Apparecchi per aerosol: ultrasuoni o meccanici?

Gentile dottoressa,

seguendo il suo consiglio dato a una mamma nell’aprile 2007 (“Problemi con aerosol”) su come effettuare l’aerosol ai bambini mentre dormono, ho acquistato un apparecchio a ultrasuoni, perché silenzioso.

Ora però, avendo trovato un’altra lettera sullo stesso argomento del settembre 2009 (“Un trucco per l’aerosol”), leggo che è meglio evitare gli apparecchi a ultrasuoni perché non adatti ai bambini. Mi può dare chiarimenti in merito?

L’aerosol da me acquistato è di una famosa marca di prodotti per l’infanzia ed è studiato per i bambini. In che senso non sarebbe indicato?

Le sarei immensamente grata se potesse rispondermi quanto prima, perché così forse sono ancora in tempo per farmi cambiare l’apparecchio dove l’ho acquistato. Grazie mille.

Un caro saluto, Chiara

Affinché un farmaco, versato nell’ampollina dell’apparecchio per aerosol, riesca a raggiungere la parete delle ramificazioni bronchiali anche minori dei bambini, già piccole di per se, le particelle in sospensione nebulizzate devono avere una specifica grandezza, non di più e non di meno e questa grandezza è compresa tra uno e cinque micron, non più di 5 micron altrimenti sarebbero troppo grandi e non raggiungerebbero le più fini ramificazioni bronchiali profonde ma nemmeno più piccole di un micron altrimenti sarebbero troppo piccole e leggere e veloci e non riuscirebbero a fissarsi sulla parete mucosa dei bronchi e pertanto sarebbero inefficaci.

Gli apparecchi aerosol ad ultrasuoni nebulizzano con onde urto il farmaco in modo disomogeneo, o in particelle troppo grossolane o, più difficilmente, in particelle troppo piccole e gli ultrasuoni imprimono a queste particelle dei movimenti irregolari e disordinati, molto meno lineari di quanto avviene con gli aerosol pneumatici meccanici tradizionali.

Pertanto gli apparecchi per aerosol ad ultrasuoni, nei bambini piccoli, sono sconsigliati tanto più che, soprattutto con certi farmaci che non si sciolgono, ma rimangono in sospensione, come per esempio il cortisone, non riescono assolutamente a convogliare queste particelle di farmaco là dove dovrebbero arrivare, ma magari troppo in alto, come faringe o trachea, o rimbalzanti disordinatamente o addirittura rimanenti nell’ampolla stessa che finisce per nebulizzare soltanto l’acqua o il liquido di diluizione ma non il farmaco che aderisce alle sue pareti opacizzandole.

Gli apparecchi ad ultrasuoni sono, invece, discretamente efficaci nei bambini dai sei-otto anni in su, a causa di una conformazione diversa dell’albero bronchiale, con bronchi più grossi dove anche particelle di diametro superiore ai 5 micron possono raggiungere le basse vie respiratorie senza ostacoli oppure, nei bambini più piccoli, con farmaci in soluzione e non in sospensione.

Attualmente esistono moderni apparecchi per aerosol pneumatici molto meno rumorosi, più veloci rispetto a quelli tradizionali, per esempio Bimbo Neb, oppure Nuovo Nebula, oppure SP1000 Art Sana ed è meglio orientarsi su questi anziché sui più costosi apparecchi ad ultrasuoni.

Chi li ha già, comunque, non li butti, perché questo discorso è valido per i primissimi anni di vita, ma la differenza tra i due tipi di aerosol viene vanificata già dai sei, sette, otto anni in su.

Un caro saluto, Daniela

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