Parlare a 3 anni

Salve dottoressa, vorrei sapere se è normale che mia figlia di 3 anni e mezzo non parli ancora bene. Oggi ho incontrato una sua compagna della scuola materna che ha solo 3 anni e parla benissimo senza fare errori, so bene che ogni bimbo ha i suoi tempi per tutte le cose, però mi è sorto un po’ il dubbio, perché mia figlia non sa dire bene la V, la B e la R? Inoltre, spesso dice parole senza senso, fa lunghi discorsi incomprensibili, però sa anche esprimersi bene, a volte, per ottenere ciò che vuole. Quando dovrebbe perfezionarsi il linguaggio? La ringrazio, in anticipo, per la sua risposta, Francesca.




A proposito dello sviluppo del linguaggio, potresti leggere la dispensa su questo argomento che trovi sul sito (vai alla home page del sito, clicchi su “infanzia” sulla striscia bianca in alto e in seguito su “dispense di pediatria”. Anche se lo sviluppo del linguaggio della tua bimba corrispondesse ad un bimbo di soli 3 anni sarebbe nella norma, così come non vi sarebbero problemi se, nonostante un lieve ritardo nella acquisizione del linguaggio corretto, la bambina mostrasse miglioramenti mese dopo mese. Nell’ipotesi che il ritardo fosse maggiore di sei mesi, sarebbe bene valutare l’opportunità di verificare se la piccola sente bene, se ha sufficienti occasioni di interagire e di parlare non solo con i suoi coetanei ma anche con gli adulti o con bambini più grandi, se viene troppo facilitata nella comprensione del suo modo atipico di parlare e, di conseguenza, poco stimolata a migliorare, se almeno uno dei genitori, alla stessa età della bimba, presentava lo stesso ritardo relativo, ecc. E’ bene, inoltre, valutare il grado di comprensione del linguaggio che mostra la bimba, perché se mostra di capire tutto quando le si parla o le si chiede qualcosa, sicuramente non ha ritardi intellettivi di nessun genere. Altra valutazione da fare è la sua capacità di attenzione e di concentrazione, sia su un gioco, sia su una favola solo da ascoltare, sia nel corso di una conversazione. In età prescolare aiuta l’acquisizione del linguaggio l’abitudine di leggere storie o favole al bambino o anche cantare canzoncine o filastrocche da ripetere e imparare a memoria. Qualsiasi dubbio, comunque, va sottoposto alla verifica di un logopedista e/o di un neuropsichiatra infantile per l’inquadramento corretto dello sviluppo psicomotorio. Ma non penso che sia il caso della tua bimba.

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