Bronchite asmatiforme

Gentile dottoressa, ho un bambino di 6 mesi a cui il giorno 24 gennaio è stata diagnosticata la bronchiolite, curata con aerosol 4 volte al giorno (3 ml soluzione ipertonica e 4 gocce di broncovaleans). Dopo una settimana la situazione non è apparsa migliorata: continuava il broncospasmo e una febbricola soprattutto serale. Il giorno 3 febbraio la pediatra, riscontrata anche un’otite all’orecchio destro, ha prescritto l’antibiotico per 8 giorni. La cura con aerosol è continuata non essendosi verificati miglioramenti, se non che la tosse da secca è diventata grassa. Oggi-6 febbraio- sono ritornata dalla pediatra perché il bambino ha broncospasmo ormai da 2 settimane (nemmeno dopo l’aerosol la situazione migliora) e la febbricola è diventata febbre (38/38,5) da 6 giorni. Il bambino appare sempre più innervosito e stanco. Oggi la pediatra a tutta la cura precedente ha aggiunto 3 pastiglie al giorno di bentelan per 3 giorni, poi a scalare.
Lei cosa ne pensa di questa situazione? E’ possibile che dopo 2 settimane di aerosol il bambino non appaia migliorato?Anzi, direi di vederlo peggiorare…E la cura Le sembra adeguata?
La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta, ho veramente bisogno di essere rassicurata…
Isabella

 

L’adeguatezza della cura dipende essenzialmente dalla correttezza della diagnosi, pertanto, ad ogni fase della malattia, è possibile ed è probabile che si debba aggiustare il tiro, ridurre o aumentare o modificare qualcosa. L’evoluzione naturale di una tosse è inevitabilmente quella di diventare più matura, più “grassa”, con maggior produzione di muco e questo fa si che sembri aumentare e peggiorare: invece, quasi sempre, non è così ed è solo un processo normale. La bronchiolite è una malattia quasi sempre virale che ha una sua evoluzione non breve – di solito sono necessari circa 10 giorni – e che, come tutte le malattie virali, può complicarsi con una sovrapposizione batterica che allontana la guarigione di alcuni giorni. Quindi è facile pensare che quando non si notano miglioramenti dopo 4 o 5 gg sia necessario prescrivere antibiotici. Per ridurre gli effetti fastidiosi di una tosse e di un catarro nel frattempo apparentemente aumentati, è buona cosa somministrare un antinfiammatorio come il cortisone: i mucolitici ed i fluidificanti sarebbero controindicati perché non farebbero altro che aumentare il volume delle secrezioni catarrali peggiorando i sintomi I lattanti, specialmente alcuni, possono inoltre avere ancora bronchi dal diametro – chiamato lume – più ristretto del normale: in essi la presenza di muco e una reazione broncospastica producono effetti più evidenti che nei lattanti senza questa caratteristica. Nel complesso, quindi, mi sembra tutto nella norma per il tipo di problema e la terapia adeguata. Aspettati decisivi miglioramenti fra alcuni giorni.

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