Lasciarli soli: quando e come?

Parliamo dei nostri bambini dai 6 a 12 anni
Jana

Messaggio da Jana » lun gen 11, 2010 7:33 am

Patrizia ha scritto:in questo credo che anche Sofia farà fatica, anche negli anni a venire, perchè la vedo sempre molto "sulle nuvole", un po' persa nel suo mondo di prinicipesse e danza e Cuccioli Cerca Amici (è anche vero che ha 6 anni, SOLO 6 anni)

però è vero, è una cosa su cui lavorare

però io mi chiedo: le nostre madri erano più facilone o erano più fiduciose oppure il contesto in cui vivevamo noi da bambine era oggettivamente meno complesso e più limpido?
io sono del parere che le nostre madri fossero più fiduciose, il contesto in cui vivevano era meno bombardato dalla Tv di come è oggi, conoscevano in gran parte solo ciò che accadeva davanti e dietro di loro, la pedofilia era presente ieri come oggi, ma le informazioni erano davvero esigue...
io ho iniziato a darle indipendenza facendola giocare sotto casa, all'età di 6 anni, ricordo di averla lasciata da sola, dapprima per pochi minuti, ora che ha 10 anni, ha l'orologio e un' ora da rispettare, mia figlia è diversa dalle sue coetanee che non possono uscire, guarda meno Tv, sa affrontare meglio problematiche legate all'interazione con gli altri bimbi, sto notando che molte bambine, anche quelle con sorelle e fratelli, non riescono ad interagire col gruppo davanti ad un problema o semplicemente giocando, spesso si isolano, sembra che si sentano meglio soli....per capire gli adulti e vedere eventuali rischi, occorre prima capire gli altri bambini, come? penso che sia importante che i bambini giochino con altri bambini, senza la presenza costante di un adulto, in ambienti aperti, fuori dalla casa, solo così, sentendosi liberi, adottano comportamenti che davanti ai genitori non adoterebbero, con i genitori ci si sente sicuri e non si arriva a regionare come dovresti....i bambini adottano spesso i pensieri e i comportamenti dei loro genitori, seppure in maniera più elementare e meno complessa, secondo me, se impari a conoscere i tuoi coetanei, imparerai anche a conoscere gli adulti, e tutto avverrà in modo graduale.


Azur
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Messaggio da Azur » lun gen 11, 2010 9:09 am

concordo con Ganix in toto, sia sull' "ai nostri tempi" (anche se io non è che avessi grandi libertà più di mia figlia, alla stessa età), sia sull'importanza del fare esperienza con i coetanei...

A mia discolpa, devo dire che l'ambiente qui, nonostante sia un paese piccolo, non aiuta, perché non ci sono spazi di aggregazione libera per bambini, e in giro da soli ci stanno solo i ragazzini (e qualche bimbo maschio che gioca a calcio all'oratorio, ma bimbe nulla)
O, ad esempio, io la manderei volentieri a scuola sola se ci fosse un altro bambino con cui fare la strada, ma che nella ns parte del paese non c'è nessuno "compatibile"..

Tra i nostri strumenti di "libertà guidata":
frequentazione degli scout, dove sono lasciati anche abbastanza liberi (a gruppetti),
fare tragitti "paralleli", lasciandola camminare davanti a me/noi a parecchia distanza sui tragitti abituali, in modo che impari a gestirseli da sola, ma qualsiasi cosa succeda io arrivo dopo qualche minuto
e libertà totale in giardino/casa quando (spesso) invitano gli amichetti (si devono gestire in autonomia, io intervengo solo in casi "gravi")

Se avete altre idee/consigli, ne faccio tesoro...
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Messaggio da Rie » lun gen 11, 2010 10:36 am

Patrizia ha scritto:
però io mi chiedo: le nostre madri erano più facilone o erano più fiduciose oppure il contesto in cui vivevamo noi da bambine era oggettivamente meno complesso e più limpido?
Davvero non lo so...
Io però voto per il contesto.
Confido che, anche se con tempi diversi rispetto a quelli della nostra generazione, ci si possa arrivare in maniera il più naturale possibile.
... e confido che questa sensazione di farmela sotto per una manciata di minuti in cui non ho Alex a portata di vista mi passi, senza film horror di rapimenti e/o incidenti nella mente.
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Messaggio da Patrizia » lun gen 11, 2010 10:58 am

Rie ha scritto:Davvero non lo so...
Io però voto per il contesto.
Confido che, anche se con tempi diversi rispetto a quelli della nostra generazione, ci si possa arrivare in maniera il più naturale possibile.
... e confido che questa sensazione di farmela sotto per una manciata di minuti in cui non ho Alex a portata di vista mi passi, senza film horror di rapimenti e/o incidenti nella mente.

non so se sia frutto di questo post, ma questa notte ho avuto un incubo, sognando che Leonardo e Sofia mi sparivano dalla vista (in una situazione con molte persone, tipo uscita da scuola) e non riuscivo più a trovarli

l'angoscia che ho provato è stata fortissima, mi sono svegliata e mi sono coccolata Letizia (evviva il cosleeping terapeutico ... per la mamma)

credo sia indicativo delle paure che ho dentro, ma mi pare di essere in ottima compagnia (purtroppo) :cry:
Jana

Messaggio da Jana » lun gen 11, 2010 12:21 pm

io sto cercando di andare contro corrente...ho le stesse paure di tutte voi ma sto notando che forse le amplifichiamo e ho timore di infondere paure non necessarie a mia figlia, anche con le paure si deve andare con gradualità, non lo nascondo che l'uomo nero c'è, esiste, ma sto tentando di arrivarci a piccoli passi...ho avuto proprio due mesi fa la prova che non fa bene parlare ai nostri figli delle pericolosità del mondo degli adulti, così a sangue freddo...i bambini li sento parlare sempre più spesso, di maniaci sessuali e non solo, pure di zingari che rapiscono i bambini e di rumeni che pestano per strada con una spontaneità e un razzismo che mi spaventano.....due mesi fa una bambina ha messo sottosopra la scuola dicendo che un uomo sconosciuto era entrato a scuola, ha asserito che era un maniaco sessuale e che aveva avvicinato lei, mia figlia e un'altro bambino....hanno creato il caos, con tanto di caccia al maniaco....parlando con mia figlia, avevo notato che i suoi racconti erano fumosi, parevano essere arrivati indirettamente a lei, per sentito dire....le maestre e la direttrice, parlando ai bambini e chiedendo in giro, hanno scoperto che...l'uomo era un maestro di religione, nuovo...e che la bambina aveva infiorettato e fantasticato sulla figura del maniaco sessuale e aveva detto a mia figlia e all'alrtro bambino che sapeva dalla mamma che quello era un maniaco...la madre, la conosco, è una di quelle che ha paura di tutto, compreso del rumeno...la bimba è tenuta in casa e non esce mai da sola, perchè ci sono zingari in giro....io adesso, sto iniziando ad avere paura....ma la mia paura è verso queste mamme e verso una nuova segregazione femminile...perchè come dice Azur, di bambine in giro che giocano fuori (quando c'è la possibilità, come nel mio caso), se ne vedono sempre di meno...mia figlia stessa, gioca con due suoi compagni maschi, a "color colore" e a nascondino...oramai non fa più la schizzinosa con il calcio, la mettono sempre in porta...e le uniche bambine che escono da sole, sono due sue compagne albanesi.....forse perchè le loro mamme non hanno paura dell'albanese cattivo :cry: ...le altre sue compagne, escono solo con la mamma presente e comunque lo fanno raramente!
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Messaggio da erinmay » lun gen 11, 2010 6:02 pm

questo post è ricco di spunti
davvero grazie
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Messaggio da Cosetta » lun gen 11, 2010 6:30 pm

Si interessante!
Io sono come Patrizia e Lela e capisco benissimo quello che dice Lela sul leggere le situazioni.
Poi per carità ci si sforza, lei ad esempio vuole restare sola dalle amiche e questo lo fa spesso ma lì c'è l'altra mamma, in spiaggia voleva andare da sola all'ombrellone dell'amichetta o a prendere il gelato con lei (leggermente più grandina), e ok, un po' mi son sforzata, un po' le ho seguite da lontano ecc.
Però non voglio avere fretta. Si io giravo di più probabilmente, ma non c'erano le recinzioni, la via dietro casa era come un grande cortile, qualcuno era sempre fuori, non passavano tutte queste auto né ragazzini coi motorini a 1000, giravo con amichette di 2-4-6 anni più grandi ecc, non si può fare un paragone.
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Messaggio da Patrizia » lun gen 11, 2010 9:31 pm

Cos73 ha scritto: Poi per carità ci si sforza, lei ad esempio vuole restare sola dalle amiche e questo lo fa spesso ma lì c'è l'altra mamma, in spiaggia voleva andare da sola all'ombrellone dell'amichetta o a prendere il gelato con lei (leggermente più grandina), e ok, un po' mi son sforzata, un po' le ho seguite da lontano ecc.

ecco, non mi ero ricordata delle vacanze al mare

non so come mai, ma evidentemente lì mi sono sentita più a mio agio (località balneare per famiglie che conosciamo molto bene e che frequentiamo da anni) e abbiamo assecondato le richieste di Sofia

richieste che fra l'altro sono arrivate solo lì (qui a casa raramente mi viene chiesto di fare da sola)

quindi l'estate scorsa al mare Sofia, appena compiuti i 6 anni, andava da sola dall'ombrellone a prendere l'acqua ai rubinetti (50 metri?) o a prendere acqua di mare (altri 50 metri?) e di mattina andava da sola a prendere il pane: ero d'accordo con la panettiera che sapeva che Sofia era piccola e non sapeva leggere nè fare di conto con le monete, seguivo Sofia (lei sapeva) a distanza ma in negozio entrava da sola
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