i miei cuccioli mi spaventano

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
Avatar utente
Paola
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 6945
Iscritto il: ven dic 15, 2006 12:06 pm

Messaggio da Paola » sab feb 13, 2010 6:10 pm

la eli ha scritto: Quello che mi preoccupa è la sfera relazione e sociale dato che i bambini con precocità intelliva spesso la vivono in maniera alterata.
Il problema è capire cosa intendi TU per precocità intellettiva, perché a me quello che hai descritto sembra a MOLTISSIMi dei nostri bambini e t'assicuro che non vivono per niente male il loro stato, perché i bambini al giorno d'oggi sono tutti talmente stimolati da apparire "particolari" ai genitori, ma gli insegnanti sono abituati a confrontarcisi ogni giorno.
e la mia preoccupazione è appunto la gestione di un bambino già così esigente, al quale per altro non forzo minimamente la mano.
E' un bambino associale? non comunica e gioca con gli altri? ha problemi di relazione? perché in tal caso a 4 anni l'avresti già visto.
Il problema, lo ripeto, è a scuola.
E dato che a scuola ci passa gran parte della sua giornata, è inevitabile che mi chieda come l'ambiente "non facilitante" influisca sul suo sviluppo primariamente emotivo e poi in senso generale, e che voglia fare qualcosa per evitare che possa crearsi un disagio.
Ma cos'è che non ti convince in quella scuola? perché torno ad assicurarti che nessuno dei bambini che coniugava i congiuntivi a due anni o che disegnava benissimo a due e mezzo o che si interessava di astronomia a 3 ha avuto il benché minimo problema di veder "frenato" lo sviluppo emotivo o abbia avuto disagi causati dalla scuola.


Avatar utente
la eli
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 5046
Iscritto il: lun set 28, 2009 12:03 pm
Contatta:

Messaggio da la eli » sab feb 13, 2010 9:57 pm

Il fatto che dica che mio figlio sia precoce a livello intellettivo non lo sostengo solo io ma anche le sue insegnanti e la psicologa della scuola.
Il problema della scuola è una delle sue insegnanti, nel senso che - me lo ha detto chiaramente, "Tommaso deve fare le cose che fanno gli altri del gruppo dei tre anni, non quelle che fa il gruppo dei 5".
E' questo l'approccio che non mi piace perché secondo me in tal modo non gli danno i giusti stimoli e smorzano i suoi interessi.
E Tommaso vive male questa situazione, vedo che ne soffre. Mi parla spesso di quello che gli amici più grandi fanno a scuola e che lui non può fare anche se sa già farlo.
Per quanto riguarda la sfera emotiva e relazionale, mio figlio si è inserito ottimamente nel gruppo dei 5enni e "snobba" i coetanei; al di là dell'essere molto osservatore ed estremamente selettivo nelle amicizie in generale. Fra l'altro, parlando con la psicologa, abbiamo riflettuto sul fatto che Tommaso conosce poco la propria sfera emotiva, non riesce a gestire bene le proprie reazioni emotive e spesso ne è spaventato, proprio perché è molto orientato alla prestazione.
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » dom feb 14, 2010 7:54 am

Io mi sbaglierò sicuramente, ma non vedo la scuola come così "problem-free" per chi è più avanti. Non è necessario essere geni, neppure lontanamente, per sentirsi profondamente annoiati a scuola, ed accade appunto perchè la divisione in classi è basata sull'età e il lavoro di classe è standardizzato per tutti, livellandosi ovviamente sul livello più basso, che va benissimo per chi è "indietro" (o "normale", perchè certamente che non sa leggere e scrivere a 3 anni non è "lento"), ma che può venir vissuto male da chi è appunto più precoce, perchè gli si impedisce di proseguire, e non gli si forniscono stimoli adeguati al suo "livello". Quindi la preoccupazione di Eli la capisco. Non capisco tanto la rigidità scolastica del dire "deve fare quel che fanno nel gruppo dei 3 anni" se ormai le sue abilità sono chiaramente oltre.
JESSY75
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2333
Iscritto il: ven lug 31, 2009 2:24 pm

Messaggio da JESSY75 » dom feb 14, 2010 9:21 am

. Non capisco tanto la rigidità scolastica del dire "deve fare quel che fanno nel gruppo dei 3 anni" se ormai le sue abilità sono chiaramente oltre.[/QUOTE]

ecco questa tua frase la condivido in pieno,sono sicura che sarebbe molto più producente ed educativo adattare le classi e i corsi da seguire al bambino in base alle capacità intellettive che ha in quel momento,e non viceversa,come dici tu lo sviluppo intellettuale di ogni bambino è diverso dall'altro, quindi va seguito in maniera diversa, per dare a tutti l'opportunità giusta di seguire e sopratutto di fiorire intellettualmente senza disagi, una schematizzazione scolastica così rigida molte volte può portare problemi ai bambini, però non posso giudicare oltre il servizio scolastico poiche ancora noi non siamo parte del suo ingranaggio, ma dalle mie riminiscenze scolastiche non ho una gran opinione di esso, spero che dopo tanti anni sia cambiato almeno un pochino l'approccio tra maestre e studenti, spero che le maestre abbiano una mentalità più aperta lontano dai rigidi schemi "il bimbo non segue ergo è un somaro svogliato""oppure il "bimbo è iperattivo ergo è un casinaro da eliminare oppure da dissociare dal resto dei compagni perche potrebbe creare problemi"spero che le signore maestre ora analizzino più approfonditamente i loro studenti, ma sopratutto spero che le maestre abbiano smesso di crearsi un elite di bambini all'interno delle loro classi e seguire solo loro perche sono
bambini che richiedono meno attenzioni ma danno risultati eccellenti, concludo con una citazione che dovremmo tenere sempre a mente,sopratutto le insegnanti,
"I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere." Marco Fabio Quintiliano
Avatar utente
Paola
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 6945
Iscritto il: ven dic 15, 2006 12:06 pm

Messaggio da Paola » dom feb 14, 2010 9:32 am

Guarda Irene, io non so se sono particolarmente fortunata, ma anche altre ragazze qui che hanno i bimbi alla materna potranno confermare.

Intanto è normale che i piccoli o i mezzani vogliano affrancarsi ai grandi, ma queste differenze che descrive la eli sono all'ordine del giorno e sono gestibilissime, il problema (casomai) è più nella scuola primaria perché nella materna, facendo laboratori NON di rpescrittura e prelettura fino all'ultimo anno, nei primi due si fanno cose altrettanto interessantissime e che possono andar bene a qualsiasi grado di evoluzione dei bambini.

Se poi un bambino NON trova soddisfazione c'è da farsi due domende: hanno un POF adeguato che li stimoli, che li aiuti a far saltar fuori le loro peculiarità o offono occupazioni noiose e poco stimolanti? la seconda domanda invece riguarda il bambino, che se non trova soddisfazione perché vorrebbe fare altro bisognerebbe capire perché non si riesce ad integrare.

Io faccio l'esempio nella nostra scuola materna.

Il primo anno hanno fatto: laboratori di manipolazione, creazione delle maschere, teatro, piscina, musica, inglese. A meno che un bambino a 3 anni sapesse: manipolare benissimo: forbici, colle ecc,s apesse nuotare benissimo, conoscesse perfettamente mozart e parlasse inglese non capisco perché non avrebbe dovuto trovare INTERESSANTI queste attività.

E t'assicuro che anche alla nostra scuola bambini particolarmente avanti nel linguaggio, nella manipolazione, nell'acquaticità ci sono, ma trattasi di GIOCHI e se uno non si diverte a giocare a 3 anni a me preoccupa sì, ma non certo perché è avanti, ma perché è indietrpo nella socializzazione.

Il problema alla primaria invece potrebbe esistere, infatti i bambini più veloci, che già scrivono spesso si annoiano perché i programmi sono rigidi, non c'è più spazio per la visione ludica dell'apprendimento e in alcune scuole, dove sono venute meno le compresenze, non si può dedicare tempo alle "eccellenze", ma anche qui posso dirti che in scuola nostra ci sono bambini da tutti 10 che gli insegnanti riescono comunque a coinvolgere e interessare alle lezioni più noiose per recupero del resto della classe.

Dipende sempre dagli insegnanti e dai programmi, ma al giorno d'oggi, a meno che ci si trovi davanti a dei GENI, i bambini sostanzialmente si dividono in quelli più stimolati e quelli più lasciati a se stessi, fatte salve alcune peculiarità eccellenti che sono insiste nell'individuo ma che non sono certe LIMITANTI da SPAVENTARSI come da TITOLO del 3D.
JESSY75
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2333
Iscritto il: ven lug 31, 2009 2:24 pm

Messaggio da JESSY75 » dom feb 14, 2010 9:43 am

Paola M. ha scritto:Guarda Irene, io non so se sono particolarmente fortunata, ma anche altre ragazze qui che hanno i bimbi alla materna potranno confermare.

Intanto è normale che i piccoli o i mezzani vogliano affrancarsi ai grandi, ma queste differenze che descrive la eli sono all'ordine del giorno e sono gestibilissime, il problema (casomai) è più nella scuola primaria perché nella materna, facendo laboratori NON di rpescrittura e prelettura fino all'ultimo anno, nei primi due si fanno cose altrettanto interessantissime e che possono andar bene a qualsiasi grado di evoluzione dei bambini.

Se poi un bambino NON trova soddisfazione c'è da farsi due domende: hanno un POF adeguato che li stimoli, che li aiuti a far saltar fuori le loro peculiarità o offono occupazioni noiose e poco stimolanti? la seconda domanda invece riguarda il bambino, che se non trova soddisfazione perché vorrebbe fare altro bisognerebbe capire perché non si riesce ad integrare.

Io faccio l'esempio nella nostra scuola materna.

Il primo anno hanno fatto: laboratori di manipolazione, creazione delle maschere, teatro, piscina, musica, inglese. A meno che un bambino a 3 anni sapesse: manipolare benissimo: forbici, colle ecc,s apesse nuotare benissimo, conoscesse perfettamente mozart e parlasse inglese non capisco perché non avrebbe dovuto trovare INTERESSANTI queste attività.

E t'assicuro che anche alla nostra scuola bambini particolarmente avanti nel linguaggio, nella manipolazione, nell'acquaticità ci sono, ma trattasi di GIOCHI e se uno non si diverte a giocare a 3 anni a me preoccupa sì, ma non certo perché è avanti, ma perché è indietrpo nella socializzazione.

Il problema alla primaria invece potrebbe esistere, infatti i bambini più veloci, che già scrivono spesso si annoiano perché i programmi sono rigidi, non c'è più spazio per la visione ludica dell'apprendimento e in alcune scuole, dove sono venute meno le compresenze, non si può dedicare tempo alle "eccellenze", ma anche qui posso dirti che in scuola nostra ci sono bambini da tutti 10 che gli insegnanti riescono comunque a coinvolgere e interessare alle lezioni più noiose per recupero del resto della classe.

Dipende sempre dagli insegnanti e dai programmi, ma al giorno d'oggi, a mdella eno che ci si trovi davanti a dei GENI, i bambini sostanzialmente si dividono in quelli più stimolati e quelli più lasciati a se stessi, fatte salve alcune peculiarità eccellenti che sono insiste nell'individuo ma che non sono certe LIMITANTI da SPAVENTARSI come da TITOLO del 3D.

penso che il tuo intervento Paola abbia rincuorato anche i più scettici come me sulla capacità dell nostro ordinamento scolastico di saper gestire i propri studenti,posso farti una domanda,da ignorante in materia, questi metodi vengono usati da tutte le scuole, oppure nelle scuole più piccole tipo di paesini come il nostro magari non avendo le possibilità rimangono un pò più ancorati a vecchi metodi????
Avatar utente
Enza 52
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 2141
Iscritto il: ven feb 06, 2009 7:32 pm

Messaggio da Enza 52 » dom feb 14, 2010 10:14 am

Il problema alla primaria invece potrebbe esistere, infatti i bambini più veloci, che già scrivono spesso si annoiano perché i programmi sono rigidi, non c'è più spazio per la visione ludica dell'apprendimento e in alcune scuole, dove sono venute meno le compresenze, non si può dedicare tempo alle "eccellenze", .
come non quotarti, a me con guido era accaduto proprio questo, ma l'insegnante non era in grado di gestire la cosa, per cui mio figlio ha sempre visto la scuola come una cosa estremamente noiosa.ed è cominciato proprio dalla prima, in cui lui leggeva speditamente, già divorava libri per bambini e fumetti di topolino.
stanchi delle lamentele dell'insegnante, e del fatto che non riusciva a tenere tranquillo questo ragazzino che, finiti velocemente i compiti, diventava sempre più irrequieto, lo sottoponemmo a controllo psicologico, da cui emerse che mio figlio aveva le capacità mentali leggermente più veloci rispetto alla media, inoltre a questo si aggiungeva una forte autonomia caratteriale, l'insegnante ci propose delle scuole speciali che però non riuscimmo a trovare dalle nostre parti, sta di fatto che mio figlio ha avuto grossi problemi, non tanto di socializzazione, ma di attenzione e rispetto delle regole.
a portarlo avanti nella vita, ha avuto dalla sua proprio la sua curiosità ed autonomia, per cui da autodidatta, spesso, ha conseguito obbiettivi ed abilità impensabili. per uno che a scuola non prendeva tutti 10.
Avatar utente
la eli
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 5046
Iscritto il: lun set 28, 2009 12:03 pm
Contatta:

Messaggio da la eli » dom feb 14, 2010 11:00 am

Paola M. ha scritto:Guarda Irene, io non so se sono particolarmente fortunata, ma anche altre ragazze qui che hanno i bimbi alla materna potranno confermare.

Intanto è normale che i piccoli o i mezzani vogliano affrancarsi ai grandi, ma queste differenze che descrive la eli sono all'ordine del giorno e sono gestibilissime, il problema (casomai) è più nella scuola primaria perché nella materna, facendo laboratori NON di rpescrittura e prelettura fino all'ultimo anno, nei primi due si fanno cose altrettanto interessantissime e che possono andar bene a qualsiasi grado di evoluzione dei bambini.

Se poi un bambino NON trova soddisfazione c'è da farsi due domende: hanno un POF adeguato che li stimoli, che li aiuti a far saltar fuori le loro peculiarità o offono occupazioni noiose e poco stimolanti? la seconda domanda invece riguarda il bambino, che se non trova soddisfazione perché vorrebbe fare altro bisognerebbe capire perché non si riesce ad integrare.

Io faccio l'esempio nella nostra scuola materna.

Il primo anno hanno fatto: laboratori di manipolazione, creazione delle maschere, teatro, piscina, musica, inglese. A meno che un bambino a 3 anni sapesse: manipolare benissimo: forbici, colle ecc,s apesse nuotare benissimo, conoscesse perfettamente mozart e parlasse inglese non capisco perché non avrebbe dovuto trovare INTERESSANTI queste attività.

E t'assicuro che anche alla nostra scuola bambini particolarmente avanti nel linguaggio, nella manipolazione, nell'acquaticità ci sono, ma trattasi di GIOCHI e se uno non si diverte a giocare a 3 anni a me preoccupa sì, ma non certo perché è avanti, ma perché è indietrpo nella socializzazione.

Il problema alla primaria invece potrebbe esistere, infatti i bambini più veloci, che già scrivono spesso si annoiano perché i programmi sono rigidi, non c'è più spazio per la visione ludica dell'apprendimento e in alcune scuole, dove sono venute meno le compresenze, non si può dedicare tempo alle "eccellenze", ma anche qui posso dirti che in scuola nostra ci sono bambini da tutti 10 che gli insegnanti riescono comunque a coinvolgere e interessare alle lezioni più noiose per recupero del resto della classe.

Dipende sempre dagli insegnanti e dai programmi, ma al giorno d'oggi, a meno che ci si trovi davanti a dei GENI, i bambini sostanzialmente si dividono in quelli più stimolati e quelli più lasciati a se stessi, fatte salve alcune peculiarità eccellenti che sono insiste nell'individuo ma che non sono certe LIMITANTI da SPAVENTARSI come da TITOLO del 3D.

Nella scuola di mio figlio le sezioni sono eterogenee per età e lui si trova in una sezione con soli altri 5 coetanei e 20 bambini di 5 anni, non ci sono "mezzani". Le attività prescolastiche vengono svolte dai 5enni negli stessi tempi e luoghi in cui i 3enni svolgono altre attività. Poi ci sono attività comuni e laboratori similari a quelli che hai descritto tu.
Lo sfondo integratore di quest'anno e le attività ad esso correlate sono molto interessanti, idem i laboratori proposti.
Ciò non esclude comunque che nelle attività appositamente previste per il gruppo dei "piccoli", mio figlio si annoi.

Tu sostieni che le abilità di mio figlio siano comuni a molti suoi coetanei e che siano normalissime. Partendo da questa tua affermazione si potrebbe quindi dedurre che gli altri 34 treenni che frequentano la stessa scuola dell'infanzia abbiano uno sviluppo intellettivo non adeguato alla loro età, dato che lui è l'unico ad aver già acquisito tali abilità (a detta delle insegnati), e cosa questa che mi pare molto poco probabile.

Comunque sia, l'argomento delle precocità intellettive, su cui mi sto documentando, non è molto studiato in Italia e spesso c'è confusione sulla terminologia e sulle definizioni utilizzate per descriverlo.
Mi viene il dubbio che forse non stiamo parlando dello stesso argomento.

Quanto al titolo del thread, mi pareva di aver spiegato già nel primo post a cosa mi riferissi con l'espressione "mi spaventano". E' un titolo "ad effetto" se vogliamo, ma al di là del titolo ho spiegato quali sono le mie "apprensioni" e che lo "spavento" non è usato con accezione negativa.
Rispondi