Scontro di metodi educativi, cosa si fa?

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
JESSY75
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Messaggio da JESSY75 » mer mar 17, 2010 3:12 pm

Barbara. ha scritto:No non penso, almeno a me non succede.
losbanos ha scritto:no, perché il bambino/ragazzino sa benissimo con chi ha a che fare e quindi agisce di conseguenza. Come facciamo noi del resto: sappiamo con chi riusciamo a mediare, con chi ci dobbiamo scontrare, con chi non otteniamo niente... anche i bambini sono persone.
ok grazie
ogni tanto mi faccio questi viaggi assurdi ma l'inesperienza e la paura di sbagliare giocano brutti scherzi!!! :cisssss:


Gwen

Messaggio da Gwen » mer mar 17, 2010 3:14 pm

losbanos ha scritto:Ma anche se davanti c'è l'accordo di entrambi, dietro non è così perché se le idee sono differenti quelle restano.
no ma io parto da una base in cui l'accordo c'è anche dietro, è reale, è preso prima.
Cioè gli argomnti sui quali si diverge vengono studiati e viene raggiunto un equilibrio tra i genitori che viene ritenuto la scelta migliore per il figlio.
'Spè che faccio un esempio pratico.
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Messaggio da Rie » mer mar 17, 2010 3:15 pm

Paola M. ha scritto: Succede spesso che io e mio marito siamo in disaccordo e si inizia a parlarne, naturalmente Jacopo sta dalla parte di chi gli da ragione in quel frangente e deve allearsi a "combattere" a cuore aperto con l'altro. Non nego che io a volte questi "conflitti" li creao volutamente affinché i miei figli rafforzino i legami con alcune persone che io stessa amo (per il famoso cerchio della fiducia di cui parlavo nell'altro post), succede quindi che la nonna vuole concedere un extra-pasto, io fingo diniego per arrivare ad un compromesso che metta in buona luce la nonna o peggio ancora, fingo di NON vedere che l'extra pasto viene dato di soppiatto, come fosse un LORO esclusivo segreto.
Machiavella!!

Io sui nonni non mi sento in difficoltà.
Il nonno trovo che abbia uno status, una sfera tutta sua, in cui è plausibile anche fare quello che il genitore non fa.
Perciò chiudo un occhio, se serve anche due.
E se capita che il bambino ritenga quello del nonno un trattamento di favore, gli ricordo che... il nonno è il nonno, in casa sua non va così. E' un'impostazione che Alex e Fede hanno ben compreso, tanto che non insistono nemmeno più per guardare la tv tutto il giorno :ihih:
Siccome a differenza della maggioranza di voi non ho poi seri problemi con la sculacciata, pure su quelle che i nonni hanno dato ai miei figli non ho fatto questioni.
I soli casi di violento interventismo che io ricordi ahaha sono stati contro i miei suoceri: quando volevano anticipare alimenti che nel mio schema di svezzamento dovevano attendere, e quando volevano correggere il mancinismo di alex a forza.
E siccome per molti versi i suddetti suoceri non mi esaltano, magari non spingo più di tanto per la frequentazione, che per altro nemmeno loro caldeggiano, anzi...sono dei nonni abbastanza distanti. Lasciamoli lì. Se però i nipoti vanno da loro, "è il loro regno", cerco di eclissarmi salvo casi eccezionali.

Altra cosa la baby sitter: lì VOGLIO essere io a dare le direttive, e se le sue idee non sono state conformi ne abbiamo parlato finché lei non le ha seguite.

Il dramma VERO è... il contrasto con il coniuge.
Stessa casa, piano di parità, come si fa ad essere in contrasto?
Vorrei pensarla come Paola e le altre, anzi, razionalmente lo penso, ma irrazionalmente sono molto turbata dal nostro continuo e insanabile dissidio educativo.
Ci si lavora pian piano, si naviga a vista, e secondo me ce la caviamo.
I bimbi sono probabilmente mooooolto meno turbati di me.
Anzi: sono furbacchioni scellerati, perché sanno che la mamma è "più buona" e con me se la spassano, costandomi il doppio degli sforzi nel tentativo di non usare la disciplina rigida, ove con il padre rigano diritto perché lui la usa di default.
Pazienza!
Altro non si può fare. Li stiamo allevando all'insegna dell'astuzia di insinuarsi nel conflitto fra genitori e nella certezza che NON ci sarà un fronte unico e compatto dall'altra parte.
losbanos

Messaggio da losbanos » mer mar 17, 2010 3:22 pm

Gwen ha scritto: Cioè gli argomnti sui quali si diverge vengono studiati e viene raggiunto un equilibrio tra i genitori che viene ritenuto la scelta migliore per il figlio.
ci credo poco, alla fine si diverge su questioni importanti perché non penso che si facciano lunghe discussioni sulle cretinate... e alla fine, uno dei due si lascia convincere, o è stufo di discutere, o...o... e quindi ecco che si è d'accordo.
Poi dipende dalla persona, ma magari fa parere di essere d'accordo, o magari si si convince pure di questo. Poi però i nodi vengono al pettine, per me è meglio parlare chiaro ed anche restare della propria opinione se si è veramente convinti.
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Messaggio da Paola » mer mar 17, 2010 3:37 pm

JESSY75 ha scritto:ma non credi che così facendo poi possa perdere Rispetto per te???
questo è un terreno poco esplorato per me perche bene o male in famiglia la ragioniamo tutti uguale quindi problemi come ho già detto non ne ho ogni tanto però mi chiedo se un giorno dovesse capitare come dici tu che la nonna gli dia che sò un gelato quando io non sono d'accordo e magari io non intervengo anche se Chris sa benissimo che sta contravvenendo alle regole e lo sa pure la nonna così facendo non sarebbe come mancare di rispetto a me e quindi dare un pretesto per non rispettarmi anche altre volte???
Il rispetto per me mio figlio spero lo acquisisca dall'esempio, dal rispetto che io ho per lui come persone, come bambino, come figlio.

E in questo ci sta il fatto che se da una parte io ho il dovere di imporre delle regole, dal'altra lui ha il diritto di non essere d'accordo, di provare a farmi cambiare idea e di sperare che la cambi. Ha anche l'assoluto diritto di pensare di avere ragione e di lottare per questa ragione, è solo così che si cresce, che le "regole" maturano dentro di sé come prese di coscienza di quello che è giusto o sbagliato, non abbassando il capo e dicendo di sì ma contstandole, cercando alleanze per far valere le proprie ragioni, poi una volta va bene e l'altra va male e si devono accettare le sconfitte, ma un fronte comune dittatoriale insegna solo ad ubbidire e non è quello che io voglio per la sua infanzia.
Gwen ha scritto:

Cioè non porta poi al solito meccanismo di cui parlavo secondo il quale quello che dice mamma o papà non ha valore perchè tanto poi magari c'è l'altro "che ti fa fare quello che ti pare"?
....

Casomai è il contrario, il sapere che la mamma ha una sua opinione e che il papà è di un'altra opinione e che prima di prendere qualsiasi decisione se ne discute tenendo conto anche della LORO opinione, secondo me li rende più sicuri, più certi di essere ascoltati.

Faccio un esempio nostro di questi giorni.

Io vorrei che Jacopo iniziasse batteria già da questo mese, mio marito che è più "chioccioso" sostiene che è meglio verso aprile/maggio, che le giornate si allungano, il carico scolastico diminuisce ecc...

Io lo vedo pronto e bisognoso ORA e lui è della mia idea.

Ne stiamo discutendo NON fra adulti ma con LUI, perché riguarda lui ed è giusto che partecipi al SUO mondo, perché escluderlo? per metterci d'accordo sul sì e sul NO e fingere che la pensiamo uguale fin dall'inizio?

Probabilmente vinceremo NOI ahhahaha che abbiamo argomentazioni più forti, lui sarà felice, io pure, il papà meno, ma nessuno verrà destabilizzato perché per andare a vedere AVATAR avevano "vinto" loro.
losbanos ha scritto:quello che ho scritto era riferito al rispetto come genitore, dopo l'esempio della nonna che concede il gelato

Che poi io ai miei figli vorrei insegnare che è giusto ANCHE trasgredire alle regole che non ci piacciono e che cavolo! :cisssss:
Rie ha scritto:

I bimbi sono probabilmente mooooolto meno turbati di me.
Anzi: sono furbacchioni scellerati, perché sanno che la mamma è "più buona" e con me se la spassano, costandomi il doppio degli sforzi nel tentativo di non usare la disciplina rigida, ove con il padre rigano diritto perché lui la usa di default.
Pazienza!
.
A me questa cosa lo sai, diverte un mondo.
Questo sapersi barcamenare tra le sgridate irrazionali di Papà e i ragionamenti palosissimi di mamma, lo trovo costruttivo, stimolante, e assolutamente una palestra di vita.

Tanto l'amore poi, non si discute.
Gwen

Messaggio da Gwen » mer mar 17, 2010 3:59 pm

losbanos ha scritto:ci credo poco, alla fine si diverge su questioni importanti perché non penso che si facciano lunghe discussioni sulle cretinate... e alla fine, uno dei due si lascia convincere, o è stufo di discutere, o...o... e quindi ecco che si è d'accordo.
Poi dipende dalla persona, ma magari fa parere di essere d'accordo, o magari si si convince pure di questo. Poi però i nodi vengono al pettine, per me è meglio parlare chiaro ed anche restare della propria opinione se si è veramente convinti.
Mah, io non la vedo così, ci sta che si parta da due posizioni diverse, ma questo non vuol dire che non si trovi un punto di incontro che comunque rende "felici" entrambi i genitori.
Esempio pratico: il padre è il classico gelosone che tendenzialmente è più ansioso e fosse per lui (proprio perchè parlavi anche tu di decisioni prese in base al proprio vissuto e modo di vedere le cose senza valutare la realtà dei figli) la figlia non uscirebbe di casa fino a 40 anni :cisssss:
la madre è meno ansiosa, anzi non lo è per niente e non capisce proprio perchè il marito abbia tutta st'ansia, anzi, lei la figlia la farebbe uscire a 15 anni pure di sera.
Ho posto un esempio che ha a che fare con due estremi, quindi i genitori, fosse per loro, non potrebbero essere meno d'accordo l'uno con l'altro.
Ed ecco che subentra la fase accordo a monte.
I due genitori si conoscono, e sanno qual'è l'idea che hanno e quella dell'altro (io e mio marito, come immagino tutti, parliamo e riparliamo anche di come contempliamo problematiche future, quindi bene o male so su cosa dobbiamo lavorare, e comunque non smetteremo mai di parlare e il lavoro continua), a questo punto si presume che un genitore abbia dell'altro una certa stima, che non pensi in definitiva che dica solo cretinate infondate, quindi ecco il mettersi in discussione e il venirsi incontro sincero, senza lasciare nodi, senza mandare giù rospi per forza, senza tanto meno far finta che vada bene per sfinimento (se mio marito mi facesse una cosa del genere mi incazzerei eccome, perchè mica abbiamo 12 anni).
E questo può avvenire perchè si può pure un attimo pensare che magari l'altro genitore ha una visione diversa dalla nostra, che conosce altrettanto bene la figlia, che magari il suo istinto o il suo ragionamento CHE VALGONO ESATTAMENTE QUANTO I MIEI, possano aiutarmi a capire che forse la soluzione ideale è una via di mezzo, e la figlia così uscirà ma solo a determinate condizioni (tipo, non di sera, non sempre, non con la macchina ecc.), perchè una decisione del genere dovrebbe nascondere un accordo finto o forzato?
Se ponderata bene può invece essere frutto di riflessioni più attente e arricchite da due cervelli, due cuori e 4 occhi.

Insomma, per me tra genitori non si può solo impuntarsi sulla propria posizione o considerarla superiore a quella dell'altro, nè il marito (o viceversa) può imporre la propria decisione nel momento in cui dice no, perchè in qualunque modo la pensi la madre tanto il figlio non può fare qualcosa non autorizzato da entrambi.

E' con i nonni che il discorso non mi funziona, perchè sono fuori da un meccanismo del genere, sono poco disposti a mettersi in discussione e spesso partono invece con una critica e senza la minima intenzione di parlarne prima.
Gwen

Messaggio da Gwen » mer mar 17, 2010 4:00 pm

Paola M. ha scritto:Il rispetto per me mio figlio spero lo acquisisca dall'esempio, dal rispetto che io ho per lui come persone, come bambino, come figlio.

E in questo ci sta il fatto che se da una parte io ho il dovere di imporre delle regole, dal'altra lui ha il diritto di non essere d'accordo, di provare a farmi cambiare idea e di sperare che la cambi. Ha anche l'assoluto diritto di pensare di avere ragione e di lottare per questa ragione, è solo così che si cresce, che le "regole" maturano dentro di sé come prese di coscienza di quello che è giusto o sbagliato, non abbassando il capo e dicendo di sì ma contstandole, cercando alleanze per far valere le proprie ragioni, poi una volta va bene e l'altra va male e si devono accettare le sconfitte, ma un fronte comune dittatoriale insegna solo ad ubbidire e non è quello che io voglio per la sua infanzia.
Ma su questo sono d'accordissimo, non ho mai inteso il fronte comune come un fronte rigido e dittatoriale, anzi, il fatto di essere (realmente) d'accordo nulla toglie al diritto del figlio di dire la sua e di discutere della faccenda.
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Messaggio da Rie » mer mar 17, 2010 4:06 pm

Gwen ha scritto:Mah, io non la vedo così, ci sta che si parta da due posizioni diverse, ma questo non vuol dire che non si trovi un punto di incontro che comunque rende "felici" entrambi i genitori.
Fidati: in alcuni casi è assolutamente IMPOSSIBILE.
Prova a pensarti sposata a un convintissimo educatore "tradizionalista"... tu non cederai mai (l'abbiamo capito :P) all'urlo e alla occasionale sculacciata. Lui trova che, senza,il bambino non cresca disciplinato.
Dopo millemila discorsi in cui lui seguita ad amarti ma a trovarti una mollacciona utopista, e tu ad amarlo ma trovare lui un impossibile tiranno, che fai?
Non sono sfumature.
Sono proprio essenza del ruolo di educatore.
Al massimo si media sul singolo caso, e senz'altro tu cerchi di venire incontro a qualche regola che personalmente non approvi ma ti sembra passabile, lui di evitare quel che tu aborri salvo casi eccezionali.
Ma nella sostanza, tu non vuoi rinunciare, lui non vuole rinunciare.
Il punto d'incontro è quello, ma è una sovrapposizione di metodi, NON una sintesi!
E il bambino se ne accorge benissimo.
Non dirmi... "divorzio" perché non vale :ola:
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