Leggeri mal di testa a quattro anni

Salve,

sono mamma di una bambina di quattro anni e mezzo che da qualche giorno dice di avere un po’ di mal di testa sopra gli occhi e le tempie.

Premetto che questo è un periodo un po’ particolare in quanto io sono incinta e fra qualche giorno nascerà la sua sorellina, quindi io dovrò stare un po’ in ospedale e così via.

Inoltre la temperatura esterna ha subito un notevole calo, più di 10 gradi, quindi mi chiedo anche se questo l’abbia solamente un po’ indebolita causandole mal di testa e magari sinusite.

Il problema quindi è che non riusciamo a capire se lo fa per avere attenzioni maggiori in quanto, anche se non volendo, l’aria che si respira in casa è diversa o se dobbiamo preoccuparci e portarla a fare una visita.

Grazie mille

Francesca


Il problema delle cefalee nei bambini è più diffuso di quanto si creda, arrivando ad interessare fino al 30% dei bambini in alcune fasce di età, anche se la maggior parte delle volte in modo soltanto sporadico.

La nascita di un fratellino può senz’altro essere motivo di ansia e di complessi e profondi sentimenti, soprattutto in un primogenito e le tensioni emotive si traducono facilmente in cefalea come conseguenza di una continua tensione inconscia dei muscoli del collo delle spalle e della nuca tipica dei soggetti ansiosi o che si sentono gravati da molte responsabilità o timori per il futuro.

Però, per un approccio completo e corretto a una cefalea di un bambino è bene fare una rapida carrellata su tutte le eventuali patologie che possono avere, tra i loro sintomi, anche quello del mal di testa.

Allora, specie se in famiglia ci fossero casi di ipertensione e/o se la bimba fosse in sovrappeso, sarebbe necessario controllare la sua pressione sanguigna; poi, se non è mai stata sottoposta a controllo oculistico, dovrebbe farlo perché anche problemi di vista come ipermetropia o miopia potrebbero dare cefalea; in terzo luogo bisognerebbe escludere una sinusite frontale che, comunque, si manifesterebbe anche con presenza di muco, o dal naso o visibile come scolo di muco dall’epifaringe, denso e di colore spesso verdastro, nonché naso spesso congestionato e alito pesante la mattina se anche il muco è maleodorante.

Bisogna poi escludere pregressi traumi cranici in seguito a cadute e la presenza di casi di cefalea o emicrania in famiglia e nei genitori; vanno poi escluse le problematiche ai denti, come infezioni o ascessi e le malocclusioni dentali; alcuni disturbi cronici del sonno come il dormire troppe poche ore o, al contrario, dormire troppo, possono dare mal di testa così come intolleranze alimentari particolari; alcuni cibi, inoltre, contengono sostanze note per scatenare mal di testa: i bambini particolarmente sensibili a queste sostanze dovrebbero astenersi dal mangiarli.

In modo particolare, formaggi fermentati o piccanti come gorgonzola o provolone, cioccolato e agrumi sarebbero da evitare in quanto contenenti tiramina e feniletilamina, dadi da brodo, cibi conservati in scatola come tonno, alcune conserve di pomodoro e alcune merendine contengono sodio monoglicato che può scatenare cefalea, i salumi insaccati contengono i nitriti, anche loro a rischio di scatenare cefalea e alcuni cibi, anche consumati freschi, come pomodori e fragole, contengono istamina, anche lei responsabile potenziale di cefalea.

Detto ciò, non mi soffermo ora su cause più gravi ma rare di cefalea come malformazioni vascolari cerebrali o tumori, ma, potendo escludere tutte le cause sopracitate di cefalea secondaria, incluse alcune forme infettive come l’influenza e, ovviamente, la meningite, non resta che pensare alla classica forma di emicrania o cefalea muscolo tensiva: due sindromi che negli adulti hanno sintomi distinti ma nei bambini si confondono facilmente.

In particolare, la cefalea muscolo tensiva si manifesta con dolore bilaterale alle tempie, alla fronte e al centro della testa, spesso avvertito come costrittivo, come qualcosa che stringe la fronte e la testa e non è raro vedere il bambino sbiancare prima della crisi e lamentarsi di non tollerare i rumori e le luci troppo forti.

Se, poi, questi sintomi sono preceduti da formicolii alle mani, scintillii agli occhi, relativa debolezza muscolare e, a volte, difficoltà a pronunciare o a ricordarsi alcune parole nonché difficoltà di attenzione sia a scuola che nei giochi, si può essere praticamente sicuri di essere di fronte ad una forma di cefalea tensiva.

Problemi nella scuola o nella classe e, molto spesso, problemi o tensioni famigliari o cambiamenti esistenziali importanti come l’arrivo di una sorellina possono senz’altro procurare questo disturbo. Che fare, allora?

Avere molta attenzione e molta comprensione per le problematiche emotive del bambino, ascoltarlo, condividere con lui alcuni suoi interessi o hobby, farlo parlare ed esprimere, se ha l’età per farlo, fare attenzione che abbia una vita molto tranquilla e regolare, ma non viziarlo cedendo troppo a sue presunte esigenze.

Non penso che sia necessario parlare molto della sorellina che arriverà per non aumentare ansia e disagio: meglio vivere al presente, come sanno fare benissimo i bambini, vivendo ogni giorno come viene senza che l’attesa del nuovo arrivo si faccia troppo ossessiva o gli avvenimenti che ruoteranno inevitabilmente attorno a questo lieto evento si facciano troppo presenti sin d’ora.

Meglio vivere serenamente le giornate una dopo l’altra senza eccessivi pensieri o trepidazioni, se possibile.

Un caro saluto e un benvenuto alla sorellina!

Daniela

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