forte dubbio
forte dubbio
questa domanda la rivolgo a voi che avete lasciato l'adolescenza da molto meno tempo di me.
mia figlia, passa a volte da momenti di forte carica e periodi di abbandono.
a scuola tutto sommato quest'anno non è andata male e ci si aspetterebbe che dando lo stesso impegno, che non è proprio da :mi metto sui libri e non li mollo più, arriverebbe a giugno con una promozione tranquilla.
ma da 4 giorni è come precipitata in una totale abulia.
sono 4 giorni che non va a scuola, di cui nel primo però, ha fatto una visita medica importante.
io non so se devo stare tranquilla e spronarla quel minimo per non creare conflitti, o devo prenderla di brutto muso e farla tornare ai suoi doveri senza se e senza ma.
vi leggo.
mia figlia, passa a volte da momenti di forte carica e periodi di abbandono.
a scuola tutto sommato quest'anno non è andata male e ci si aspetterebbe che dando lo stesso impegno, che non è proprio da :mi metto sui libri e non li mollo più, arriverebbe a giugno con una promozione tranquilla.
ma da 4 giorni è come precipitata in una totale abulia.
sono 4 giorni che non va a scuola, di cui nel primo però, ha fatto una visita medica importante.
io non so se devo stare tranquilla e spronarla quel minimo per non creare conflitti, o devo prenderla di brutto muso e farla tornare ai suoi doveri senza se e senza ma.
vi leggo.
alla troppy adolescente lo scrollone l'avrebbe fatta imbestialire.
c'è anche da aggiungere che però, non avendone mai avuti di scrolloni come si deve, ho finito col farmi bocciare 2 anni, e poi ho pure mollato.
e non ero tonta, finchè andavo a scuola prendevo i miei 7 o 8..
poi smettevo a metà anno, perchè mi spegnevo..
non so cosa consigliarti, io avrei voluto che mi parlassero CREDENDOMI.
quando dicevo che stavo male, che mi sentivo giù, triste, che non avevo le forze (morali, che si trasformavano in fisiche)
era tutto un "dai che puoi farcela, DEVI farlo, SEI GIOVANE".
non mi sono mai sentita capita nè creduta, e io da sola non ho saputo lottare.
perchè l'adolescenza spesso è così, è una lotta.
hai il mondo contro e non lo sai il perchè, ma ce l'hai contro DAVVERO, che agli adulti sembri o no.
quando mi spegnevo io, capitava perchè proprio non ce la facevo più.
e non avevo una vita brutta all'epoca, ero piena di amici, talvolta mi capitava di uscire coi ragazzi, facevo sia le sane cazzate (sborniette e simili) sia una parte di vita molto sana, frequentando il gruppo parrocchiale prima, il collettivo comunista poi.
ma alle volte tutto diventava TROPPO.
troppa fatica ad alzarsi dal letto, troppa fatica essere all'altezza, troppa fatica impegnarsi per riuscire.
avrei davvero avuto bisogno di qualcuno che capisse.
e secondo me enza tu tua figlia la capisci.
ne sono convinta.
lo vedo da come parli con noi, tu SAI comunicare, puoi e vuoi farlo, ne hai la saggezza e al tempo stesso la leggerezza.
mettiti faccia a faccia con lei, con delicatezza e motivazione.
mettiti alla sua altezza, pensati ragazzina, e quello che non capisci accettalo per com'è, e FINGI di capirlo.
comunque poi crescendo le cose non è che cambiano, ma cambia la tua prospettiva, cambiano i tuoi interessi, le tue priorità, e diventi anche un po' meno sensibile.
quindi tranquilla, presto tutto questo finirà :cisssss:
c'è anche da aggiungere che però, non avendone mai avuti di scrolloni come si deve, ho finito col farmi bocciare 2 anni, e poi ho pure mollato.
e non ero tonta, finchè andavo a scuola prendevo i miei 7 o 8..
poi smettevo a metà anno, perchè mi spegnevo..
non so cosa consigliarti, io avrei voluto che mi parlassero CREDENDOMI.
quando dicevo che stavo male, che mi sentivo giù, triste, che non avevo le forze (morali, che si trasformavano in fisiche)
era tutto un "dai che puoi farcela, DEVI farlo, SEI GIOVANE".
non mi sono mai sentita capita nè creduta, e io da sola non ho saputo lottare.
perchè l'adolescenza spesso è così, è una lotta.
hai il mondo contro e non lo sai il perchè, ma ce l'hai contro DAVVERO, che agli adulti sembri o no.
quando mi spegnevo io, capitava perchè proprio non ce la facevo più.
e non avevo una vita brutta all'epoca, ero piena di amici, talvolta mi capitava di uscire coi ragazzi, facevo sia le sane cazzate (sborniette e simili) sia una parte di vita molto sana, frequentando il gruppo parrocchiale prima, il collettivo comunista poi.
ma alle volte tutto diventava TROPPO.
troppa fatica ad alzarsi dal letto, troppa fatica essere all'altezza, troppa fatica impegnarsi per riuscire.
avrei davvero avuto bisogno di qualcuno che capisse.
e secondo me enza tu tua figlia la capisci.
ne sono convinta.
lo vedo da come parli con noi, tu SAI comunicare, puoi e vuoi farlo, ne hai la saggezza e al tempo stesso la leggerezza.
mettiti faccia a faccia con lei, con delicatezza e motivazione.
mettiti alla sua altezza, pensati ragazzina, e quello che non capisci accettalo per com'è, e FINGI di capirlo.
comunque poi crescendo le cose non è che cambiano, ma cambia la tua prospettiva, cambiano i tuoi interessi, le tue priorità, e diventi anche un po' meno sensibile.
quindi tranquilla, presto tutto questo finirà :cisssss:
- Superaffaella
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- mammamartina
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al solito claudia, cade in depressione e non riesce a reagire, ed io non so cosa fare.claudia ha scritto:Non avevo letto prima...scusa Enza.
Ma che ti dice, se dice qualcosa?
La visita l'ha forse preoccupata? Oppure è accaduto qualcosa in classe che può averla turbata?
Oddio 'ste figlie.....
ma per domani mi ha promesso che torna, anche perché è andata a latino e si è preparata bene.
purtroppo gwen con gli adolescenti non è sempre facile, poi con una adolescente come mia figlia che si porta dentro un sacco di problemi.Gwen ha scritto:Ma perchè è a casa da 4 giorni a parte il primo che era per la visita?Domani quindi non torna a scuola?
Per me non ci sarebbero state possibilità, non sarebbe esistito un "ok non vai a scuola perchè non ti va" ma non è che sia sempre un bene, vorrei capire perchè è a casa e cosa dice....
disturbi alimentari, una tiroide ballerina che stiamo cercando di affrontare, ricoveri in istituto auxologico, volontaria e non emarginazione sociale, mia figlia ha 17 anni e non è mai uscita con un ragazzo, non ha amiche e il massimo della goduria e delle aspirazioni per lei è andare a prendere il caffè da sola con la sorella che ha 18 anni più di lei mentre io mi tengo le bambine.
il cammino è lungo e ci vuole tanta tanta pazienza, impuntarsi non porta da nessuna parte, è invece aiutandola con dolcezza e fermezza, che si può arrivare a raggiungere degli obiettivi.
eppure nonostante per qualunque altra ragazza questo stato la porterebbe alla semi disperazione, anna ama la musica, disegna, ama la fotografia (la chiamo scherzando la giapponese) gode della letteratura (il suo è un vero godere con gusto della lettura) e fa tanti progetti per il futuro.
ecco mia figlia ha tanta voglia di venirne fuori e se non viene aiutata, ma presa di brutto muso, rischia di cadere in una prostrazione che poi non sarebbe facile da affrontare.
è anche seguita psicologicamente per trovare dentro le motivazioni per cominciare a fare, con costanza e convinzione, ma non è un cammino facile.
inoltre l'anno scorso abbiamo subito un forte lutto che ha peggiorato la situazione.