Fimosi e smegma

Gentilissima dott.ssa,

sono padre di un bambino di ventidue mesi che da quando è nato, presenta l’inconveniente del parziale arretramento del prepuzio.

Da qualche giorno mi sono accorto di alcune macchie biancastre alla base del glande; penso siano delle sacche contenenti liquido.

Da quello che ho letto su internet dovrebbe trattarsi di “smegma”.

Come posso curarlo? Mi devo preoccupare?

La ringrazio anticipatamente.

Mario


Gentile sig. Mario,

probabilmente il bimbo ha ancora il prepuzio parzialmente adeso al glande (la fimosi è fisiologica alla nascita e tende a risolversi gradualmente e spontaneamente verso il terzo anno di vita) e nei punti dove la pelle non riesce a scorrere bene sul glande si accumulano cellule di sfaldamento della pelle miste alla normale secrezione di smegma (che inizia proprio quando il prepuzio comincia a staccarsi dal glande): il tutto prende un aspetto denso, un colore biancastro e una consistenza cremosa e granulosa che si accumula tra il glande e il prepuzio formando sacchette di colore biancastro.

Non c’è molto da fare se non tentare di scollare completamente il prepuzio per permettere una regolare pulizia della zona. Ma questa operazione può essere semplicissima se il prepuzio è quasi del tutto staccato dal glande e basta una minima forzatura per aprirlo e farlo scorrere completamente, come può essere azzardata se l’aderenza fosse estesa e la manovra per ottenere lo scopo desiderato dovesse essere più forzata con rischio di anche minime abrasioni dei tessuti.

Quando il bambino non è continente e porta ancora il pannolino queste eventuali piccole abrasioni possono venire a contatto con l’urina e infiammare la pelle del glande fino a farlo gonfiare creando, a volte, una parafimosi, cioè l’impossibilità della pelle del prepuzio di tornare a ricoprire il glande a causa delle nuove dimensioni di quest’ultimo.

Nel timore di questa complicazione non grave ma molto fastidiosa se non dolorosa, i pediatri attulmente tendono a non intervenire per accelerare il fisiologico scollamento del prepuzio per motivi igienici e ad aspettare l’evoluione naturale della cosa.

Però, se le sacche di smegma fossero grandi e procurassero fastidio o tendessero ad infiammarsi o infettarsi e se i punti di aderenza del prepuzio fossero veramente dei minimi residui scollabili senza difficoltà, si può tentare di forzare lo scollamento manualmente per risolvere il problema. La forza da applicare senza creare la benché minima lesione è lasciata al buon senso e all’esperienza, ma in linea di massima, quando si formano le raccolte di smegma vuol dire che il prepuzio è già facilmente scollabile e la manovra può essere tentata.

Se si decide di attendere, invece, bisogna solo controllare attentamente che non si sviluppino infezioni o arrossamenti locali e mantenere la pelle sempre molto pulita. Creme e pomate varie, a mio parere, non servono a nulla.

Se si decide di non intervenire, la fimosi va risolta definitivamente, se la natura non ne è stata capace da sola, al momento che il bambino ha definitivamente tolto il pannolino. 

 

Un caro saluto,

Daniela Sannicandro

 

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