Gentile dottoressa,
volevo un suo parere su eventuali rischi che corre la mia bimba, su eventuali precauzioni da prendere e su come devo procedere con il calendario vaccinale.
Ho portato nei giorni scorsi la mia bimba di 14 mesi all’asl per fare la quarta dose di Inferix e Prevenar, ebbene, quarta dose per aver seguito un calendario di vaccinazioni sbagliato, in quanto le e’ stata somministrata la terza dose troppo ravvicinata e quindi mi è stato suggerito di aspettare sei mesi e ripetere le vaccinazioni sopra menzionate per la mancata validità delle stesse.
Ora, credendo di ripeterle entrambe, come era avvenuto, scopro che le viene somministrato solo l’Infarix,, mentre il Prevenar mi dicono di ripeterla dopo il compimento dei ventiquattro mesi.
Il resto delle vaccinazioni che seguiranno, MRP e Meningocco-C, le somministreremo fra un mese, quando la mia bimba avrà 15 mesi.
Mi rivolgo a Lei chiedendo intanto se mia figlia sta correndo dei rischi con un dosaggio superiore rispetto a quello che doveva esserle somministrato, poi, se non debba passare un lasso di tempo maggiore di un mese,tra l’Infarix e l MRP e Meningocco-C. Qualora vi fosse una reazione come si fa a capire qual è stato il vaccino responsabile? Ho letto di reazioni al vaccino come la crisi anafilattica, evenienza rarissima ma non impossibile, e ancora di una encefalite post vaccinica. Le chiedo ancora se le due possono essere praticate nella stessa seduta vaccinale.
Aiuto io a questo punto non ci capisco più niente. Grazie per la sua risposta, mamma inesperta.
Allora: il nostro calendario vaccinale prevede, per Infarix e Prevenar, due prime dosi di vaccino da somministrare a breve distanza l’una dall’altra, cioè con un intervallo massimo tra le due di due mesi e una terza dose di richiamo dopo sei mesi dalla seconda. La terza dose a distanza maggiore rispetto alle due precedenti è stata stabilita così perché, capitando, di solito, dopo il compimento del primo anno di vita del bimbo, non solo risveglia la memoria immunitaria stimolata dalle prime due dosi, ma rende duratura nel tempo questa memoria immunitaria perché dopo il primo anno, contrariamente a quanto succede nel corso del primo anno di vita, il sistema immunitario è più maturo e ogni stimolo antigenico provoca la produzione di anticorpi che durano molto di più rispetto a quelli che si producono dopo le prime dosi di vaccino somministrate nei primi mesi di vita.
Quindi, qualsiasi sia il numero di richiami di un vaccino fatto ad un bambino di pochi mesi, in linea di massima, la quantità di anticorpi che il bambino stesso produrrà, anche se potrà essere abbondante in termini di quantità, non avrà vita lunga e l’immunità specifica prodotta da quel determinato vaccino non potrà durare per anni. Pertanto, quasi tutte le vaccinazioni praticate ai bambini, prevedono più di una dose nel corso del primo anno e una sola dose come richiamo nel corso del secondo anno.
Poi, non essendo ancora ottimale nel secondo anno la durata della vita degli anticorpi, nell’arco di tutta l’età evolutiva e fino alla pubertà, di solito, quasi tutte le vaccinazioni vengono ripetute in media ogni 5 anni.
Moltissimi paesi al mondo prevedono, per Infarix e Prevenar, 4 richiami anziché solo 3, come da noi in Italia, cioè 3 ravvicinati nel corso del primo anno di vita e uno distanziato nel corso del secondo anno di vita, quindi, in moltissimi paesi, i bambini vengono vaccinati con 4 dosi e non con tre, perciò la tua bimba non corre nessun rischio ad assumere una dose in più dei suddetti vaccini.
Per quanto riguarda MPR e Meningococco C, essendo la vaccinazione antimeningococco C costituita da sub-unità antigeniche e non da microrganismi interi vivi attenuati come MPR, dal punto di vista strettamente tecnico, le due vaccinazioni possono essere praticate nella stessa seduta vaccinale.
Reazioni anafilattiche, anche se molto rare, sono sempre possibili, ma la loro probabilità rimane la stessa sia che i vaccini vengano somministrati in tempi diversi sia che vengano somministrati assieme. È vero, però, come tu dici, che, in caso di somministrazione contemporanea, non si potrebbe capire quale sia stato il vaccino responsabile.
Personalmente, la penso come te, cioè, finché è possibile, separo le vaccinazioni e ne faccio il minimo possibile alla volta; per comodità, però, quasi sempre si preferisce unire le vaccinazioni: meno stress per il bambino che reagisce una volta per tutte ad un gruppo di vaccini per poi non pensarci più invece di diluire nel tempo le sue reazioni immunitarie. Il vantaggio di separare i vaccini è solo quello di individuare senza ombra di dubbio il responsabile qualora si verificasse una reazione indesiderata ma, ripeto, queste evenienze sono rare e penso che sia più comodo, in definitiva, accorpare più vaccini assieme, anche quando vengono praticati in sedi e con siringhe separate, ma comunque nello stesso giorno.
Attualmente, le vaccinazioni a disposizione dei bambini sono molto più numerose di un tempo e il tempo a disposizione delle mamme per portare i bimbi a vaccinare è molto di meno, quindi si ragiona in termini utilitaristici.
Io separo le vaccinazioni, ma io appartengo ad un’altra generazione.
Un caro saluto, Daniela