Buongiorno Dottoressa,
vorrei sapere se esistono effettivamente e quali possono essere i rischi connessi al fatto di indossare abiti cinesi, visto che io ne acquisto parecchi.
Premesso che essendo piuttosto maniacale lavo tutto prima di indossarlo e soprattutto per gli abiti della mia bambina di 5 anni.
La ringrazio ancora una volta per le risposte ed i consigli che mi vorrà dare
Arianna
Alcuni tessuti, di solito di bassa qualità, per evitare che vengano intaccati da batteri o parassiti, possono essere trattati con formaldeide – la più conosciuta formalina – sostanza da noi vietata o comunque permessa solo in percentuali e concentrazioni bassissime perché, a contatto con la pelle, può risultare irritante, allergizzante e addirittura può provocare tumori cutanei se il contatto è prolungato nel tempo.
Questa sostanza, in alcuni tessuti, confezionati o meno, provenienti dalla Cina dove non esistono controlli severi di qualità come in Europa può raggiungere concentrazioni addirittura circa 1000 volte superiori a quelle da noi consentite. Anche le procedure di colorazione dei tessuti non sono sottoposte ad adeguati controlli.
Il problema esiste anche per i giocattoli provenienti dalla Cina: oltre ad un rischio più prettamente meccanico quando sono mal costruiti, possono contenere piombo, tossico se ingerito. Altro problema sono le scarpe di provenienza cinese, con pellame o coloranti contenenti il cromo, anch’esso tossico e allergizzante. Purtroppo non è soltanto una questione di igiene e di lavare sempre gli abiti prima di farli indossare ai bambini: essi andrebbero anche annusati, ma non tutte le sostanze potenzialmente dannose hanno odori caratteristici.
C’è da dire, comunque, che con la globalizzazione e con l’abile contraffazione, ormai è difficile capire la provenienza di un oggetto o di un capo di abbigliamento anche quando ha una etichetta italiana o comunque europea.
I bambini, a scanso equivoci, andrebbero sempre vestiti con fibre naturali e nemmeno tinte o sbiancate. Esistono negozi che si sono proprio specializzati in vendita di abiti in puro cotone o lino o lana, tutti di colore naturale bianco crema o bianco sporco.
Certamente, anche se non si vuole arrivare a questi estremismi, abituarsi a comprare magari di meno ma di qualità sarebbe un’ottima cosa, oppure imparare a cucirsi da soli gli abiti, quelli dalla foggia più semplice, acquistando con cura i tessuti migliori. Troppe scarpe per bambini che impediscono al piede di respirare, troppe tute sintetiche, troppi colori o scritte variopinte sulle maglie tinte non si sa in che modo. Un ritorno al passato, anche solo parziale, sarebbe auspicabile.
Un caro saluto, Daniela