Irrequietezza notturna neonata

Irrequietezza notturna neonataBuongiorno Dott.ssa, ho una bimba di un mese che di notte ha un sonno molto agitato con ripetuti strani lamenti che fa anche durante il giorno. È una bimba sana allattata da me più artificiale. La mia pediatra mi ha detto che sono coliche ma leggendo nei vari siti non ha i classici sintomi appunto delle coliche e mi ha prescritto delle gocce con finocchio ecc. più l’alginor che ovviamente spero di non usare. Vorrei un parere, grazie mille.

 

Hai provato a non dare aggiunte di latte artificiale? Qualsiasi sia il motivo della irrequietezza della piccola – coliche, reflusso, ecc. – mangiare meno potrebbe giovare. Diciamo che se dopo avere attaccato la bimba ad entrambe i seni la vedi tranquilla e apparentemente sazia, senza pesarla potresti metterla a dormire senza aggiunta e se si dovesse svegliare o dare segni di fame solo dopo due ore, due ore e mezzo e non prima potresti dedurre che quanto succhia al seno dovrebbe bastare. Naturalmente a costo di aumentare il numero delle poppate che potrebbero essere sette o anche otto al giorno vista la tenera età della bimba. Se, invece, desideri pesarla ogni tanto prima e dopo la poppata puoi regolarti così: al compimento del primo mese, di solito, i lattanti assumono 120 gr di latte o poco meno sei volte al giorno, cioè attorno ai 700 gr nelle 24 ore, ma se fanno sette poppate sono sufficienti 100 gr e se ne fanno otto anche meno di 100 gr. Ora, se un bambino è allattato al seno, teoricamente non si dovrebbero dare aggiunte fintanto che il latte che trovano al seno ad ogni poppata supera la metà di quanto dovrebbero teoricamente assumere in base al peso. La differenza dovrebbe essere assicurata solo aumentando il numero delle poppate. Quindi, se ad ogni poppata la piccola riesce ad ottenere dal seno attorno ai 60, 70 gr complessivi o anche di più, le aggiunte, a mio avviso, non dovrebbero essere necessarie a meno che la fame non si faccia sentire dopo solo un’ora o un’ora e mezzo dalla poppata precedente, lasso di tempo che difficilmente permette al seno di essere nuovamente pieno di latte. In questo caso, nelle ore della giornata di latte materno più scarso, può essere data una aggiunta sporadica di latte artificiale senza troppo concentrarsi sull’accrescimento ponderale settimanale. Meglio un lattante sereno con una crescita ponderale inferiore che un lattante disturbato da coliche con una crescita ponderale che dà soddisfazione all’adulto. Detto ciò, è necessario capire il motivo dei lamenti della piccola. Inquadrato il problema latte per quanto riguarda la giusta quantità da assumere, ci si concentra sulla alimentazione materna che, anche se marginalmente, può influire sulla digeribilità del latte. Bisogna evitare troppi grassi di origine animale, troppo latte e latticini, i brodi di carne, troppi cibi dolci, alcune verdure, ecc. Se in famiglia vi sono casi di allergia o intolleranza al latte bisogna essere doppiamente cauti con le aggiunte di latte artificiale. Se, invece, i disturbi della piccola fossero riferibili al reflusso gastroesofageo (rigurgiti frequenti, poppata disturbata da frequenti soste e distacchi dal capezzolo, inarcamento della schiena, catarro, tosse, pianto, ecc.) si impongono la terapia posturale, il frazionamento dei pasti che non devono essere troppo abbondanti, la poppata in due tempi per dare modo alla bimba di emettere aria quando lo stomaco non è ancora del tutto pieno. Infine, se fosse presente, bisognerebbe lavorare sull’ansia materna e sullo stress, più che comprensibili se si tratta del primo figlio ma facilmente percepiti dal bambino con conseguente sua irritabilità. Per quanto riguarda i farmaci: non sempre sono utili in una bimba così piccola e in ogni caso presuppongono una diagnosi certa e inequivocabile del disturbo stesso perché non possono essere somministrati “ex juvantibus”, cioè solo per prova per vedere se funzionano in quanto nessuno è privo di effetti collaterali. feed

 

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