Afta in gola

Gentilissima dottoressa,

mi è gia stata tanto utile eoggi la disturbo per un altro problema.
Mio figlio di quasi 10mesi ha avuto la gastroenterite, circa 10 g.

Il piccolo aveva molta nausea e ha mangiato veamente poco, quasi nulla. Per fortuna beveva. Finalmente sembrava essersi ripeso ma dopo qualche giorno ecco i pianti e un rifiuto del cibo. Abbiamo pensato ad un mal di gola (avendolo gia avuto ci sembravano gli stessi sintomi). Ovviamente comunque ho chiamato il pediatra il quale visitandolo ha parlato di faringite aftosa. Non mi ha spiegato il perchè di questo problema ma io qua e la ho letto che a volte capita dopo un periodi di stress o debilitazione fisica come malattie o dentizione e parlava proprio di gastroenterite.

Nei giorni precedenti al pianto aveva anche l’ alito un po’ pesante. Il dottore mi ha dato l’ antibiotico per 5g e uno spray da applicare in gola. Dice che non è nulla di grave e che passerà. Ilpiccolo già il giorno prima di cominciare i medicinali ha ricominciato a mangiare regolarmente.

Il mio dubbio è questo: lei mi conferma che questa ulceretta sia venuta per la sua debilitazione? dimenticavo che il mese prima la gastroenterite aveva messo due dentini e avuto la sesta malattia.

Il piccolo ora prende tutto e mette in bocca, può esser stata qualche schifezza a causare l’afta? sa, igene per igene è difficile impedire ad un bimbo di esplorare e poi io non sono mai stata una mamma fissata. Viviamo a Taranto in una villa a 100m dal mare e il piccolo adora stare all’aperto giocare sul prato con tartarughe gatti e fiorellini.

Ovviamente gli lavo le mani e sto attenta ma non amo impedire le sue espolorazioni, adoro vederlo giocare con la natura ed è felicissimo!

E inoltre,ora sara’"predisposto"a questo problema? Né io né mio marito ne abbiamo mai sofferto.

Grazie Anna

Una rondine, come sai, non fa primavera e non è affatto detto che il tuobimbo, per un’afta in bocca che ha adesso, sia per forza predisposto a soffrire di stomatite aftosa in futuro.

Le infezioni virali che ha avutoa ripetizione (a causa dell’età e non certo del suo stile di vita moltonaturale e a contatto con la natura) possono lasciare uno stato di relativa depressione immunitaria per alcune settimane durante le quali altre infezioni possono affacciarsi.

Lo stato infiammatorio delle gengive in periodo di dentizione, poi, riduce ulteriormente le difese locali, pertanto diventano più probabili le infezioni del cavo orale come gengiviti e afte che, solitamente sono di origine virale ma possonoanche dipendere da una reazione allergica da contatto delle mucose della bocca con alcuni alimenti (cioccolato, pomodori, alcuni formaggi, fragole, alcuni cereali, specialmente contenenti glutine, frutta secca, ecc..), dalla presenza di microtraumatismi della mucosa orale dovuti al fatto, magari, che il bimbo mette spesso le dita in bocca oppure oggettiduri e ruvidi o quant’altro.

Di solito non servono antibiotici per curare le afte orali a meno che su queste lesioni non si moltiplichimo batteri e la terapia si basa su antinfiammatori locali, antidolorifici se necessario, spray, gel o colluttori a base di acido jaluronico come Aftamed più una robusta cura a base di vitamine.

La sindrome aftosa ricorrente non deve essere sospettata se i geniotri non ne hanno sofferto e non ne soffrono e se le afte non sono accompagnate da febbre ereazione ghiandolare e non tendono ad essere ricorrenti. Quindi continua pure a fare scorrazzare allegramente il bimbo tenendo conto, ovviamente, delle più comuni precauzioni igieniche ma senza inibire la sua istintiva curiosità e la sua intraprendenza.

Cura bene la sua alimentaizone e somministragli vitamine e fermenti lattici per un periodo di almeno tre settimane, un mese.

Un caro saluto, Daniela

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