Allattamento che non si è ancora avviato a due mesi e tiroidite autoimmune

 

Gentile Dottoressa

le scrivo in merito a diverse questioni.

Io ho avuto un bimbo due mesi fa, il parto è stato molto stressante, l’ho fatto tutto con il gas e nelle ultime due ore ho fatto un’iniezione di pectadine. Il bambino quando è nato non si è attaccato al seno, successivamente continuava ad addormentarsi quando glielo offrivo, oppure cominciava a piangere isterico.

Si scoprì che aveva l’ittero e dovette sottoporsi per tre giorni a lampada con pasti di latte in polvere ogni tre ore. Morale della favola: io non ho avuto la montata lattea, inoltre, avendo avuto delle complicazioni, sono stata molto male nei sette giorni successivi al parto e quando ho cominciato a stare meglio ho cominciato a tirara il latte riuscendo ad estrarne nel picco della produzione 10 ml ogni volta che tiravo.

Il bambino continuava ad urlare ogni volta, io mi sono depressa, smetto poi ricomincio a tirare e ora, dopo 15 minuti di estrazione con pompa, esce solo una goccia di latte, offro il seno al bimbo, dopo un 5-6 succhiate comincia a piangere, non c’è niente, ma come posso riparare al danno? Medicinali?

E poi io ho la tiroidite cronica autoimmune, mi chiedevo se l’allattamento al seno è sconsigliato, ossia se passo gli anticorpi contro la tiroide al bimbo attraverso il latte, magari potrebbe essere un motivo del rifiuto del bimbo?

Inoltre tra poco sarà il momento delle sue prime vaccinazioni, deve fare il primo corso della polivalente, però ho letto che il bambino può reagire male alle vaccinazioni se la madre ha una malattia del sistema immunitario, è questo il caso con la mia tiroidite? Potrebbe gentilmente darmi delucidazioni in merito?

La ringrazio in anticipo. Cordiali saluti

Allora, prima di tutto ti consiglio di metterti l’animo in pace per quanto riguarda l’allattamento perché due mesi di tentativi sono sufficienti, a mio parere, per capire che, se non vi sono stati incrementi significativi della montata lattea, il latte non verrà più.

Non ci si può basare su casi assolutamente eccezionali che si possono leggere qua e là che raccontano di madri adottive che producono latte e addirittura di mammelle paterne che, dopo la morte della moglie che allattava, cominciano a produrre latte! Si tratta di casi spiegabilissimi con l’aumento di secrezione di prolattina, ormone ipofisario prodotto sia dalle donne che dagli uomini, in seguito a situazioni affettive molto forti che implicano anche la costante continua stretta presenza dell’oggetto d’amore a stretto contatto corporeo, ma che portano ad una produzione di latte assolutamente insufficiente per la nutrizione del bambino: fa effetto la notizia, ma essa va spiegata completamente.

Io ti potrei dire, quindi, di imbottirti di Peridon, che è un farmaco che stimola la produzione di prolattina anche se il suo effetto principale è quello di favorire lo svuotamento gastrico, di tenere il tuo bimbo 24 ore su 24 a contatto pelle a pelle con te e attaccarlo al seno ogni momento senza cedere alla tentazione del latte artificiale anche se piange, di bere moltissimo e di stare a vedere cosa succede, ma molto probabilmente ti prenderesti un solenne esaurimento nervoso senza arrivare a risultati apprezzabili: non voglio avere questa responsabilità e lascio a te la decisione, limitandomi ad indicarti l’unica via possibile per sperare di recuperare un allattamento oltre ogni ragionevole dubbio.

Per quanto riguarda la tiroidite autoimmune, essa può influenzare il feto e, al limite, in minima parte il lattante, soltanto se porta ad uno squilibrio importante della funzionalità tiroidea, sia in senso di ipofunzione sia in senso di iperfunzione. Attualmente le donne sono molto seguite sia in gravidanza che in allattamento e se sono ipotiroidee vengono trattate con ormoni tiroidei che, se in quantità non eccessive, sono perfettamente compatibili sia con la gravidanza che con l’allattamento, mentre se sono ipertiroidee, possono decidere assieme con il loro endocrinologo di allattare sospendendo o meno la terapia a loro necessaria.

Tutto dipende dal tipo di farmaco che è necessario assumere e dalla posologia. L’allattamento, quindi, non va sospeso a priori, ma solo in casi particolari. Il bambino può sottoporsi a tutti i vaccini del caso perché il problema di produzione di autoanticorpi è tuo e non suo e gli anticorpi che tu produci sono diretti esclusivamente alla tua tiroide e non alla sua.

Il bimbo, quindi, rifiuta il seno solo perché non vi trova latte e per nessun altro motivo, puoi stare tranquilla.

Un caro saluto, Daniela

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