sofia si sbatte la testa a terra! aiuto!

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
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Vavi
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Messaggio da Vavi » mer feb 17, 2010 8:59 am

lenina ha scritto:no, non sono d'accordo.
Magari è vero che alla lunga se ottengono qualcosa ripetono il gesto.

Ma non lo fanno per vedere cosa possono ottenere.

Questi atteggiamenti i bimbi li hanno perchè sono realmente arrabbiati non stanno "mettendoci alla prova" o "sfidandoci" stanno manifestando in modo per loro normale un disagio.
Il che non significa che si debba per forza accontentarli eh, peò neanche chelo facciano apposta.
No, non sono d'accordo Leni' .
Nessuno nega che sia una manifestazione di frustrazione o rabbia o che non sia lecita, ma e' innegabile che se la mamma accorre il bambino non cerchera' un metodo alternativo.
Spingere la verbalizzazione e' la soluzione migliore, ma finche' non impara ad esprimere le sue emozioni cerca la manifestazione con cui ottiene una reazione della madre, e lo fa proprio per quel motivo.


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lenina
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Messaggio da lenina » mer feb 17, 2010 9:01 am

Franci71 ha scritto:io invece continuo a sostenere ciò che ho detto!!!
ci sarà anche un disagio ma credo che sia soprattutto un modo per ottenere qualcosa e ci guardano con la coda dell'occhio per vedere come reagiamo.
non dico che tutti facciano così, sta a noi genitori capire se è così o no!
però questa cosa a volte mi è capitata anche insegnando.
non parlo di bambini con queste reazioni eh!?
però c'erano dei bambini che magari disubbidivano di continuo, che facevano i "pagliacci" in classe.
e molte volte ho constatato che era una "sfida" nei miei confronti per vedere fin dove potevano osare!!!
certo, non arrivi a questa conclusione con leggerezza e in poco tempo, però a volte, davvero ignorare serve.
Franci stiamo parlando di bambini di 2 anni qua.

Un bambino di 2 anni non ha questi ragionamenti così complessi e non "sfida" i genitori.
I più grandi però possono farlo.

Secondo me la colpa è in parte dell'adulto che tende a considerare una sfida le reazioni del duenne.

Quella fra genitore e bimbo non dovrebbe essere una sfida per vedere chi tiene più duro è un pessimo messaggio secondo me da passare.
è un percorso da vivere assieme.

La reazione di battere la testa (ma anche quella di trattenere il fiato fino a svenire) non sono, SOPRATTUTTO LE PRIME VOLTE, metodi per ottenere qualcosa ma manifestazioni "esagerate" di disagio (non disagio profondo eh disagio momentaneo)

Non è che un bimbo di 2 anni pensa "ora batto la testa così mamma mi da il cioccolatino"
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Messaggio da lenina » mer feb 17, 2010 9:04 am

vavi ha scritto:No, non sono d'accordo Leni' .
Nessuno nega che sia una manifestazione di frustrazione o rabbia o che non sia lecita, ma e' innegabile che se la mamma accorre il bambino non cerchera' un metodo alternativo.
Spingere la verbalizzazione e' la soluzione migliore, ma finche' non impara ad esprimere le sue emozioni cerca la manifestazione con cui ottiene una reazione della madre, e lo fa proprio per quel motivo.
Si può spingere la verbalizzazione senza per forza ignorare il bambino no?

Si può parlargli, stargli vicino mentre lo si lascia sfogare

Poi appunto dipende dal bambino.

Lorenzo è un bambino che ha bisogno di essere preso su e consolato (che non significa dargli quello che ha chiesto eh) se lo prendo in tempo non arriva mai a reazioni così forti.
Quando per mia stanchezza ho provato a "ignorarlo" ci è arrivato invece.

Altri bimbi magari vanno lasciati sfogare ma questo non significa per forza ignorarli, si può star li e dirgli che appena si calmano magari si cerca di capire meglio cosa è successo o similari..

Ma non lo fanno per sfida o per "misurare i limiti".

L'idea della sfida fa parte di una pedagogia che considera il rapporto adulto bambino come una lotta in cui l'adulto deve vincere.

PER ME non è questo.
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Messaggio da Franci » mer feb 17, 2010 9:05 am

lenina ha scritto:Franci stiamo parlando di bambini di 2 anni qua.

Un bambino di 2 anni non ha questi ragionamenti così complessi e non "sfida" i genitori.
I più grandi però possono farlo.

Secondo me la colpa è in parte dell'adulto che tende a considerare una sfida le reazioni del duenne.

Quella fra genitore e bimbo non dovrebbe essere una sfida per vedere chi tiene più duro è un pessimo messaggio secondo me da passare.
è un percorso da vivere assieme.

La reazione di battere la testa (ma anche quella di trattenere il fiato fino a svenire) non sono, SOPRATTUTTO LE PRIME VOLTE, metodi per ottenere qualcosa ma manifestazioni "esagerate" di disagio (non disagio profondo eh disagio momentaneo)

Non è che un bimbo di 2 anni pensa "ora batto la testa così mamma mi da il cioccolatino"
sì lo so che ha due anni, ho letto ma continuo a sostenere che se anche piccolo sia come presuppongo.
concordo che soprattutto le prime volte non sia così.
ma poi credo proprio che lo diventi!
e proprio perchè piccolo non puoi più di tanto "spiegarli" a parole.
forse proprio con i fatti si riesce a far smettere certi comportamenti.
poi leni, si sa che ogni bambino è a sè e quello che va bene per uno non può andare bene per altri.
però credo davvero che provare ad ignorare, nei limiti del possibile perchè comunque va salvaguardataa l'incolumità fisica, possa essere un modo per far smettere questi comportamenti
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Messaggio da lenina » mer feb 17, 2010 9:08 am

Franci71 ha scritto:sì lo so che ha due anni, ho letto ma continuo a sostenre che se anche piccolo sia come presuppondo.
concordo che soprattutto le prime volte non sia così.
ma poi credo proprio che lo diventi!
e proprio perchè piccolo non puoi più di tanto "spiegarli" a parole.
forse proprio con i fatti si riesce a far smettere certi comportamenti.
poi leni, si sa che ogni bambino è a sè e quello che va bene per uno non può andare bene per altri.
però credo davvero che provare ad ignorare, nei limiti del possibile perchè comunque va salvaguardataa l'incolumità fisica, possa essere un modo per far smettere questi comportamenti
Può darsi in alcuni casi (però sono sempre dell'idea che più che ignorare ci si può parlare per quel poco che capiscano l'errore può essere dire "sbatti la testa quindi ti do subito quello che volevi")
Però secondo me bisognerebbe provare a uscire dall'ottica del bambino che sfida il genitore e che "misura i limiti".
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Messaggio da Sheireh » mer feb 17, 2010 9:10 am

Io credo che molto stia qui:
lenina ha scritto:Vedi come variano le cose da bimbo a bimbo?
Ci sono bambini che hanno bisogno di "sfogarsi" per riuscire a calmarsi, altri di essere contenuti.

Arianna è ancora piccola, ma per adesso nelle sue manifestazioni di disappunto bisogna ignorarla e lasciarla da sola, se provo ad intervenire coccolandola, o parlandole, o "sgridandola", mi accorgo che la cosa continua, fino a quando non la ignoro appunto.
E credo sia facile mantenga questo tipo di atteggiamento anche più avanti.

Per il fatto del "farlo per vedere fin dove possono tirare" credo che siano cose che entrano un po' più avanti dei due anni, quando già hanno compreso un po' il meccanismo, soprattutto se trovano terreno fertile del tipo "lagno finché non cedono".
I primi tentativi invece penso siano completamente "istintivi".
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Messaggio da lenina » mer feb 17, 2010 9:13 am

Sheireh ha scritto: Per il fatto del "farlo per vedere fin dove possono tirare" credo che siano cose che entrano un po' più avanti dei due anni, quando già hanno compreso un po' il meccanismo, soprattutto se trovano terreno fertile del tipo "lagno finché non cedono".
I primi tentativi invece penso siano completamente "istintivi".
è questo che voglio dire.
Se alle prime reazioni si da valenza di "lotta" è probabile che la lotta con il tempo parta davverso.
Io non penso che Lorenzo mi sfidi e non lo tratto come se mi sfidasse.
Penso che a volte cerchi, come è normale, di misurare i motivi per cui gli dico qualcosa ma non è una sfida nel senso in cui la intendiamo noi adulti.
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Messaggio da Lupina » mer feb 17, 2010 9:13 am

Io da un lato ho il mio lavoro molto semplificato dal fatto che il Nano esprime molto bene a parole le sue emozioni, e non ha mai fatto fatica a dar loro un nome, tuttavia come persona certe manifestazioni di autolesionismo mi esasperano di brutto, e purtroppo non riesco molto ad uscire dall'ottica della "sfida".
Forse perchè il Nano ha 3 anni e mezzo e non 2.

Ti assicuro Elena che il meccanismo "ti esaspero per ottenere qualcosa" anche a due anni ce l'hanno molto chiaro in testa, almeno alcuni bambini.
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