Frequenti risvegli notturni

 

Buongiorno Dottoressa,

innanzitutto bentornata!

Già una volta mi ha dato consigli preziosi per comprendere meglio il pianto del mio piccolo Filippo (che ora ha 5 mesi), ora Le chiedo un parere circa i suoi problemi con la nanna.

Da un mese a questa parte le nostre notti sono davvero difficili: Filippo,quando va bene, dorme dalle 21.00 a mezzanotte circa. Da quel momento in poi, spesso capita che si risvegli ogni mezz’ora fino al mattino.

A onor del vero, non si tratta di veri e propri risvegli,ma di lamenti e agitazione (soprattutto con le gambe), che richiedono ogni volta un nostro intervento. A volte è sufficiente ninnarlo, altre cambiargli posizione e metterlo sul fianco (sembra che questo lo rassicuri) o ridargli il ciuccio che ha perso (e che inevitabilmente perde più volte nel corso della notte).

Il primo vero risveglio avviene verso le 2/3 per il pasto notturno, il secondo verso le 6, indipendentemente dall’ora del pasto notturno e da quanto ha mangiato.

Sembra che Filippo abbia un orologio interno che lo fa svegliare sempre alla stessa ora! In genere,dopo aver "chiacchierato", giocato col suo ciuccio e sgambettato un po’, col nostro aiuto si riaddormenta sino alle 7,7.30.

Ecco,queste sono le nostre notti!

Quel che mi colpisce è soprattutto l’agitazione che manifesta con le gambe. Alcune volte mi è parso che avesse dolore, ma per la maggior parte delle volte non riesco a capire.

Durante il giorno mi sembra sereno. Filippo è un bambino curioso e vivace, grintoso e pieno di energia, molto sensibile e bisognoso di contatto (richiede spessissimo di esser preso in braccio ed io assecondo questo bisogno).

È allattato artificialmente e fra pochi giorni introdurremo la prima pappa (ora prende latte 2 per 4 volte al giorno, a partire dalle 8 circa e a intervalli di 4 ore, più appunto un pasto la notte).

Ho notato che da quando siam passati al latte 2 rigurgita più frequentemente, anche a distanza di tempo e ha spesso singhiozzo. Può esserci un problema di reflusso che incide sul sonno notturno?

Abbiamo cercato di impostare la giornata in maniera regolare, scandendo bene i vari momenti della giornata:pasti, passeggiate sempre alla stessa ora (una al mattino, una al pomeriggio), riposino pomeridiano dalle 13.30 circa alle 16.00 (anche questo, però,spesso disturbato da risvegli ogni mezz’ora) e riti serali (bagnetto con mamma e papà, latte della sera e infine nanna).

La ringrazio molto per l’aiuto che vorrà darmi e la saluto cordialmente.

Risvegli notturni ogni tre ore non sono evenienza rara in un bambino di pochi mesi che viene ancora alimentato esclusivamente con latte e non con pasti semi solidi che richiedono tempi di digestione più lunghi e saziano per un maggior numero di ore. Inoltre, la mia opinione è quella di passare ad un latte numero due, più nutriente ma anche più simile al latte vaccino, non a 5 mesi ma più avanti, quando il bambino assume già almeno un pasto al cucchiaio se non due e il numero di pasti di latte si riduce a due, massimo tre biberon al giorno.

Attualmente si tende a spostare il momento del passaggio al latte numero due addirittura verso l’ottavo mese e non prima anche se sulle confezioni dei vari latti si legge quarto mese (le leggi del commercio e del profitto seguono logiche poco rispettose dei bisogni dei bambini!) A mio parere, quindi, al di là del fatto che è possibile che il bimbo abbia veramente un carattere piuttosto impegnativo e abbia ancora un legittimo bisogno di contatto e di presenza continua della mamma al suo fianco, non vedo grosse anomalie nei risvegli notturni del tuo bimbo che comunque sono regolari e ogni tre ore, cioè, in fondo, non ve ne sono più di due per notte e due risvegli possono ancora essere considerati normali a 5 mesi (il risveglio delle sei non si deve considerare notturno).

Può essere ipotizzato un problema di reflusso o di tensione addominale visto che agita le gambe in continuazione, ma i sintomi non sarebbero sufficienti per affermarlo con certezza e dovresti valutare la cosa con il tuo pediatra.

Io cercherei di avere pazienza per un altro mese, proverei a tornare al latte numero uno per valutare la differenza ed eventualmente la scomparsa del singhiozzo (il latte numero due contiene una maggior quantità di proteine e richiede una digestione più lunga che può incidere sul reflusso gastroesofageo), concederei al bimbo la posizione a lui più gradita per il sonno e tutte le coccole di cui ha bisogno; accetterei i due risvegli notturni per un altro mese, proverei ad introdurre la prima pappa anche prima del sesto mese pensando all’ipotetico reflusso e a ridurre la quantità totale di latte e di alimento liquido della giornata, cercherei di non abituarlo costantemente al ciuccio rimettendoglielo in bocca ogni volta che, dormendo profondamente, lo perde e, come ho detto, cercherei di avere pazienza per un altro po’ di tempo.

Naturalmente vanno escluse cause organiche di sonno disturbato come carenza di ferro, intolleranza al latte, infezioni alle vie urinarie ecc.

Un caro saluto, Daniela

 

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