Mi raccontate i vostri allattamenti?
Mi raccontate i vostri allattamenti?
che ci faccio qua?
Niente solo che so che spesso chi non allatta più nelle sezioni specifiche non viene appure mi "servite" anche voi.
Pensavo a una sottosezione della sezione allattamento (tipo come sono nati) dedicata ai racconti di allattamento.
Di racconti ne abbiamo già ma altri male non fanno.
Me ne raccontate un po'? Così magari se ne parla anche sul sito.
Non importa se sono durati tanto o poco eh.
(se si riesce a limitarsi ai racconti non è male se no poi cercherò di pescarli in mezzo al resto )
Niente solo che so che spesso chi non allatta più nelle sezioni specifiche non viene appure mi "servite" anche voi.
Pensavo a una sottosezione della sezione allattamento (tipo come sono nati) dedicata ai racconti di allattamento.
Di racconti ne abbiamo già ma altri male non fanno.
Me ne raccontate un po'? Così magari se ne parla anche sul sito.
Non importa se sono durati tanto o poco eh.
(se si riesce a limitarsi ai racconti non è male se no poi cercherò di pescarli in mezzo al resto )
- mammamatty
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- Iscritto il: dom nov 30, 2008 9:56 pm
Presente !
Allattamento di Leonardo.
Ero preparata ed informata, avevo frequentato corsi su corsi ed ero sicura di voler allattare. Ma non ero psicologicamente pronta a quello che l'allattamento comporta. O forse non ero pronta chissà. Comunque, dopo la nascita di Leo, lo attacco subito, e lui si dimostra essere un vero campione e mangione perchè per tutti i 2 giorni di ospedale non ha fatto altro che voler mangiare. Chiedeva di continuo di attaccarsi, a volte anche per 2 ore di fila . "E' normale" mi dicevano "così il latte ti arriva presto".."poi vedrai quando arriva il latte le cose andranno meglio" . Quindi me ne vado a casa con giorni di sonno arretrato, tanta stanchezza, ormoni in subbuglio e questo fagottino che non smette mai di voler tittare. E arriva la montata. E il mio seno , già grande, esplode. E lui si attacca male, non riesce a ciucciare, mi vengono i noduli e mi fa male il seno. A questo punto sono scappata al consultorio e la Santa Ostetrica che mi ha fatto il corso , mi ha insegnato come fare , come spremerlo prima di darglielo, come farlo attaccare bene e le cose da quel momento sono andate benissimo..Leo ha continuato a mangiare spessissimo, anche 13-14 poppate al giorno, anche di notte non si dormiva mai (max 2 ore), fino ai 6-7 mesi, ed io ero veramente stremata...Ci sono stati momenti difficili e psicologicamente pesanti, ma lo VOLEVO fare, ed ho resistito. NOnostante le notti insonni, il non potermi allontanare, la completa dipendenza da me da parte sua..lo amavo così tanto che quell'accenno di baby-blues provocato proprio dall'allattamento, è sparito a poco a poco.
Ho tenuto duro, e ne sono felicissima...e quei bellissimi momenti che ora ricordo con dolcezza e tanto amore sono stati i più belli della mia vita..Ora so che il suo era anche e soprattutto bisogno di contatto, di affetto fisico, oltre che di latte.
E con ALessandro ero preparata a tutto, sapevo quello che mi aspettava, e non vedevo l'ora. Paradossalmente Alessandro invece è molto indipendente, dorme tanto e mangia come un orologio ogni 3 ore (mentre io vorrei coccolarmelo sempre..he he he)..
L'allattamento è stato per me un'esperienza splendida, unica, mi sono sentita (e mi sento) una donna completa . E per questo la consiglio a tutte le donne del mondo.
Ed ovviamente consiglio anche di farsi aiutare TANTO..
Allattamento di Leonardo.
Ero preparata ed informata, avevo frequentato corsi su corsi ed ero sicura di voler allattare. Ma non ero psicologicamente pronta a quello che l'allattamento comporta. O forse non ero pronta chissà. Comunque, dopo la nascita di Leo, lo attacco subito, e lui si dimostra essere un vero campione e mangione perchè per tutti i 2 giorni di ospedale non ha fatto altro che voler mangiare. Chiedeva di continuo di attaccarsi, a volte anche per 2 ore di fila . "E' normale" mi dicevano "così il latte ti arriva presto".."poi vedrai quando arriva il latte le cose andranno meglio" . Quindi me ne vado a casa con giorni di sonno arretrato, tanta stanchezza, ormoni in subbuglio e questo fagottino che non smette mai di voler tittare. E arriva la montata. E il mio seno , già grande, esplode. E lui si attacca male, non riesce a ciucciare, mi vengono i noduli e mi fa male il seno. A questo punto sono scappata al consultorio e la Santa Ostetrica che mi ha fatto il corso , mi ha insegnato come fare , come spremerlo prima di darglielo, come farlo attaccare bene e le cose da quel momento sono andate benissimo..Leo ha continuato a mangiare spessissimo, anche 13-14 poppate al giorno, anche di notte non si dormiva mai (max 2 ore), fino ai 6-7 mesi, ed io ero veramente stremata...Ci sono stati momenti difficili e psicologicamente pesanti, ma lo VOLEVO fare, ed ho resistito. NOnostante le notti insonni, il non potermi allontanare, la completa dipendenza da me da parte sua..lo amavo così tanto che quell'accenno di baby-blues provocato proprio dall'allattamento, è sparito a poco a poco.
Ho tenuto duro, e ne sono felicissima...e quei bellissimi momenti che ora ricordo con dolcezza e tanto amore sono stati i più belli della mia vita..Ora so che il suo era anche e soprattutto bisogno di contatto, di affetto fisico, oltre che di latte.
E con ALessandro ero preparata a tutto, sapevo quello che mi aspettava, e non vedevo l'ora. Paradossalmente Alessandro invece è molto indipendente, dorme tanto e mangia come un orologio ogni 3 ore (mentre io vorrei coccolarmelo sempre..he he he)..
L'allattamento è stato per me un'esperienza splendida, unica, mi sono sentita (e mi sento) una donna completa . E per questo la consiglio a tutte le donne del mondo.
Ed ovviamente consiglio anche di farsi aiutare TANTO..
certo che si.
nato Leonardo ho chiesto la dimissione anticipata perché non ne potevo più dell'ospedale.
Leo ciucciava moltissimo ed era sempre affamatissimo.
Le infermiere del reparto maternità mi dimisero ma mi chiesero di tornare il giorno successivo per il controllo del peso del neonato. Mi dissero che il bambino si attaccava bene.
Così tornai a casa senza grossi problemi e allattavo leonardo a richiesta.
Il giorno dopo, al controllo all'ospedale, mi dissero in modo brutale che non andava per niente bene perché il bimbo continuava a scendere.
Per inciso, sarebbe stato quello il giorno delle dimissioni, quindi il terzo giorno post parto e quindi era del tutto normale che leo fosse ancora in calo. Tra l'altro, leo è nato di 3,630 kg con apgar 10/10 e quindi problemi non ne aveva.
Mi imposero quindi di attaccarmi al tiralatte per vedere la "Produzione" di latte. Evidentemente la montata non era arrivata e quindi produce a rilento poche gocce di liquido denso e giallone (colostro).
L'infermiera scuoteva la testa dicendo che non andava bene per niente e quel bimbo aveva bisogno di mangiare.
Mi mandarono a casa dicendo che tra una poppata e l'altra dovevo tirarmi il latte per favorire la montata.
Cioè, dico, leo stava attaccato anche venti ore al giorno, notte compresa, e nei pochi momenti in cui non era attaccato dovevo tirarmi il latte..... Boh!
Comunque, inesperta e in pieno baby blues, feci come dissero. Leo piangeva spesso, soffrendo anche di reflusso e di coliche.
Quando non allattavo avevo il tiralatte attaccato. Producevo gocce di latte e fiumi di lacrime sentendomi inadatta a nutrire mio figlio.
Una notte, nella disperazione, dopo aver allattato leo per l'ennesima volta ed essermi infilata sotto le coperte tremante dallo sfinimento, al successivo vagito di leo andai in cucina, presi il latte artificiale, lo misi nel biberon e lo avvicinai alla bocca di leo.
Fu solo il suo rifiuto e il suo pianto disperato a farmi buttare via quel biberon e rioffrirgli il seno, ormai rassegnata che quella fosse l'unica via per nutrirlo.
Ho passato una settimana con il seno sanguinante perché subito mi si lacerarono i capezzoli e mi vennero le ragadi, con poco latte e con la morte nel cuore.
Però leo cresceva, il suo pianto non si arrestava ma solo perché soffriva di reflusso, e quello era anche il motivo del suo non dormire. Invece all'ospedale mi avevano fatto credere che fosse perché non avevo latte e lui aveva fame.
Sparito il baby blues e sparite le paranoie ho avviato un allattamento spettacolare. L'esperta di allattamento mi disse che con quel latte avrei potuto allattare tutto il reparto maternità. L'avessi consultata prima.
Ho allattato fino a che leo ha compiuto l'anno di età e oggi ho un ricordo generamente positivo della cosa, sono felice di averlo fatto ma all'inizio è stato un inferno.
nato Leonardo ho chiesto la dimissione anticipata perché non ne potevo più dell'ospedale.
Leo ciucciava moltissimo ed era sempre affamatissimo.
Le infermiere del reparto maternità mi dimisero ma mi chiesero di tornare il giorno successivo per il controllo del peso del neonato. Mi dissero che il bambino si attaccava bene.
Così tornai a casa senza grossi problemi e allattavo leonardo a richiesta.
Il giorno dopo, al controllo all'ospedale, mi dissero in modo brutale che non andava per niente bene perché il bimbo continuava a scendere.
Per inciso, sarebbe stato quello il giorno delle dimissioni, quindi il terzo giorno post parto e quindi era del tutto normale che leo fosse ancora in calo. Tra l'altro, leo è nato di 3,630 kg con apgar 10/10 e quindi problemi non ne aveva.
Mi imposero quindi di attaccarmi al tiralatte per vedere la "Produzione" di latte. Evidentemente la montata non era arrivata e quindi produce a rilento poche gocce di liquido denso e giallone (colostro).
L'infermiera scuoteva la testa dicendo che non andava bene per niente e quel bimbo aveva bisogno di mangiare.
Mi mandarono a casa dicendo che tra una poppata e l'altra dovevo tirarmi il latte per favorire la montata.
Cioè, dico, leo stava attaccato anche venti ore al giorno, notte compresa, e nei pochi momenti in cui non era attaccato dovevo tirarmi il latte..... Boh!
Comunque, inesperta e in pieno baby blues, feci come dissero. Leo piangeva spesso, soffrendo anche di reflusso e di coliche.
Quando non allattavo avevo il tiralatte attaccato. Producevo gocce di latte e fiumi di lacrime sentendomi inadatta a nutrire mio figlio.
Una notte, nella disperazione, dopo aver allattato leo per l'ennesima volta ed essermi infilata sotto le coperte tremante dallo sfinimento, al successivo vagito di leo andai in cucina, presi il latte artificiale, lo misi nel biberon e lo avvicinai alla bocca di leo.
Fu solo il suo rifiuto e il suo pianto disperato a farmi buttare via quel biberon e rioffrirgli il seno, ormai rassegnata che quella fosse l'unica via per nutrirlo.
Ho passato una settimana con il seno sanguinante perché subito mi si lacerarono i capezzoli e mi vennero le ragadi, con poco latte e con la morte nel cuore.
Però leo cresceva, il suo pianto non si arrestava ma solo perché soffriva di reflusso, e quello era anche il motivo del suo non dormire. Invece all'ospedale mi avevano fatto credere che fosse perché non avevo latte e lui aveva fame.
Sparito il baby blues e sparite le paranoie ho avviato un allattamento spettacolare. L'esperta di allattamento mi disse che con quel latte avrei potuto allattare tutto il reparto maternità. L'avessi consultata prima.
Ho allattato fino a che leo ha compiuto l'anno di età e oggi ho un ricordo generamente positivo della cosa, sono felice di averlo fatto ma all'inizio è stato un inferno.
- mammamartina
- Ambasciatore
- Messaggi: 3684
- Iscritto il: lun ott 20, 2008 4:17 pm
Ho allattato in tutto nove mesi.
Ho cercato di documentarmi con tutti i librini che ti fornoscono in ospedale, la posizione quando e come attaccare il bimbo e ogni quanto.
Ho avuto la fortuna di avere mia zia infermiera di pediatria/ostetricia che mi ha aiutato subito dopo il parto (in ospedale dal momento della nascita si sono ripresentati la mattina dopo) e mi ha insegnato con pazienza giorno dopo giorno ad allattare.
Ne ho avuto tanto di latte, mi usciva a schizzo; poi l'errore madornale iniziare a stabilire le ore:prima ogni due poi ogni 3....fatto sta che a 4 mesi Martina cresceva sempre meno. Quindi via con la frutta a le farinate.Per fortuna non ne voleva sapere e ho continuato con il mio latte, anche se era molto meno. a 6 mesi è iniziato lo svezzamento,quindi il latte a colazione e a merenda.
Ma stava diminuendo e me ne accorgevo...ho continuato per i restanti 3 mesi ma era più una coccola che nutrimento.
Solo dopo mi sono appassionata a NM e ho capito che in quell'ottobre se avessi saputo avrei potuto rimediare.
Ho cercato di documentarmi con tutti i librini che ti fornoscono in ospedale, la posizione quando e come attaccare il bimbo e ogni quanto.
Ho avuto la fortuna di avere mia zia infermiera di pediatria/ostetricia che mi ha aiutato subito dopo il parto (in ospedale dal momento della nascita si sono ripresentati la mattina dopo) e mi ha insegnato con pazienza giorno dopo giorno ad allattare.
Ne ho avuto tanto di latte, mi usciva a schizzo; poi l'errore madornale iniziare a stabilire le ore:prima ogni due poi ogni 3....fatto sta che a 4 mesi Martina cresceva sempre meno. Quindi via con la frutta a le farinate.Per fortuna non ne voleva sapere e ho continuato con il mio latte, anche se era molto meno. a 6 mesi è iniziato lo svezzamento,quindi il latte a colazione e a merenda.
Ma stava diminuendo e me ne accorgevo...ho continuato per i restanti 3 mesi ma era più una coccola che nutrimento.
Solo dopo mi sono appassionata a NM e ho capito che in quell'ottobre se avessi saputo avrei potuto rimediare.
ecco mancavo io.
Carla e' nata di 36 settimane.
Si e' attaccata subito, non ho avuto nessun tipo di problema.
Una sorta di allattamento da manuale.
Mangiava ogni 3 ore, cresceva benissimo, fin tanto che ha avuto allattamento esclusivo e' stata sopra il 90° percentile.
Svezzata progressivamente a 5 mesi e mezzo.
Allattata fino ad 11 mesi, poi passati dal latte materno a quello vaccino.
Mena, nuova corsa, nuovo giro.
Nata di 38 settimane, piccolina. Pesava 2.550. Poca forza, poca voglia, poca fame.
Per mia unica personale insistenza, contro il parere del neonatologo e del pediatra, non ho dato aggiunte.
Come Carla ha avuto solo latte materno, seguendo le medesime scadenze temporali.
A differenza di Carla e' cresciuta sempre pochino, mangiando ad intervalli irregolarissimi.
Insomma una esperienza senza grandi soddisfazioni...
Carla e' nata di 36 settimane.
Si e' attaccata subito, non ho avuto nessun tipo di problema.
Una sorta di allattamento da manuale.
Mangiava ogni 3 ore, cresceva benissimo, fin tanto che ha avuto allattamento esclusivo e' stata sopra il 90° percentile.
Svezzata progressivamente a 5 mesi e mezzo.
Allattata fino ad 11 mesi, poi passati dal latte materno a quello vaccino.
Mena, nuova corsa, nuovo giro.
Nata di 38 settimane, piccolina. Pesava 2.550. Poca forza, poca voglia, poca fame.
Per mia unica personale insistenza, contro il parere del neonatologo e del pediatra, non ho dato aggiunte.
Come Carla ha avuto solo latte materno, seguendo le medesime scadenze temporali.
A differenza di Carla e' cresciuta sempre pochino, mangiando ad intervalli irregolarissimi.
Insomma una esperienza senza grandi soddisfazioni...