Paola M. ha scritto:Guarda Irene, io non so se sono particolarmente fortunata, ma anche altre ragazze qui che hanno i bimbi alla materna potranno confermare.
Intanto è normale che i piccoli o i mezzani vogliano affrancarsi ai grandi, ma queste differenze che descrive la eli sono all'ordine del giorno e sono gestibilissime, il problema (casomai) è più nella scuola primaria perché nella materna, facendo laboratori NON di rpescrittura e prelettura fino all'ultimo anno, nei primi due si fanno cose altrettanto interessantissime e che possono andar bene a qualsiasi grado di evoluzione dei bambini.
Se poi un bambino NON trova soddisfazione c'è da farsi due domende: hanno un POF adeguato che li stimoli, che li aiuti a far saltar fuori le loro peculiarità o offono occupazioni noiose e poco stimolanti? la seconda domanda invece riguarda il bambino, che se non trova soddisfazione perché vorrebbe fare altro bisognerebbe capire perché non si riesce ad integrare.
Io faccio l'esempio nella nostra scuola materna.
Il primo anno hanno fatto: laboratori di manipolazione, creazione delle maschere, teatro, piscina, musica, inglese. A meno che un bambino a 3 anni sapesse: manipolare benissimo: forbici, colle ecc,s apesse nuotare benissimo, conoscesse perfettamente mozart e parlasse inglese non capisco perché non avrebbe dovuto trovare INTERESSANTI queste attività.
E t'assicuro che anche alla nostra scuola bambini particolarmente avanti nel linguaggio, nella manipolazione, nell'acquaticità ci sono, ma trattasi di GIOCHI e se uno non si diverte a giocare a 3 anni a me preoccupa sì, ma non certo perché è avanti, ma perché è indietrpo nella socializzazione.
Il problema alla primaria invece potrebbe esistere, infatti i bambini più veloci, che già scrivono spesso si annoiano perché i programmi sono rigidi, non c'è più spazio per la visione ludica dell'apprendimento e in alcune scuole, dove sono venute meno le compresenze, non si può dedicare tempo alle "eccellenze", ma anche qui posso dirti che in scuola nostra ci sono bambini da tutti 10 che gli insegnanti riescono comunque a coinvolgere e interessare alle lezioni più noiose per recupero del resto della classe.
Dipende sempre dagli insegnanti e dai programmi, ma al giorno d'oggi, a meno che ci si trovi davanti a dei GENI, i bambini sostanzialmente si dividono in quelli più stimolati e quelli più lasciati a se stessi, fatte salve alcune peculiarità eccellenti che sono insiste nell'individuo ma che non sono certe LIMITANTI da SPAVENTARSI come da TITOLO del 3D.
Nella scuola di mio figlio le sezioni sono eterogenee per età e lui si trova in una sezione con soli altri 5 coetanei e 20 bambini di 5 anni, non ci sono "mezzani". Le attività prescolastiche vengono svolte dai 5enni negli stessi tempi e luoghi in cui i 3enni svolgono altre attività. Poi ci sono attività comuni e laboratori similari a quelli che hai descritto tu.
Lo sfondo integratore di quest'anno e le attività ad esso correlate sono molto interessanti, idem i laboratori proposti.
Ciò non esclude comunque che nelle attività appositamente previste per il gruppo dei "piccoli", mio figlio si annoi.
Tu sostieni che le abilità di mio figlio siano comuni a molti suoi coetanei e che siano normalissime. Partendo da questa tua affermazione si potrebbe quindi dedurre che gli altri 34 treenni che frequentano la stessa scuola dell'infanzia abbiano uno sviluppo intellettivo non adeguato alla loro età, dato che lui è l'unico ad aver già acquisito tali abilità (a detta delle insegnati), e cosa questa che mi pare molto poco probabile.
Comunque sia, l'argomento delle precocità intellettive, su cui mi sto documentando, non è molto studiato in Italia e spesso c'è confusione sulla terminologia e sulle definizioni utilizzate per descriverlo.
Mi viene il dubbio che forse non stiamo parlando dello stesso argomento.
Quanto al titolo del thread, mi pareva di aver spiegato già nel primo post a cosa mi riferissi con l'espressione "mi spaventano". E' un titolo "ad effetto" se vogliamo, ma al di là del titolo ho spiegato quali sono le mie "apprensioni" e che lo "spavento" non è usato con accezione negativa.