L’odissea dello streptococco

Buonasera Dottoressa,
sono Laura.
Le riscrivo sempre per lo streptococco! In Ottobre il mio bimbo di 6 anni, ha avuto febbre e mal di gola ed è risultato positivo al tampone. Tra Ottobre e Novembre si è fatto 3 cicli di antibiotico in quanto risultava sempre positivo al tampone (la terza volta in assenza di sintomi).
Preciso che l’ultima volta abbiamo somministrato l’antibiotico suggerito dall’antibiogramma.
La mia pediatra mi disse che sicuramente il piccolo era diventato portatore sano e di non preoccuparci più se non al ripresentarsi del mal di gola.
I primi di febbraio per mia curiosità, in stato di benessere, abbiamo effettuato un tampone ed è risultato nuovamente positivo.
Preciso che il bimbo stava bene e non presentava mal di gola.
Abbiamo fatto una visita dall’otorino il quale ha effettuato una spremitura delle tonsille che è risultata negativa e ci ha prescritto una serie di esami: Ves, Emocromo, Proteina C, Tas e reumatest.
I valori sono risultati tutti normali, a parte il Tas a 382, ma sia l’otorino che la mia pediatra ci hanno spiegato che è normale trovarlo alterato visto che in Ottobre ha avuto lo streptococco.
Ora, alla luce di queste analisi, ritiene che possa trattarsi effettivamente di un portatore sano? L’otorino ritiene che non ci siano indicazioni per l’intervento alle tonsille e mi avrebbe consigliato una cura di "bonifica" con antibiotico Zitromax per 3 gg con richiamo di una dose settimanale per 6 settimane al fine di tenerlo a riparo dalle forme batteriche e di ricontrollare tra 6 mesi gli esami del sangue. Le tonsille risultano ipertrofiche, ma lui le ha sempre avute grosse.
Al momento sono molto indecisa se partire di nuovo con un antibiotico, visto che ne ha già presi 3 di fila e poi soprattutto perché il bimbo al momento, sta bene.
Ringrazio anticipatamente.

 
Cara Laura,
ti prego, molla tutto e esci da questa spirale dei tamponi faringei prima di diventare matta tu stessa.
Hai fatto fare al piccolo tutti i controlli possibili e immaginabili, ora è accertato che si tratta di un portatore sano e, al limite, potrebbe reinfettarsi ogni volta da un altro portatore sano, chissà, forse anche tra i membri della famiglia: si controllano mille volte i bambini ma agli adulti nessuno pensa mai.
Per quanto riguarda lo Zitromax, un portatore sano di streptococco, a mio avviso, non andrebbe nemmeno curato, sarebbe inutile: spesso, infatti, una volta bonificato dopo un ciclo prolungato di antibiotico, lo streptococco può tornare impunito come sempre. Però segui pure quanto suggerito dall’otorino, sempre ammesso che lo streptococco inquilino del tuo bimbo sia sensibile all’azitromicina, altrimenti sarebbe inutile.
Lo scrivo in caratteri maiuscoli: QUANDO UN BAMBINO CON STREPTOCOCCO IN FARINGE È ASINTOMATICO E CON ANALISI NEGATIVE NON CI SONO EVIDENZE CLINICHE CHE DIMOSTRINO IN MODO INEQUIVOCABILE LA RAGIONEVOLEZZA DELLA TERAPIA ANTIBIOTICA PROLUNGATA; QUANDO, INVECE, LO STREPTOCOCCO SI ACCOMPAGNA A SINTOMI CLINICI SPECIFICI E A POSITIVITÀ DELLE ANALISI DI FLOGOSI O MALATTIA REUMATICA LA TERAPIA ANTIBIOTICA SI IMPONE PER DIRADARE SE NON EVITARE DEL TUTTO LE RECIDIVE.
Gli streptococchi sono numerosissimi e ubiquitari: trovarne una volta su un tampone faringeo il giorno x dell’anno x e ritrovarlo il giorno y dell’anno x o y non vuol assolutamente dire che dal giorno x al giorno y sia sempre rimasto sulle tonsille, può esserci stato un giorno e non il giorno successivo, così com’è altamente probabile ritrovarlo di nuovo vista la stragrande quantità e ubiquitarietà del germe.
Per capire veramente come stanno le cose bisognerebbe fare un tampone ogni giorno per alcuni mesi allo stesso bambino: un giorno si svilupperebbe un germe, il giorno dopo un altro e poi di nuovo il precedente e così via, con massima probabilità, ovviamente, di ritrovare spesso i batteri più frequenti e più comuni in base alla stagione, al clima e alla predisposizione individuale. Per fortuna, comunque, che l’inverno sta per finire!
Un caro saluto, Daniela

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