Cinque mesi e mezzo, ritardo motorio?

 

Salve dottoressa,

 

mio figlio ha 5 mesi e mezzo, è nato a 37 settimane e 4 giorni, molto piccolo (2,2 kg, 45 cm). La ginecologa ha sempre osservato che era piccolo durante le ecografie ma non ha mai posto la cosa come un problema visto che io e mio marito non siamo giganti (160 e 170 cm).

Adesso Luca è 5,6 kg e 57 cm.

 

Luca è molto teso (piega la schiena e la testa all’indietro, tende le gambine ed è molto inquieto), tiene ancora le manine molto chiuse e non afferra oggetti, per quanto gli interessino e provi con i pugnetti a colpirli. Da un paio di settimane ha scoperto il pollice che succhia di tanto in tanto e raramente tocca le mani l’ un l’ altra. Supino sta poco volentieri, alza la testina per qualche minuto poi la lascia pendere di lato.

 

Si dimena quando è prono quasi a girarsi ma non ci riesce perché la testina piegata indietro fa da contrappeso alle gambe che sgambettano per girarsi. Allo stesso tempo è molto sveglio, riconosce il babbo e la mamma, sorride e ride, vocalizza solo qualcosa tipo "AU" ed è affascinato da volti nuovi, ambienti nuovi e dalle persone nello specchio. I primi tre mesi di vita ha sofferto di reflusso non diagnosticato, quindi piangeva molto e stava piegato all’indietro (dicono sindrome di Sandifer) per bloccare il reflusso.

 

In seguito per tre mesi ha preso la ranitidina e ora abbiamo smesso addensando il suo latte con fiocchi di riso. Adesso inizia con le pappine e inghiotte molto bene, quando vuole, altrimenti quando è sazio segnala spingendo in fuori la pappina. Dorme molto e fa 6 pasti al giorno. Crede che debba preoccuparmi per il ritardo nello sviluppo motorio? Quali possono essere cause patologiche di questi ritardi?

 

Inoltre ho letto che ha già discusso con una mamma dell’inappetenza del lattante, io sarei curiosa di sapere anche in questo caso quali cause patologiche possono esservi, a meno che naturalmente il lattante non abbia semplicemente minore necessità di alimentarsi in certi periodi.

 

La ringrazio per la risposta anticipatamente,

cordialmente

 

Chiara

 

 

 

 

Nonostante la descrizione che mi fai del comportamento del tuo bimbo, un esame neurologico è molto più complesso e valuta più funzioni rispetto a quelle da te descritte, quindi non mi è possibile fare una valutazione sufficientemente attendibile di un eventuale problema del bimbo soltanto da quanto mi descrivi.

 

Però quello che posso dirti è che: prima di tutto l’età chiave classica per valutare un eventuale ritardo psicomotorio o soltanto motorio, semmai ci fosse, sono i sei mesi, quindi, visto che il tuo bimbo è nato leggermente prematuro, diciamo, nel suo caso, sei mesi e mezzo. Per ora, avendone soltanto cinque e mezzo e dovendo per giunta correggere l’età cronologica data la prematurità, avendone, cioè, si può dire, meno di cinque, io paragonerei lo sviluppo neurologico del bimbo a quello di un bambino di quattro mesi nato a termine.

 

Si dovrebbe prendere come paragone quattro mesi e mezzo, però un lieve ritardo nelle acquisizioni motorie di circa due settimane non può essere considerato patologico, quindi, se dobbiamo considerare come si comporta un lattante a 4 mesi: in posizione supina tiene la testa in asse con il tronco, in posizione mediana e non la fa più ricadere a destra o a sinistra; in posizione seduta non fa più ricadere la testa in avanti o in dietro, ne ha quindi un discreto controllo però la tiene ancora leggermente inclinata in avanti; messo in posizione prona solleva bene la testa, allunga le gambe e le muove come per rotolarsi, senza, però, riuscirci.

 

Afferra un anello o altro oggetto di facile presa che gli ciondola davanti alla sua portata e tende a trattenerlo; sdraiato supino, muove le dita, graffia il lenzuolino, gratta una superficie con la quale la mano può venire in contatto; in riferimento a quanto succede nell’ambiente: guarda con attenzione un oggetto o un sonaglio posto davanti al suo campo visivo, le braccia si muovono nella loro direzione, messo un anello di gomma nella sua mano lo porta alla bocca dopo averlo guardato, tenuto un oggetto a piccola distanza, muove la mano libera aperta o semi aperta per afferrarlo anche se l’oggetto si sposta verso la linea mediana, tenuto seduto in braccio davanti ad un tavolo, guarda il piano del tavolo e le sue mani se sono appoggiate sul tavolo, toccano il bordo; se un oggetto gli viene proposto, portato davanti a lui e lasciato sul tavolo, guarda la mano che lo ha trasportato e l’oggetto: solo a 5 mesi afferra anche se precariamente l’oggetto davanti a se che lo interessa e solo a 5 mesi lo afferra con la mano più vicina, specie se ciondolano davanti a lui così come solo a 5 mesi riesce ad afferrare un dado posto sul tavolo tra tanti che possono essere ammassati, ma solo se la mano viene posta a contatto con il dado.

 

Per quanto riguarda il linguaggio, ride, si eccita e squittisce con una parvenza incostante di lallazione. Ora, a questo tipo di osservazione comportamentale, si deve associare la valutazione del tono muscolare nel suo insieme perché una sindrome ipertonica o ipertonico ipereccitabile (anche se attualmente vengono denominate in modo meno schematico) può rendere più difficoltosi e meno precisi tutti questi movimenti o sequenze motorie e ritardarne la corretta esecuzione anche se la prassi motoria è già ben rappresentata nella mente del bimbo.

 

Un ipertono transitorio, quindi, potrebbe ritardare apparentemente lo sviluppo psicomotorio di un bambino senza per questo pensare che abbia problemi di ritardo di sviluppo. A quattro mesi, poi, si ricopre il viso con il lenzuolo, vocalizza quando qualcuno gli parla dolcemente, ride, gira la testa tempestivamente quando qualcuno lo chiama.

 

Se il tuo bimbo fa tutto ciò, vista la prematurità, è come se avesse 4 mesi e mezzo, cioè, in definitiva, solo 15 giorni in ritardo, se così si può dire, rispetto al comportamento neuromotorio che ci si aspetta in un bimbo di 5 mesi e mezzo con età corretta in base alla prematurità e sarebbe un ritardo fisiologico. Se, poi, facesse anche le seguenti cose, che elencherò, il suo sviluppo neuromotorio sarebbe perfettamente nella norma.

 

Dovrebbe, cioè, stare seduto piuttosto a lungo solo con un piccolo sostegno su un fianco o altrove, in posizione supina dovrebbe potersi togliere una salvietta posta sul viso, dovrebbe afferrare allargando le dita un cubo posto a contatto con la sua mano, dovrebbe poter tenere in mano il primo cubo e guardarne un secondo senza però afferrarlo con l’altra mano, dovrebbe tendere la mano verso un oggetto che gli ciondola davanti o che gli viene proposto e dovrebbe sorridere allo specchio.

 

In più, dovrebbe raccogliere una ciambellina cadutagli di mano se è a portata stretta di mano, dovrebbe emettere vocalizzi e gridolini di gioia, sgambettare allegramente e scoprirsi così il lenzuolo, afferrare con la mano la sua coscia o il suo ginocchio, dovrebbe iniziare timidamente a manipolare i suoi ninnoli o giochini.

 

Un comportamento a metà tra i due descritti sarebbe nella norma, rivalutando poi il tutto fra 15 giorni. Quello che andrebbe chiarito è la presenza o meno di un ipertono generalizzato o distrettuale, ma io non posso saperlo senza poter visitare il bimbo. Però, ripeto, se non vi è un ritardo eclatante di tutti questi comportamenti, io aspetterei il compimento del sesto mese corretto, cioè i sei mesi e mezzo effettivi cronologici del bimbo per pronunciarmi dopo avere rivalutato lo sviluppo psicomotorio con altrettanta precisione.

 

Per quanto riguarda l’inappetenza: essa in un lattante può derivare da molte cause: eccesso di latte, intolleranza al latte, infezione alle vie urinarie o otite, rifiuto del biberon, fino ad arrivare alla vera depressione del lattante che, però, è un caso limite. Però, alti e bassi nella quantità di appetito di un lattante sono evenienze normalissime e dipendono dalla stagione, dai periodi di minori esigenze nutritive a causa di un fisiologico rallentamento della crescita ponderale e anche da una minore percezione dello stimolo della fame per motivi, spesso, ancora oscuri e a volte anche ereditari.

 

Un caro saluto, Daniela

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