Dermatite atopica e ricotta di mucca

 

Salve dottoressa,

le riscrivo in merito, questa volta, al problema dermatite atopica di mio figlio il quale compie fra pochi giorni 9 mesi.

Federico ha sofferto di dermatite atopica da subito. A circa 15 gg dalla nascita gli venne la prima eruzione, puntini rossi sulle guance. Curato con elocon e vea lipogel, due pediatri mi tolsero latticini e derivati e devo dire che con questa cura il bimbo è subito migliorato, ripresentandosi il problema nel tempo non appena riassumevo i latticini e derivati.

Con lo svezzamento ho introdotto a circa 7 mesi lo yogurt fresco da banco e ad 8 mesi il pesce sia fresco che omo.

Poi su indicazione della sua pediatra anche la ricotta di mucca (mi disse di usare tutta la rondella piccola). Io, leggendo anche le Sue dispense, gliene ho dato 50 gr.

A tal punto, si è verificata – come non mai -un’eruzione di dermatite non solo sulle guance ma anche sul collo e sulle spalle e questa volte ci è voluto molto tempo prima che andasse via.

La sua pediatra mi ha detto di togliere yogurt, pesce e ricotta per almeno due mesi, per poi reintrodurli gradualmente.

Un altro pediatra, invece, dice che lui segue il filone della scuola della Sapienza di Roma ed ha indicato di non togliere assolutamente nessun alimento, se non la ricotta di mucca ma solo per il periodo di guarigione e poi riprovare a somministrarla per verificare se si ripresenta il problema, anche se è molto scettico perché stranamente con lo yogurt non accade nulla e con la ricotta si (dice che entrambi hanno gli stessi elementi che potrebbero far male al bambino). Quindi alla fine ritiene che il problema non sia il latte e derivati e comunque togliere gli alimenti non aiuta il bambino a tollerarli, salvo un’allergia vera e propria che a quel punto non avrebbe queste manifestazioni.

Ad ogni modo mi ha consigliato di fare i test delle intolleranze se casomai, a ricotta reintrodotta, si ripresentasse il problema. Dice che potrebbero esserci solo falsi negativi e mai falsi positivi.

Mi scusi se sono stata eccessivamente prolissa, Lei cosa pensa al riguardo? devo riprovare con la ricotta e quando? O cos’altro mi suggerisce?

Al momento sto continuando a dare yogurt e pesce, tranne la ricotta.

Grazie anticipatamente e cordiali saluti

Cinzia

Elimina dalla alimentazione del bambino tutti gli alimenti che gli causano una riacutizzazione della dermatite, qualsiasi essi siano. Poi, dopo un mesetto, poco più, poco meno, prova a reintrodurre con estrema gradualità e uno solo alla volta, gli alimenti eliminati. Nel caso fosse lo yogurt, per esempio, un cucchiaino solo il primo giorno, due giorni di sospensione, poi due cucchiaini, un giorno di sospensione poi tre cucchiaini e così via fino al vasetto intero.

Lo stesso potrai fare con la ricotta: un solo cucchiaino la prima volta, due cucchiaini dopo due giorni e via di seguito. In questo caso potrai prima di tutto capire bene quale può essere l’alimento che scatena in modo più evidente la dermatite, poi desensibilizzare il bimbo in modo che in futuro possa ricominciare a mangiare tranquillamente questi alimenti.

Lascia perdere, per ora, le prove allergiche. A volte il problema si verifica quando la quantità di alimento a rischio è eccessiva, cioè uno yogurt al giorno va bene ma uno yogurt più una porzione di ricotta nello stesso giorno, magari anche con il parmigiano nelle pappe, può essere troppo. Impara ad alimentare il bimbo con pochi tipi di alimenti potenzialmente rischiosi e magari uno solo nello stesso giorno. Per esempio, niente pesce se vuoi dare ricotta la sera e viceversa. Ovviamente niente agrumi o pomodoro o comunque non insieme nello stesso giorno e così via.

Pertanto la mia opinione da ragione ad entrambi i pediatri, in un certo senso, cioè esclusione totale dell’alimento, no, ma sospensione temporanea con conseguente reintroduzione molto prudente senza che debbano per forza passare due mesi dalla sospensione, si. Un caro saluto, Daniela

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