Ansia della mamma e Polimod

Carissima dottoressa Daniela,
i suoi consigli sono veramente utili o, quantomeno, ci aiutano ad affrontare le malattie dei nostri figli con meno ansia.
Non so le altre mamme, ma io sono molto ansiosa e basta che mia figlia di 4 anni prenda un raffreddore che entro nel panico più completo (quindi non vi dico quando ha la febbre).  
Molte mamme mi dicono che sono così perché ho solo una figlia e tutte le attenzioni
ricadono su di lei. Lei che cosa ne dice e qual è il suo parere?
Tra l’altro, volevo chiederle un’altra cosa: siccome nel giro di un mese mia figlia ha preso per due volte l’antibiotico per quel tipo di tosse secca e continua che scatta con il raffreddore (di cui le ho
scritto la scorsa volta), abbiamo deciso insieme al dottore di cominciare una cura per rafforzare le difese immunitarie con POLIMOD 400 mg, una fialetta al giorno per 30 giorni.
Lei cosa ne pensa?
Grazie per il suo prezioso aiuto.

Il Polimod, nome commerciale del politimod, è un farmaco che agisce stimolando la funzione specifica della immunità cellulare costituita dalle cellule immunocompetenti, principalmente linfociti T sintetizzati dal timo (ghiandola immunocompetente situata dietro lo sterno) e macrofagi.
Il sistema immunitario, però, è infinitamente più complesso e non si limita al solo buon funzionamento dei linfociti o dei macrofagi, così come i bambini che hanno spesso sintomi riferibili ad infiammazione delle prime vie respiratorie non sono per forza soggetti con un sistema immunitario inadeguato o pigro, ma anzi, a volte possono essere anche bambini "iperreattivi" con tendenza all’ipersensibilità e all’allergia.
La tosse secca, stizzosa, ricorrente, quasi mai accompagnata da febbre o altre manifestazioni importanti può facilmente avere una componente allergica.
Detto ciò, non vedo controindicazioni al polimod: tanto meglio se sarà efficace, ma si tratta di una terapia decisa, spesso, in modo empirico, senza veramente sapere se il sistema immunitario della bambina ne ha realmente bisogno.
È per questo che, volendo essere rigorosa, non amo troppo questo genere di farmaci. Non sono scettica sui loro effetti positivi, solo non amo dare un farmaco se non sono convinta che serva veramente. Ma, ovviamente, non potendo conoscere la bimba, non posso certo esprimere un giudizio ma solo un’opinione del tutto personale.
Quanto all’ansia, è una manifestazione normale di una mamma che, come tutte le mamme, ama profondamente la sua bambina soffrendo con lei e come lei ad ogni suo piccolo o grande problema che vorrebbe poterle togliere immediatamente appena si presenta. Solo l’eccesso di ansia va combattuto e eliminato: una sofferenza inutile, un dispendio di energie gratuito che potrebbero essere conservate per gioire positivamente di qualcosa di bello assieme alla bimba piuttosto che rischiare di trasmettere ansia anche alla piccola col rischio di farla crescere con la tendenza ad avere gli stessi timori da grande e gli stessi modelli comportamentali quando lei stessa diventerà madre.
Per questo bisogna imparare a valutare le situazioni in maniera obiettiva, informandosi, chiedendo approfondimenti e cercando di dare alla ragione lo stesso spazio occupato dall’istinto e dai sentimenti. In questo modo, ogni problema potrà essere inquadrato per quello che è, senza rischio né di sottovalutarlo né di sopravalutarlo. Perché succede anche che la troppa ansia, oltre a consumare una quantità esagerata di energie, rischi paradossalmente di fare trascurare un dettaglio importante e di focalizzare l’attenzione e la preoccupazione, magari, su un aspetto del tutto trascurabile del problema: per eccesso di premure si potrebbe, per assurdo, diventare colpevolmente distratti.
Un caro saluto,
Daniela

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