attenti a muffa nella pasta e pesticidi nei succhi

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
Smilla

Messaggio da Smilla » dom ago 29, 2010 8:43 am

leylia ha scritto:Andiamo bene.
Però posso dire una cosa senza essere fucilata???
Questi articoli sono molto allarmisti. In sostanza, per essere sicuri e tranquilli che non stiamo consumando una partita di cibo con micotossine, si dovrebbe smettere di consumare farinacei.
Allora non mangiamo più pesce, per il rischio mercurio.
Non mangiamo più carne, per il rischio ormoni/medicinali.
Non mangiamo più vegetali, per il rischio concimi/pesticidi, ecc...
Ok mangiare bio, ma mangiare tutto bio è impossibile se vuoi che lo stipendio ti basti. Perchè bio vuol dire anche costoso, da quello che ho visto e non tutti possono permettersi di fare la spesa sempre così.
E in più, in questo caso specifico, neppure il marchio "Bio" è una garanzia della qualità del prodotto.

ti quoto e intanto ho trovato anche l'articolo che dice che non si può star sicure neanche con quelle per bambini

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp? ... zione=6968


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Messaggio da Cosetta » dom ago 29, 2010 9:10 am

Io questa cosa l avevo letta in effetti, e al solito come dice Leylia... che si fa
Damiano la pasta per bimbi non la mangiava, il grano tenero gli faceva schifo... poi però ho trovato quella della Garofalo ma aveva già 9-10 mesi, e li è andata meglio.
La Garofalo secondo me è di ottima qualità e tendo a fidarmi.
Nei piccoli, diciamo sotto i due anni, è importantissimo fare attenzione alla qualità e alla non presenza di sostanze tossiche... e non dimentichiamo che adesso vanno di moda queste tossine -cioè l allarmismo su queste- ma i veleni usati nell agricoltura esistono ancora e in quel caso il bio è una sicurezza.

Il punto è sepre VARIARE, comunque.
Ogni cibo può contenere sostanze nocive, di per sé o per contaminazione. Uno che mangia la stessa pasta in quantità abbondanti due volte al giorno assumerà notevoli quantità di una tossina, cosa che invece non accade se mangi quantità ridotte e una volta sola al giorno, se vari marca, se alterni pasta con riso, polenta, farro, orzo, pizza, piadina... Ne conterranno magari altri o non ne conterranno affatto -non so come funziona per gli altri cereali-
Nel caso dei pesticidi ad esempio, ne ingerisci sicuramente di meno se quantomeno alterni il bio con il non bio.

Comunque almeno la tossina più pericolosa era assente dai
Comunque i risultati del test non ci sono nell articolo... se qualcuno li ha sarebbe interessante conoscerli, per capire appunto se l equivalenza qualità-minore quantità di tossine può essere valida
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Messaggio da Cosetta » dom ago 29, 2010 9:12 am

smile77 ha scritto:ti quoto e intanto ho trovato anche l'articolo che dice che non si può star sicure neanche con quelle per bambini

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp? ... zione=6968

no attenta, dice che non si può star sicure con quelle di marche non specifiche per l infanzia, tipo i Piccolini Barilla o comunque i vari formati piccoli da minestrina ma delle marche standard
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Messaggio da lenina » dom ago 29, 2010 9:18 am

Cos73 ha scritto:Io questa cosa l avevo letta in effetti, e al solito come dice Leylia... che si fa
Damiano la pasta per bimbi non la mangiava, il grano tenero gli faceva schifo... poi però ho trovato quella della Garofalo ma aveva già 9-10 mesi, e li è andata meglio.
La Garofalo secondo me è di ottima qualità e tendo a fidarmi.
Nei piccoli, diciamo sotto i due anni, è importantissimo fare attenzione alla qualità e alla non presenza di sostanze tossiche... e non dimentichiamo che adesso vanno di moda queste tossine -cioè l allarmismo su queste- ma i veleni usati nell agricoltura esistono ancora e in quel caso il bio è una sicurezza.

Il punto è sepre VARIARE, comunque.
Ogni cibo può contenere sostanze nocive, di per sé o per contaminazione. Uno che mangia la stessa pasta in quantità abbondanti due volte al giorno assumerà notevoli quantità di una tossina, cosa che invece non accade se mangi quantità ridotte e una volta sola al giorno, se vari marca, se alterni pasta con riso, polenta, farro, orzo, pizza, piadina... Ne conterranno magari altri o non ne conterranno affatto -non so come funziona per gli altri cereali-
Nel caso dei pesticidi ad esempio, ne ingerisci sicuramente di meno se quantomeno alterni il bio con il non bio.

Comunque almeno la tossina più pericolosa era assente dai
Comunque i risultati del test non ci sono nell articolo... se qualcuno li ha sarebbe interessante conoscerli, per capire appunto se l equivalenza qualità-minore quantità di tossine può essere valida
Quoto tutto.
Aggiungo che il test altroconsumo era sui nettari, e che i succhi 100% (non per bambini) valutati non molto tempo fa avevano avuto risultati decisamente migliori e secondo me in generale sono da preferire (al massimo si diluiscono)
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Messaggio da Cosetta » dom ago 29, 2010 9:26 am

desy ha scritto:pensa che io ho sempre pensato che la barille fosse di buona qualità.. purtroppo per le muffe il bio non serve perchè è una malattia della pianta del frumento.. quindi parte dalle farine.. anzi, non vorrei dire una cavolata, ma forse bio è peggio in quanto non usano trattamenti chimici contro questa malattia..o!

Eco, sto leggendo qualcosa e questo posso squotarlo.
Intanto il bio non può essere peggio un prodotto che magari contiene altrettanta micotossine, ma almeno non contiene altre sostanze chimiche nocive pure quelle.
Sul fatto che il bio contenga più micotossine perché non trattato con fungicidi, ho appena letto che uno di questi microrganismi che producono tossine, il Fusarium, non ha fungicidi che possano debellarlo al momento e che l uso di fungicidi dulle piante uccide altri tipi di fungo si, ma in questo modo favorisce la proliferazione del Fusarium... non è cosi semplice, insomma
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Messaggio da Cosetta » dom ago 29, 2010 9:31 am

Ah, altra cosa che sto leggendo è che è un problema anche di latte e latticini.

Sto cercando di capire se i cereali in chicchi ben lavati riducono il problema, e pare di si.
Perché questi funghi non si formano dentro il chicco, ma sulla superficie, Poi le tossine non possono diffondere all interno, questo lo fanno negli alimenti molli, ma in un chicco duro no.
Quindi lavando, dato che sono solubili in acqua, e eliminando i chicchi più raggrinziti e leggeri, si dà una bella scremata.
Ottimo, buono a sapersi per orzo e farro ad esempio.
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Messaggio da superstrafra » dom ago 29, 2010 2:52 pm

è vero che a star attenti a tutto se ne esce pazzi, però, da consumatore e da mamma ritengo sia importante venire a conoscenza di tutti questi studi, nonchè dei risuoltati dei test su certi almenti.

come dice cosetta quasi sicuramente i prodotti bio saranno qualitativamente migliori di altri, ma non è detto che un prodotto industriale, proprio in quanto tale, non lo sia.

tornando alla pasta ricordo che la concentrazione delle micotossine, ad esempio, era diversa a seconda dei formati dello stesso produttore; sarebbe quindi utile che già in etichetta fosse garantita una soglia massima, e che, magari, ci fosse un'omogeneità almeno tra i prodotti dello stesso marchio. diversamente è ovvio che ci si confonda; sarebbe come dire "devo ricordarmi di prendere i fusilli barilla, gli spaghetti voiello e le orecchiette coop". roba da uscirne pazzi.

e che dire del bisfenoloA? io credevo fossero a rischio solo i biberon, mentre di recente ho scoperto che la sostanza viene anche rilasciata in alcuni prodotti in scatola.
e anche qui, perchè non mettere in etichetta (come già alcuni produttori di articoli per l'infanzia fanno) un riferimento tipo bisfenolofree?

l'alternativa sarebbe leggere per ogni prodotto il materiale impiegato ed escludere quello (ora non ricordo il nome, forse è il policarbonato?comunque ci sono le varie sigle) che si sa (per chi lo sa) che rilascia la sostanza a rischio.

insomma, io non sarei allarmista e non vivo nell'incubo del tossico; però se l'informazione fa passi avanti, per la salute di tutti, perchè non farne tesoro?
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Messaggio da Cosetta » lun ago 30, 2010 8:29 am

Sicuramente Fra, è giusto essere informati e agire di conseguenza... penso però che in questo caso non si potrebbe nemmeno fare la cosa complicatissima di scegliere fusilli di una marca, spaghetti dell'altra ecc, perché probabilmente l'oscillazione dei livelli è casuale.
Dovremmo chiedere forse limiti inferiori per tutti, e comunque già il fatto che la gente sia informata poi porta le aziende produttrici a fare quello che dici tu (fare più attenzione e mettere diciture ad hoc).
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