Anche

Buongiorno dott.sa avrei bisogno di una delucidazione: ho fatto qualche giorno fa l’eco alle anche alla mia bimba di quasi 3 mesi. l’esito è stato: “deficit di maturazione dell’anca destra con valori angolari IIb sec. Graf. normale sviluppo dell’anca sinistra”.
cosa vuole dire?
da cosa dipende questo deficit ma soprattutto cosa devo fare???

grazie mille per l’attenzione
Domy



La valutazione precoce della corretta maturazione di tutte le strutture sia osse che legamentose che costituiscono l’articolazione coxo femorale, cioè l’articolazione dell’anca e dei rapporti corretti che intercorrono tra loro, cioè del loro reciproco posizionamento è importante al fine di non trascurare problemi come la displasia dell’anca che, se non diagnosticata e corretta tempestivamente, può portare alla fissazione in una posizione scorretta della testa del femore nella cavità acetabolare se non addirittura, come avviene nella lussazione vera e propria dell’anca, alla sua dislocazione fuori dalla cavità acetabolare, evenienza che comporterebbe seri problemi di deambulazione. Mentre, però, la lussazione vera e propria dell’anca è diagnosticabile piuttosto agevolmente con una semplice manovra che è ormai di routine compiere nel neonato (manovra di Ortolani Barlow), la semplice displasia dell’anca o la ritardata maturazione dell’acetabolo non da sempre segni chiari ed evidenti con il semplice esame clinico del bambino. Ci viene in aiuto l’ecografia che permette di valutare sia le strutture ossee che cartilaginee e legamentose e, a secondo della loro forma, posizione, maturazione, ossificazione, l’anca di un neonato o di un lattante è stata convenzionalmente classificata in tre categorie o stadi maturativi detti di Graf, stadi a loro volta suddivisi in sottoclassi. Lo stadio A di Graf corrisponde, assieme alle sue sottoclassi, all’anca matura con corretta formazione della cavità acetabolare che risulta sufficientemente avvolgente attorno all’epifisi femorale, cioè alla testa del femore, con quest’ultima in posizione corretta al suo interno; lo stadio B di Graf, a sua volta suddiviso in due sottoclassi, 1 e 2, corrisponde ad un’anca sostanzialmente ancora nella norma dal punto di vista dei rapporti articolari tra testa del femore e acetabolo ma con cavità acetabolare ancora poco maturata, cioè poco avvolgente, poco rotondeggiante, poco concava attorno alla testa del femore. Si tratta, questa, di un’anca semplicemente immatura, da tenere sotto osservazione con ecografie ogni mese o più distanziate fintanto che non si osserverà la sua regolare maturazione, cioè fintanto che non passerà dallo stadio B allo stadio A. Di solito questo avviene attorno al terzo mese, nei bambini nati a termine, però vi è una variabilità individuale, spesso influenzata da familiarità, che fa si che possa maturare più lentamente ed essere considerata normale solo verso il quarto, sesto mese di vita. Fintanto che la testa del femore si trova ben posizionata e non tende a scivolare verso l’esterno con il rischio di poter fuoriuscire dalla cavità acetabolare, si adotta, di solito, un atteggiamento di attesa con controlli ecografici ripetuti. Altrimenti si consiglia di far assumere al bambino, per varie ore al giorno, una posizione a cosce divaricate, sia con il doppio pannolino, sia con un divaricatore che mantenendo il bambino spesso in braccio o nel marsupio o semplicemente con una gamba in avanti, verso l’addome e il fianco di chi lo sostiene e l’altra posteriore, ad avvolgere il fianco di chi lo porta in braccio sostenendolo dalle natiche. Questi accorgimenti permettono di mantenere il più a lungo possibile la testa del femore ben centrata verso l’interno, o meglio, nel centro della cavità acetabolare fintanto che l’acetabolo stesso, maturando e ossificandosi sempre più, non assuma la sua normale forma rotondeggiante, ben avvolgente e contenitiva per l’epifisi femorale. Pertanto, nulla di preoccupante per la tua bimba, ma solo qualche mese o anche solo qualche settimana di pazienza affinché tutto si normalizzi. Se questo non dovesse succedere nei tempi previsti, l’ortopedico saprà decidere se prescrivere o meno l’utilizzo di un tutore rigido per alcune ore al giorno. Ma io non penso proprio che la tua bimba ne avrà bisogno.

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