ecco è quello che pensavo anche io, mi viene da fare un distinguo, poi non so se lei pone più l'attenzione sul comportamento del genitore e non del neonato, e dice che quello non può essere dettato dal solo istinto.Mirko e i furetti ha scritto:questo è vero.
c'era un mio amico (che poverino studiava sociologia ma era tanto bravo) che usava dire che l'uomo è un animale artificiale e che parlare di naturalità nel caso dell'uomo è impossibile.
però, c'è un però.
questa dipendenza dalla cultura può esserci solamente nel momento in cui il soggetto riesce a capire la cultura o la cultura stessa riesce a "inculcarsi" nel soggetto.
e questo non credo succeda ai bambini nei primi mesi di vita.
il loro cervello è impegnato a creare connessioni e reti neuronali in grado di rispondere a formi, colori, luci, movimenti e suoni e la cultura può far valere le proprie ragioni solamente attraverso il comportamento di chi gli sta intorno.
il che non è poco, ma non mi sembra nemmeno incida più dell'istinto.
cerco di farmi capire con un esempio.
paradossalmente se tutti i comportamenti di un infante fossero dettati dalla cultura allora non cercherebbe la tetta o non piangerebbe in caso di disagio (fame, sonno, paura) ma aspetterebbe di poter assorbire questi comportamenti culturali (e non dimentichiamo che prima il suo cervello deve imparare a percepire, poi a comprendere) per poi usarli.
saremmo già estinti.
saluti sopravissuti
Mirko
E questo è assai vero, anche perché per un animale come l'uomo ascoltare il solo istinto è quasi impossibile, non solo e non tanto perché non lo si voglia fare, ma più che altro perché diventa indistinguibile...