Crisi d’assenza e nistagmo

 

Gentilissima dottoressa,

le scrivo in merito ad un episodio strano accaduto al mio bambino di 17 mesi e che si è già più volte ripetuto.

Mesi fa mia madre notò uno strano modo di portare gli occhi all’insù simile ad una crisi d’assenza. Il pediatra ci consigliò un elettroencefalogramma per scongiurare seri problemi e da questa analisi risultò tutto nella norma.

A distanza di 6 mesi le stranezze si ripetono in maniera leggermente differente, con momenti in cui il bambino sbatte ripetutamente le palpebre in maniera strana, dura pochi secondi e sembra che in quel momento sia davvero ”assente”.

Inoltre si stropiccia sempre gli occhi come se gli prudessero o come se avesse sempre sonno nonostante dorma più di 10 ore a notte e 3 ore al pomeriggio. Ho pensato che potesse essere un problema per l’oculista invece la pediatra mi ha consigliato un ennesimo elettroencefalogramma con visita neurologica.

Ho letto casi di nistagmo ma da quel che trovo su internet sembrano sintomi ben più gravi di quelli da me riscontrati (anche se molto similari). Cosa mi consiglia? Da chi potrei far visitare il mio bambino nel nord-ovest Italia?

Grazie per l’attenzione. Guerci Stefania

Senza poter visitare il bimbo, quando si tenta di dare la propria opinione si può rischiare o di parlare a vuoto o di tirare ad indovinare e nulla sarebbe meno scientifico.

Però io ho tanto la sensazione che il bimbo soffra di semplici tic nervosi, anche se il bimbo è decisamente piccolo visto che i tic si manifestano solitamente dopo il secondo, terzo anno di vita.

Il fatto di stropicciarsi gli occhi potrebbe rientrare in questi fenomeni però potrebbe anche dipendere da un po’ di allergia ad eventuali pollini primaverili, specie se in famiglia vi sono persone con allergie simili.

 Io presenterei questa ipotesi alla pediatra che è in grado di seguire il bimbo di persona, farei fare al bimbo una visita oculistica in un buon centro oculistico pediatrico e ripresenterei il problema anche al neurologo che lo ha già visitato in passato, anche se ha già avuto modo di formulare un responso negativo perché i tic sono delle manifestazioni neurocomportamentali assolutamente benigne che non incidono sul normale sviluppo psicomotorio del bambino, ma comunque di pertinenza anche neurologica.

Non sono in grado di consigliarti dei nomi di specialisti al nord ovest d’Italia perché prima di tutto l’indicazione geografica è vaga e comprende un territorio vastissimo, poi perché prima bisogna inquadrare il problema (oculistico? neurologico? psicologico? malattie metaboliche?) e solo in seguito si può individuare, qualora ce ne fosse bisogno, lo specialista più idoneo.

Ripeto, prendi quanto ti dico con grande beneficio di inventario perché i sintomi che mi descrivi vanno valutati da molti punti di vista ed è praticamente impossibile farsene una idea precisa dalla semplice descrizione di una mamma. Una cosa è certa, però: con un lavoro di equipe tra pediatra, oculista e neurologo o neuropsichiatra, un inquadramento diagnostico dovrebbe venir fuori di sicuro.

Un caro saluto, Daniela

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