Dorme male la notte a 19 mesi: usare la melatonina?

Cara Dottoressa,

sono la mamma di un bimbo di 19 mesi, peso circa 12 kg, che purtroppo è da più di un anno che dorme male la notte, ossia tende a svegliarsi diverse volte, e anche quando dorme sembra non trovare mai la posizione.

Gli ho dato, dietro consiglio della mia pediatra il Nopron (da 10 mesi), prima 3 ml poi 2 ml, e va sicuramente meglio…ma parlando con una mia amica, mi ha detto che lei aveva lo stesso problema e ha risolto dando a suo figlio la melatonina in gocce. Lei che ne pensa? E nel caso fosse d’accordo, che posologia usare?

La ringrazio in anticipo

Saluti

Paola


A dire il vero, io non ho mai utilizzato la melatonina nei disturbi del sonno dei bambini, nemmeno dei bambini molto piccoli, diciamo del primo anno di vita, epoca durante la quale si sa che la melatonina è secreta dall’epifisi in quantità decisamente scarse, anche se rapidamente crescenti dal secondo anno di vita in poi fino alla pubertà.

La melatonina, comunque, viene trasmessa al bambino anche attraverso il latte materno e nella valutazione dei disturbi del sonno dei bambini bisogna tenere sempre presenti tutte le possibili cause, sia ambientali, che alimentari, pscicologiche, relazionali e legate ad una qualsiasi patologia sottostante, magari misconosciuta. Diciannove mesi sono una età che si avvicina molto a quella del picco massimo di secrezione di questo ormone, quindi non riesco ad ipotizzare una carenza, quantomeno una carenza fisiologica dell’ormone tale da essere la causa dei disturbi del sonno del bimbo.

Una buona igiene del sonno di un bambino dovrebbe partire da lontano, considerare il suo stato generale di salute, escludere otiti, infezioni alle vie urinarie, reflusso gastroesofageo, intolleranze alimentari, ultimo pasto serale troppo abbondante per le esigenze del bimbo o troppo vicino al momento di andare a letto, possibilità che il bagnetto, se serale, abbia un effetto stimolante su di lui e non rilassante, possibilità che abbia giocato e si sia troppo eccitato nelle ore precedenti il sonno, che abbia mangiato troppi cibi contenenti zuccheri o bevande eccitanti come coca cola, thè o cioccolato, che nella stanza o nell’ambiente in generale dove soggiorna il bambino, oltre ad esserci troppa luce in sottofondo, vi siano anche troppi rumori costanti, come televisore sempre acceso, soprattutto di sera, cellulari che squillano, computer, cellulari, televisori o altri apparecchi elettronici tenuti accesi sia nella stanza dove dorme il bambino che nelle immediate vicinanze.

Inoltre, che il bambino non stia a sufficienza sotto la luce naturale del giorno e del sole ma troppe ore al chiuso o al’asilo nido o a casa ed esca poco, che abbia cattive abitudini durante la notte, per esempio che gli sia offerto da bere o da succhiare latte ad ogni risveglio, che sia stato abituato ad addormentarsi in braccio o nel lettone o comunque in luogo diverso da dove si risveglia, che vi siano problemi relazionali con la madre oppure che in famiglia non vi sia un clima sereno e così via…

Solo dopo aver potuto escludere tutti questi elementi favorenti l’insonnia o i disturbi del sonno, inclusa l’ereditarietà, si può prendere in considerazione l’ipotesi di somministrare un farmaco ipnoinducente al piccolo, ma la valutazione di sostituire il più conosciuto nopron con la melatonina, sulla quale non vi sono attualmente studi sufficientemente attendibili e accreditati per quanto riguarda il suo utilizzo in pediatria, anche se non sembrano esservi effetti collaterali degni di rilievo nella somministrazione anche piuttosto continuata negli adulti, non mi sembra potersi basare su esperienze e conclusioni scientifiche accreditate.

A questo punto, vista, tra l’altro, la particolarità che proprio verso il secondo, terzo anno di vita, la secrezione epifisaria della melatonina inizia ad aumentare velocemente, non mi sembra di poter dire che vi sia un razionale in questo tipo di terapia nei bambini molto piccoli. Ma siccome la melatonina è più spesso usata dai medici omeopatici a diluizioni infinitesime, forse la medicina omeopatica può esserti di aiuto nel chiarirti le idee in merito.

Un caro saluto,

Daniela

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