losbanos ha scritto:ci credo poco, alla fine si diverge su questioni importanti perché non penso che si facciano lunghe discussioni sulle cretinate... e alla fine, uno dei due si lascia convincere, o è stufo di discutere, o...o... e quindi ecco che si è d'accordo.
Poi dipende dalla persona, ma magari fa parere di essere d'accordo, o magari si si convince pure di questo. Poi però i nodi vengono al pettine, per me è meglio parlare chiaro ed anche restare della propria opinione se si è veramente convinti.
Mah, io non la vedo così, ci sta che si parta da due posizioni diverse, ma questo non vuol dire che non si trovi un punto di incontro che comunque rende "felici" entrambi i genitori.
Esempio pratico: il padre è il classico gelosone che tendenzialmente è più ansioso e fosse per lui (proprio perchè parlavi anche tu di decisioni prese in base al proprio vissuto e modo di vedere le cose senza valutare la realtà dei figli) la figlia non uscirebbe di casa fino a 40 anni :cisssss:
la madre è meno ansiosa, anzi non lo è per niente e non capisce proprio perchè il marito abbia tutta st'ansia, anzi, lei la figlia la farebbe uscire a 15 anni pure di sera.
Ho posto un esempio che ha a che fare con due estremi, quindi i genitori, fosse per loro, non potrebbero essere meno d'accordo l'uno con l'altro.
Ed ecco che subentra la fase accordo a monte.
I due genitori si conoscono, e sanno qual'è l'idea che hanno e quella dell'altro (io e mio marito, come immagino tutti, parliamo e riparliamo anche di come contempliamo problematiche future, quindi bene o male so su cosa dobbiamo lavorare, e comunque non smetteremo mai di parlare e il lavoro continua), a questo punto si presume che un genitore abbia dell'altro una certa stima, che non pensi in definitiva che dica solo cretinate infondate, quindi ecco il mettersi in discussione e il venirsi incontro sincero, senza lasciare nodi, senza mandare giù rospi per forza, senza tanto meno far finta che vada bene per sfinimento (se mio marito mi facesse una cosa del genere mi incazzerei eccome, perchè mica abbiamo 12 anni).
E questo può avvenire perchè si può pure un attimo pensare che magari l'altro genitore ha una visione diversa dalla nostra, che conosce altrettanto bene la figlia, che magari il suo istinto o il suo ragionamento CHE VALGONO ESATTAMENTE QUANTO I MIEI, possano aiutarmi a capire che forse la soluzione ideale è una via di mezzo, e la figlia così uscirà ma solo a determinate condizioni (tipo, non di sera, non sempre, non con la macchina ecc.), perchè una decisione del genere dovrebbe nascondere un accordo finto o forzato?
Se ponderata bene può invece essere frutto di riflessioni più attente e arricchite da due cervelli, due cuori e 4 occhi.
Insomma, per me tra genitori non si può solo impuntarsi sulla propria posizione o considerarla superiore a quella dell'altro, nè il marito (o viceversa) può imporre la propria decisione nel momento in cui dice no, perchè in qualunque modo la pensi la madre tanto il figlio non può fare qualcosa non autorizzato da entrambi.
E' con i nonni che il discorso non mi funziona, perchè sono fuori da un meccanismo del genere, sono poco disposti a mettersi in discussione e spesso partono invece con una critica e senza la minima intenzione di parlarne prima.