Crisi ipoglicemica nei bambini piccoli

Buongiorno Dottoressa,

mia figlia Emma ha 27 mesi, ed è una bambina vivace e piena di salute. Mangia di tutto e con gusto, pesa quasi 14 kg ed è alta 92 cm, è molto attiva e allegra. 

Ieri mattina, intorno alle 11, dopo aver giocato per un’oretta e mezza al parco giochi, siamo andate in bici a fare la spesa. Quando l’ho rimessa sul sellino si è accasciata sul manubrio e le si sono rivoltati gli occhi all’indietro. le trascuro il mio spavento, è immaginabile. Al ps ci hanno detto che si tratta di ipoglicemia. Sia il primario che il suo pediatra ce lo hanno confermato, ma leggendo le reazioni di altre mamme sembra che nessuna abbia mai vissuto una cosa del genere, sebbene i medici ci abbiano detto che in realtà è molto frequente.

Lei mi conferma che possa trattarsi di questo? Io ne sono davvero stupita perché è una bambina con un’alimentazione molto varia, ma ho pensato che ieri mattina ha fatto colazione con un bicchiere di latte e un po’di uvetta alle 8, poi da lì fino alle 11 ha mangiato solo un pezzo di banana, neppure acqua o altro perché era impegnata a giocare e normalmente in questo caso mi dice che non vuole nulla.

Il pediatra ha confermato l’ipotesi ipoglicemia e di star tranquilli, ma mi ha anche detto che se l’episodio dovesse ripetersi è il caso di fare qualche controllo legato al metabolismo degli zuccheri, anche se mi dice essere piuttosto raro. 

Mi sa dare qualche lume in più?

Grazie





Devo dire che sin dalle prime righe della tua mail ho subito pensato anch’io ad un problema di ipoglicemia nonostante la bimba non sia magra e non fosse del tutto digiuna al momento dell’episodio. Quando i bambini giocano e si stancano consumano molte energie assumendole dalle sostanze del loro organismo che più velocemente possono rendersi disponibili, cioè gli zuccheri. Ma solo una parte dei glucidi di cui è composto l’organismo è subito disponibile sotto forma di glucosio; il restante, cioè la percentuale maggiore, è presente nei depositi sotto forma di glicogeno, sostanza che deve essere trasformata in glucosio per essere utilizzata nei processi energetici. I depositi di glicogeno si trovano in varie parti del corpo ma principalmente nel fegato e nei muscoli. Ora, all’età della tua bimba, le masse muscolari non sono ancora molto sviluppate e anche quando un bimbo appare paffutello e ben cresciuto, il suo aspetto florido dipende principalmente dalla quantità di grasso più che dalla massa muscolare. Quindi, può capitare che quando le necessità di energie immediatamente spendibili, cioè quando la necessità di zuccheri, per un motivo qualsiasi, aumenta, il bimbo non sia in grado di avewrlo subito a disposizione: il dispendio energetico supera in velocità la capacità di immettere nel circolo sanguigno altro glucosio e il bambino subisce un transitorio acuto calo di glicemia. Non è necessario che vi sia una perdita di sensi o di vigilanza per accorgersene: anche una sonnolenza mattutina o una improvvisa stanchezza o cambio di umore possono essere sintomi di transitoria ipoglicemia. Allora è bene che sia particolarmente curata la prima colazione che viene consumata dopo molte ore di digiuno: essa deve, si, comprendere proteine e grassi, solitamente con il latte, ma anche una congrua quantità di zuccheri, in parte a pronta assimilazione come zucchero o miele o frutta fresca, in parte a lenta assimilazione come cereali. Troppi zuccheri raffinati, infatti, stimolano la secrezione di insulina per metabolizzarli e un eccesso di insulina in circolo può ulteriormente aggravare una tendenza all’ipoglicemia che alcuni bambini possono avere a metà mattinata. Prima colazione, quindi, con latte o yogurth più cereali non dolcificati o fette biscottate, più miele, più frutta fresca, più, se non vi sono allergie, una piccola quantità di frutta secca. In un modo o n un altro, dopo questa colazione tipo, equilibrata ma non troppo ricca di grassi, attorno alle undici, o per lo meno dopo tre, quattro ore, un piccolo snack potrebbe essere utile poi, dopo due ore, il pranzo, dopo tre ore, tre ore e mezzo la merenda e dopo altre tre ore la cena. I cinque pasti giornalieri non devono mancare. Comunque, una crisi del tipo avuto dalla tua bimba, può dipendere anche da un calo pressorio, una crisi vagotonica o altro. Ma io non mi preoccuperei per il momento, visto che si tratta di un episodio isolato. Cerchewrei invece, di organizzare bene la giornata della bimba alternando periodi di attività motoria di un’ora con periodi di attività più tranquilla o sedentaria della stessa durata per non eccedere troppo nell’una o nell’altra cosa.

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