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Troppa mamma?

Inviato: mer dic 09, 2009 1:09 pm
da Chloe83
Sto leggendo Bernardi, "Imperfetti genitori".
Vi giuro mi sento male. Ho appena finito il capitolo sulle madri, in buona sostanza secondo Bernardi un'eccessiva presenza della madre e una sua eccessiva disponibilità,e addirittura "troppe smancerie", hanno effetti catastrofici, inibiscono dall'esplorare il mondo, impediscono il crearsi dell'oggetto transazionale che permette poi, da grandi, di trovarsi un oggetto transazionale "culturale" (la libertà, la fede, l'ideale). Più tutta una serie di cose accessorie, fino a scendere alle coliche (!).
Il problema è che io presente e disponibile lo sarò sempre, con tutta probabilità. E a una parte di me sembra pazzesco sentirsi in colpa perchè ho scelto di non lavorare... invece pare che anche questo sia deleterio, che "lasciarli qualche ora al giorno" faccia solo bene.
E ora passerò per sfaticata, ma io non avrei proprio voglia, finchè mi sento così realizzata a casa, di trovarmi un lavoro purchessia per non far subìre a mia figlia un eccesso della mia presenza, che è comunque anche una teoria che per un certo verso mi pare una stupidata. Ma nemmeno vorrei essere "ingombrante e collosa" come pare mi troverebbe Bernardi.
E anche sulla disponibilità.
E' possibile sentirsi in colpa per essere disponibile? Non dovrei? Dovrei fingere di non esserlo, impormi l'indisponibilità?
Non lo so, mi pare pazzesco, e se non avessi letto, prima di questo, La tenerezza e la paura e Vita segreta del bambino che mi erano piaciuti, lo definirei serenamente uno stronzo e userei il libro come fermaporte.
L'ho capito male io? O sto sbagliando tutto e non lo riesco a vedere?

Inviato: mer dic 09, 2009 1:10 pm
da lenina
a me Bernardi non piace per nulla.

Inviato: mer dic 09, 2009 1:12 pm
da Chloe83
lenina ha scritto:a me Bernardi non piace per nulla.
Tu pensa che io l'ho preso perchè ne ho sentito parlare benissimo qui... mi aspettavo un Gonzales italiano. Proprio! :cry:

Inviato: mer dic 09, 2009 1:16 pm
da lenina
Chloe83 ha scritto:Tu pensa che io l'ho preso perchè ne ho sentito parlare benissimo qui... mi aspettavo un Gonzales italiano. Proprio! :cry:
ha del buono (ma tutto ha del buono) però è molto lontano dal mio modo di vivere la maternità.
dice un po' tutto e il contrario di tutto su alcuni argomenti (nel senso che ognuno li può interpretare come vuole).
Preferisco la Isaacs anche se non è recente secondo me è molto più moderna per quel poco che ho letto.
Anche Bollea, è un po' antiquato ma sul alcuni punti non mi dispiace.
Bernardi lo incontro un po' di più quando si parla di bimbi già grandini ma non su tutto anzi.

Inviato: mer dic 09, 2009 1:18 pm
da Nat
"Imperfetti genitori" è un manuale di puericultura per caso ?

Inviato: mer dic 09, 2009 1:21 pm
da lenina
Nat ha scritto:"Imperfetti genitori" è un manuale di puericultura per caso ?
No.
Bernardi lo presenta così
Ho dei problemi a introdurre un libro come questo. Potrebbe sembrare un atto di accusa contro i genitori, e forse lo è almeno in parte, ma non lo è nelle intenzioni. Dovrei dire perché lo scritto, e come, ma non ho quell'acutezza che consente ad alcuni di spiegare adeguatamente la genesi dei loro lavori. So che non volevo parlare male della categoria dei genitori e bene dell'altra, quella dei figli. Ma può anche darsi che l'abbia fatto. So che non volevo insegnare niente a nessuno, che non volevo raccontare la mia vita, cioè le mie esperienze di pediatra, che non volevo proporre o riproporre delle opinioni, e che ancor meno volevo scrivere un testo di psicologia, o di pedagogia, o di puericoltura, o di scienze dell'educazione." (Marcello Bernardi)
Sinceramente a me da proprio l'impressione di essere un atto di accusa ai genitori in alcuni punti, senza però parlare poi così bene dei figli.

Inviato: mer dic 09, 2009 1:24 pm
da Solange
Mah, ho le mie riserve su Bernardi anche se su tante cose era veramente moderno ai suoi tempi.

Io ritengo, l'ho già detto altre volte, che il soffocare un bambino di attenzioni lo inibisca sicuramente perchè lui deve imparare da noi e stare al centro dell'attenzione con una manica di rimbecilliti che lo guardano non gli è di nessuna utilità.

Ma si parla di cose del tipo: tu stai lì nella tua culla a farti la tua vita e ogni tanto noi ci facciamo intorno a te a dirti gu e nghè.

Un bambino che abbia modo di partecipare alla vita di famiglia fin dalla nascita, possibilmente stando addosso alla persona che se ne prende cura è un bambino che ha molte più opportunità di apprendimento, che tenderà ad essere meno frignone, più sveglio e curioso.

Questa è un po' la mia esperienza con Sveva, adesso vuole anche starsene per i fatti suoi con i suoi giochi ma fino a poco tempo fa stava nella fascia tantissime ore al giorno, adesso vedo che apprezza proprio il suo tempo perchè sperimenta volentieri.

Inviato: mer dic 09, 2009 1:25 pm
da Solange
Ah, leggiti Il concetto del continuum, quello sì, è un bellissimo libro.