Alcalinità delle urine, Ranidil e alimentazione della mamma che allatta

 

Gentilissima dottoressa,

innanzitutto devo ringraziarla per la tempestività della risposta. Approfitto della sua pazienza per un ulteriore chiarimento in merito alla mia email:

– per le urine abbiamo già fatto una coltura ma tutto è negativo. L’unica anomalia risulta essere l’alcalinità delle stesse.

– per quanto riguarda il Ranidil il pediatra sostiene che a lungo termine sia più dannoso dell’Omeprazen. Lei ritiene che quest’ultimo possa influenzare la reazione delle urine? Inoltre ritiene corretta la posologia (una compressa al giorno)?

– infine, per quanto riguarda la mia alimentazione: in pratica, esclusi gli insaccati e in misura ridotta i fritti, sino ad adesso ho fatto un uso smodato (ovviamente ignorando che potessero essere dannosi) degli alimenti che lei mi dice di moderare. Ieri ho saputo che il mio colesterolo è a 240. In che termini tutto ciò può avere influenzato i problemi del bimbo? Come sostituisco il latte? Cosa posso mangiare e cosa no?

Ringraziandola ancora una volta per la pazienza e la disponibilità dimostrate le porgo ancor i più cari saluti.

Buona Pasqua, Marika

In assenza accertata di infezione alle vie urinarie, in modo particolare di infezione dovuta al Proteus mirabilis o allo Pseudomonas, una causa di alcalinità delle urine possono essere anche gli antiacidi, come pure situazioni di alcalosi, metabolica o respiratoria che sia.

Normalmente l’omeprazolo in compresse non si usa nei bambini sotto i due anni, però, dai 10 chili di peso in poi, il dosaggio più basso, cioè le compresse da 10 mg possono già essere somministrate se si ritiene necessario prescriverle. Questo dosaggio si intende per dose, cioè, mediamente, una volta al giorno, ben sapendo che, in casi molto particolari (sospetto di gastrite erosiva, di ulcera gastrica…), possono anche essere prescritte due dosi, mattina e sera, oppure un unico dosaggio raddoppiato; quindi si può raddoppiare il dosaggio, pur di non fare durare la terapia più di alcune settimane, cioè meno di due mesi. Pertanto, nel tuo bimbo di soli 4 chili, una compressa da 10 mg una sola volta al giorno (suppongo che sia questo il dosaggio prescritto), rappresenterebbe il dosaggio massimo prescrivibile ed essendo un dosaggio piuttosto alto, dovrebbe essere somministrato non più di una volta al giorno. La mia opinione è che il dosaggio sia un po’ alto per un bimbo di soli 4 chili e questo, pensandoci bene, giustificherebbe l’alcalinità delle urine, alcalinità che, comunque, a volte fino ad un ph di circa 8 non dovrebbe allarmare più di tanto.

Per quanto riguarda la tua alimentazione, non devi sostituire il latte, solo devi pensare che è fonte di molti grassi saturi, quindi, aggiunti ai grassi normalmente presenti negli altri cibi, come formaggi, carne, brodi di carne, sughi e salse varie, può rendere il latte materno grasso e meno digeribile, allungando i tempi di digestione dello stesso nello stomaco del bimbo, digestione già un po’ anche se minimamente rallentata dalla riduzione dell’acidità dei succhi gastrici indotta dai farmaci (l’acido cloridrico dello stomaco attiva gli enzimi digestivi).

Pertanto, in caso di reflusso, adulto o bambino che sia, e ragion di più in caso di terapia con antiacidi, l’alimentazione deve essere ben equilibrata e ragionata e non troppo ricca, soprattutto di grassi, che sono più lenti da digerire. Nella tua alimentazione, quindi, andranno benissimo i cereali come pasta, riso, pane, polenta, la carne bianca che contiene meno colesterolo e anche, spesso, meno grassi della carne rossa, la verdura, la frutta, il pesce esclusi crostacei e molluschi, i condimenti leggeri: insomma, una alimentazione sana senza rinunciare alla qualità e anche alla quantità visto che una mamma che allatta, se non è in sovrappeso notevole dopo la gravidanza ma ha, al massimo, sei chili di più rispetto al periodo precedente, non deve stare a dieta.

Altra cosa sarebbe se tu avessi più di sei chili da smaltire: in tal caso, anche in allattamento, una corretta alimentazione, sempre equilibrata ma leggermente ipocalorica, andrebbe bene.

Quindi, a mio parere, un buon bicchiere di latte selezionato parzialmente scremato al giorno e, magari, al massimo, uno yogurt di pomeriggio oppure una fetta di formaggio a cena (non tutte le sere) saranno più che sufficienti.

Per quanto riguarda il Ranidil: non ho esperienza di un maggior numero di effetti collaterali a lungo termine rispetto all’omeprazolo, ma questa osservazione mi stimola a documentarmi.

Un caro saluto, Daniela

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