credo che tu abbia colto bene il senso, la causa dell'ansia non è del genitore che esprime una sua idea, quanto la continua ricerca di approvazione da parte del figlio/a.LaSimo ha scritto:Innanzittutto complimenti per il lavoro che hai scelto, sembra proprio interessante
per quanto concerne il discorso che fai, io come Manuelina ci lavoro assieme, per cui capisco fin troppo bene quello che dici, con la differenza che lo vivo quotidianamente e nell'arco di 24 ore, stesso problema tuo: dipendenza da loro, non fisica o materiale, quanto mentale, l'aver sempre bisogno dell'approvazione, del giudizio positivo, della nota di merito, e il sentirsi niente e nessuno quando non arrivano o peggio ancora c'e' l'osservazione negativa. Vorrei anch'io staccarmi da questo perenne senso di inadeguatezza e soprattutto di colpa nei loro confronti, ma dubito di riuscirsi, quello che mi piacerebbe a questo punto , e' che i miei figli fossero diversi da me, li spero di riuscire a fare qualcosa
forse si fa fatica a rapportarsi ai propri genitori, nella veste di adulti.
anche quando paradossalmente, è quello che si cerca di ribadire.
io parlo da madre di figli adulti, e vedo che devo comunque camminare sulle uova per evitare di apparire invadente se esprimo un'opinione, cosa che in altre circostanze con altre persone, viene presa come un: -esterno il mio punto di vista-
forse non si smette mai di essere figli, a me è capitato anche a 50 anni con mia madre che ne aveva 80, volevo fare le cose in modo che lei mi potesse dire "brava"