Alimenti privi di lattosio

 

Buongiorno dottoressa,

le scrivo di nuovo perché volevo farle sapere che finalmente siamo riusciti a scoprire la causa dei malesseri di mia figlia Sofia: intolleranza al lattosio. Ora il gastroenterologo ha prescritto dieta rigorosa senza lattosio alla bambina ed a me, che allatto ancora. Dopo l’anno di Sofia faremo i test.

Ora la mia domanda riguarda gli alimenti che non contengono il lattosio. Ho scoperto che bresaola, salami, prosciutto cotto, alimenti conservati, biscotti lo contengono, ma mi chiedevo cosa scegliere tra gli alimenti per l’infanzia. Siamo sicuri che se in etichetta non è riportata la presenza di lattosio questo non ci sia? Per esempio ho letto che la pastina Plasmon contiene lattosio, ma negli ingredienti non c’è. Come mi oriento? La ringrazio molto per i consigli sicuramente utili che saprà darmi.

Buon lavoro e buona giornata.

Ma se il latte materno è ricchissimo di lattosio tanto che può essere considerato praticamente l’unico zucchero che contiene, perché preoccuparsi tanto del contenuto in lattosio degli altri alimenti? Forse il gastroenterologo ha voluto intendere di non gravare ulteriormente l’alimentazione della bimba con altro lattosio presente nei cibi diversi dal latte materno: mi sembra l’unica spiegazione per questa decisione di alimentare la piccola con cibi privi di lattosio pur mantenendo comunque l’allattamento al seno.

La scelta degli alimenti privi di lattosio è molto semplice: basta evitare latte, latticini, formaggi freschi come ricotta, yocca, fiocchi di latte, yogurt e tutti i formaggi contenenti siero, i formaggi cremosi come i formaggini e preferire solo i formaggi molto stagionati a pasta dura come parmigiano, caciotta stagionata, emmenthal (sempre in piccole quantità, comunque, perché tracce di lattosio ne contengono sempre).

Bisogna poi evitare gli insaccati e il prosciutto cotto, le minestre e le creme di verdura già confezionate, i gelati a base di crema o panna, ovviamente anche il burro, i biscotti a pasta frolla come mulino bianco o simili utilizzando solo biscotti privolat. Le fette biscottate possono andar bene se si evitano quelle tipo Gentilini, che contengono burro, così come tutti i biscotti di questa marca.

Bisogna evitare la cioccolata al latte e tutte le merendine confezionate che contengono latte. Si evita la pastina Plasmon e si utilizza la pastina semplice di piccolissimo formato, si utilizzano yogurt alla soia con i quali si possono anche preparare biscotti e ciambelloni, per gli altri dolci si usa l’olio al posto del burro e si evitano tutti gli alimenti precotti già cucinati.

Carne, pesce, uova, legumi, formaggio molto stagionato, verdure varie, tutta la frutta, il pane normale, cioè non quello al latte ma tutti gli altri tipi sono alimenti assolutamente permessi e le limitazioni necessarie, in fondo, non sono tantissime.

Il latte di soia, di riso e di mandorle non contengono lattosio e con essi si può preparare di tutto. Anche il cacao amaro non contiene lattosio. Insomma, fatti salvi alcuni piatti o dolci già confezionati, l’alimentazione priva di lattosio non è particolarmente penalizzante, soprattutto per un bambino piccolo che comunque certi cibi non li mangerebbe in ogni caso. Anche i biscotti oro saiwa, se non ricordo male, non contengono lattosio.

Ma, ripeto: in seguito ad una forte gastroenterite, oppure in caso di celiachia, quando la mucosa intestinale è distrutta, può presentarsi una transitoria intolleranza al lattosio e ai disaccaridi e, a volte, anche alle proteine del latte vaccino, ma in questi casi, fatto salvo per la celiachia, che è una malattia incurabile se non con una dieta particolare a vita, il problema si risolve nel giro di pochi mesi al massimo, mentre una vera intolleranza al lattosio è soltanto l’intolleranza congenita, per mancanza congenita, cioè sin dalla nascita, di lattasi intestinale, l’enzima che scinde e digerisce il lattosio: in questi casi, però, alquanto rari, nemmeno il latte materno può essere tollerato e provoca diarrea profusa e vomito, ma in tutti gli altri casi il problema si deve considerare transitorio in attesa della ricostruzione della struttura della mucosa intestinale danneggiata.

Mano a mano che un soggetto cresce, però, la fisiologica produzione di lattasi intestinale si riduce, in modo più o meno importante da soggetto a soggetto ed è per questo che il numero dei soggetti adulti intolleranti al lattosio è molto alto rispetto alle intolleranze riscontrate nei bambini.

Dimenticavo di dire che la distinzione tra formaggi a pasta dura molto stagionati e formaggi morbidi per quanto riguarda la presenza di lattosio non è netta in quanto, per esempio, lo stracchino e la robiola contengono pochissimo lattosio pur essendo morbidi. Altrettanto privi di lattosio sono il formaggio asiago, non durissimo e il caciocavallo. Inoltre, molti soggetti intolleranti alle proteine del latte vaccino presentano anche intolleranza al lattosio a causa del danno alla mucosa intestinale provocato dall’allergia alle proteine del latte vaccino, quindi una intolleranza al lattosio, specie nei bambini, può dipendere ed essere secondaria ad una allergia alle proteine del latte vaccino.

Ovviamente anche il latte di altri mammiferi come capra e asina o bufala contengono lattosio e per bere un latte privo di lattosio, oltre ai latti delattosati, ormai in commercio da tempo, bisogna passare ai latti vegetali: riso, mais, tapioca, avena, orzo, non contengono lattosio.

Un caro saluto, Daniela

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