Conseguenze ustione da anemone

Buongiorno dottoressa,

quest’estate al mare, mia figlia si è strusciata un intero polpaccio su un anemone, e siccome eravamo in una spiaggia isolata e senza ammoniaca, l’ustione non è stata trattata immediatamente, e quindi non è stato affatto piacevole.

Ci è voluto un mese e mezzo prima che cicatrizzasse completamente (seppur senza infezioni per fortuna), e le è rimasta una bella cicatrice.

Le scrivo perché ora, a distanza di più di un mese dalla completa guarigione, la cicatrice si è rigonfiata, arrossata, le prude… Sembra quasi una recrudescenza dei sintomi che aveva subito dopo la puntura, anche se meno acuti.

Dove si gonfia si forma una specie di bolla, poi la crosticina, quindi si riappiattisce e sembra di nuovo in via di guarigione. Però mi chiedo se questa cosa sia normale o no, e cosa mi consiglia al riguardo.

La ringrazio, cordiali saluti

Alessandra


Probabilmente le sostanze urticanti dell’anemone di mare hanno stimolato, in quella zona cutanea, la produzione di mastociti che sono cellule che si attivano in occasione di fenomeni allergici.

Un buon dermatologo potrà darti dei suggerimenti in merito, ma soprattutto, visitando la bimba, potrà fare una diagnosi certa e non solo di probabilità.

Se fosse come ipotizzo io, ma prendi quello che scrivo con beneficio di inventario, potrebbe andar bene una pomata antistaminica, ma non me la sento proprio di consigliarti qualcosa senza poter visitare la bimba, tanto più che le dermatiti con manifestazioni bollose o orticarioidi, nell’infanzia, sono innumerevoli e della più varia natura.

Un caro saluto,

Daniela

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