, dopo meno di tre anni gli anticorpi, se si sono formati, sono ancora presenti. Inoltre un soggetto vaccinato, come ho detto, anche se si ammala della malattia per la quale è stato precedentemente vaccinato, di solito non accumula e quindi non trasmette una carica virale come un bambino non vaccinato in quanto la malattia sarà senz’altro più lieve e rapida a risolversi perché il virus vero risveglia la memoria immunitaria precedentemente formata e attualmente assopitasi e tutto finisce in meno giorni rispetto alla malattia vera.

Quando si tratta di un caso isolato e non di un periodo epidemico, poi, la carica virale eventualmente presente nell’ambiente è minima, quindi, credimi, ritengo che non sia proprio il caso di disperarsi per questa situazione. In caso di malattia, poi, la probabilità di una compromissione degli organi riproduttivi come complicanza è molto più rara in un soggetto con organi riproduttivi ancora non funzionanti rispetto all’adulto e le possibili complicazioni meningee o encefalitiche, pur incresciose, sono solitamente a totale risoluzione. Io stessa ho contratto la parotite da adulta, in occasione delle mie prime visite specialistiche a bambini malati – decisamente molto più numerosi di ora – con relativa pesante complicazione meningea, ma dopo decenni, eccomi ancora quì con un cervello, credo, sufficientemente funzionante nonostante tutto!

Un caro saluto, Daniela

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