Mammelle gonfie

Gentile dottoressa,
sono Milena, mamma di Agata, una piccolina di 6 mesi e mezzo.
Ho notato da qualche giorno che le sue mammelle sono un pò gonfie e a riguardo avevo letto qualcosa, ma ora non trovo più la fonte.
Senz’altro è una questione ormonale, ma vorrei sapere se devo tenerle controllate, da cosa effettivamente dipenda e se si "sgonfieranno". Inoltre ha sin dalla nascita i capezzolini in dentro:
le due cose sono correlate? E, pensando al suo futuro di donna, cambieranno?
Io, ad esempio, li ho in fuori, se il discorso genetico in questo caso può valere.
La ringrazio anticipatamente per la sua graditissima risposta.

Cara Milena,

nella tua lettera non precisi se la tua bimba prende ancora il tuo latte o se lo ha preso fino a poco tempo fa. In tal caso si tratterebbe semplicemente di una reazione del tessuto ghiandolare delle mammelle della piccola all’azione degli ormoni trasmessi attraverso il latte materno (principalmente estrogeni ma anche altri, come la prolattina, prodotti dall’organismo materno durante l’allattamento. Essi inducono la stessa ipertrofia tessutale che si attua nella mamme già in gravidanza e che prepara il seno all’allattamento. Nei lattanti succede sia nei maschi che nelle femmine, sia che siano allattati al seno sia che assumano cibi contenenti estrogeni, come in passato è successo spesso con gli omogeneizzati e con il pollame prima che questi ormoni fossero proibiti negli allevamenti. Qualche volta, avrai sentito dire, che spremendo i capezzoli quando si presentano gonfi e turgidi, esce una sostanza sierosa simile al latte che una volta veniva chiamata "latte di strega" ( non chiedermi perché ): è proprio la prolattina – ormone materno che induce e mantiene la produzione di latte – responsabile di questa secrezione. Ovviamente, oltre a non preoccuparsi, non bisogna assolutamente spremerlo il capezzolo, con l’idea, magari, di svuotare il seno! Oltre a suscitare dolore si creerebbe una fastidiosa irritazione alla mammella e la eventuale fuoriuscita di questo liquido sarebbe responsabile della rottura di una sottilissima membrana, come un velo, che nel lattante sigilla il capezzolo e impedisce ai germi esterni di penetrare. Quindi, se questa è la causa del gonfiore al seno della piccola, non devi preoccuparti e non devi fare nulla.

Per quanto riguarda invece i capezzoli rientranti, bisogna aspettare la maturazione definitiva del seno dopo la pubertà per capire. Qualche volta, è vero, il buongiorno si vede dal mattino, e i capezzoli restano come erano, altre volte, invece, una particolare sensibilità dei tessuti periferici all’azione degli ormoni responsabili della maturazione dei caratteri sessuali secondari, nelle femmine, stimola sufficientemente lo sviluppo dei capezzoli fino alla loro normalità. Il discorso genetico può essere valido: bisogna vedere i capezzoli di tuo marito, visto che i tuopi sono normali.

Nonostante tutto però, una diagnosi di certezza della causa di questo gonfiore è bene che venga fatta dal pediatra che ha occasione di visitare la bimba. Le cause di gonfiore al seno, anche nei lattanti, sono verie.
Un caro saluto,
Daniela

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