Il metodo EASY

Per parlare dei più piccoli, da 0 a 5 anni
Chloe83

Messaggio da Chloe83 » sab nov 07, 2009 6:14 pm

ip1970 ha scritto:


A me sembra esagerato il timore di danneggiare il bambino solo perchè qualche volta, per stanchezza, capita di anteporre le proprie esigenze. Mi sembra più concreto il pericolo che il bimbo troppo considerato cresca con l'illusione di avere il mondo ai propri piedi e soffra poi quando si renderà conto che non è così.
Secondo me è meglio essere preparati fin dall'inizio dai propri genitori a vivere in una società in cui non sei nessuno, piuttosto che passare da una famiglia troppo attenta ad un asilo nido in cui si scopre brutalmente il menefreghismo del resto del mondo.
Se fin da piccolissimo sei stato abituato che quando la mamma è impegnata in qualcosa non arriva finchè non ha finito o che dopo le coccole della buona notte anche lei vuole dormire e non ha voglia di aspettare che tu crolli per raggiungere il suo letto, secondo me si stanno già compiendo i primi passi nel processo di riconoscimento dei bisogni altrui e di conseguente distacco madre-figlio, che porterà gradualmente all'autonomia di quest'ultimo.

Che sia essenziale che la salute psichica della mamma venga preservata lo dò per scontato, se il co-sleeping mi fa sclerare, se accorrere immediatamente al pianto mi esaspera al punto da farmi poi sbottare violentemente, se usare la fascia mi fa venir voglia di impiccarmici (estremizzo volutamente, non mi rivolgo assolutamente a te, faccio esempi assuurdi e macroscopici) sarà ovviamente meglio trovare un altro sistema che tenga conto dei mei limiti, ci mancherebbe!
Ma sono d'accordo con chi ha detto che, in normali situazioni di salute, debbano essere gli adulti ad adeguarsi ai bambini, non viceversa.
Detto questo, però, vorrei chiarire che io non rispondo al pianto di mia figlia perchè temo di danneggiarla non facendolo. Rispondo al suo pianto perchè mi viene naturale, mi fa stare bene vederla rasserenata, e invece, di contro, finire di fare qualcosa o andarmene a dormire mentre lei piange sarebbe stressante, per me. Io non sono affettuosa con mia figlia per farla diventare la bambina più strafiga del mondo o perchè temo che se non lo fossi diventerebbe una brutta persona... sono affettuosa con lei perchè la amo e sarebbe per me una forzatura non esternarlo (e mi sembra che tante madri, condizionate dai vari "poi si vizia" "poi non cresce bene" facciano proprio questo: si forzino a non compiere quei gesti affettuosi che verrebbero loro naturali).
Il discorso "deve capire subito che nel mondo non sei nessuno" mi vede invece assolutamente discorde.
Innanzitutto, non imparerà il menefreghismo all'asilo, perchè sceglierle l'asilo è una mia responsabilità e non potrei sceglierne uno in cui viga il menefreghismo o in cui il rapporto bambini per educatrici sia così alto da impossibilitarle a prestare le dovute attenzioni a ognuno di loro.
E poi, dove sta scritto che "nel mondo non sei nessuno"? La prima cosa che io voglio che mia figlia interiorizzi è che ognuno è Qualcuno, è Persona, e da persona deve aspettarsi d'essere trattata sempre e da persone deve sempre trattare gli altri, cosa che credo sia tanto più facile fare quanto più è stata fatta a noi, per cui credo che dolcezza e disponibilità incentivino le persone in crescita a diventare dolci e disponibili.
Il primo passo per riuscire a riconoscere i bisogni altrui è vedere riconosciuti i propri, in questo come nel resto, conta l'esempio, a mio parere.
Non conosco bambini viziati perchè troppo amati o ascoltati... ne conosco tanti viziati perchè assecondati, spesso più nelle richiest materiali che in quelle "affettive", e di solito assecondati per "fare prima", della serie "tieni mò, basta tu stia zitto/mi lasci in pace/mi faccia leggere il giornale" (il contrario di spiegare e dialogare, insomma).


Avatar utente
Scrj
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 4347
Iscritto il: lun set 22, 2008 10:16 am

Messaggio da Scrj » sab nov 07, 2009 6:19 pm

Non sono riuscita a leggere tutto (sono in una pausa dalla massacrante sbobinatura di chimica degli alimenti...mi ci impiccherei io con gli auricolari, altrochè!) ma ho letto l'intervento di mammma e mi è venuta spontanea una domanda che giro a voi,certemente più esperte di me: ma un bimbo di 1 mese e mezzo può essere VIZIATO?
Non è un istinto quello della ricerca del contatto fisico, un bisogno?
Ho sentito spesso sta frase "è un bimbo viziato" rivolta a bambini molto molto piccoli e mi fa davvero specie.
Avatar utente
Paola
Utente NM
Utente NM
Messaggi: 6945
Iscritto il: ven dic 15, 2006 12:06 pm

Messaggio da Paola » sab nov 07, 2009 6:36 pm

Chloe83 ha scritto:

Il primo passo per riuscire a riconoscere i bisogni altrui è vedere riconosciuti i propri, in questo come nel resto, conta l'esempio, a mio parere.
.
vabbè.
Messa così non c'è storia.
grazie .
Daniela
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 3046
Iscritto il: mer mar 07, 2007 11:58 am

Messaggio da Daniela » sab nov 07, 2009 6:40 pm

Scrj ha scritto:Non sono riuscita a leggere tutto (sono in una pausa dalla massacrante sbobinatura di chimica degli alimenti...mi ci impiccherei io con gli auricolari, altrochè!) ma ho letto l'intervento di mammma e mi è venuta spontanea una domanda che giro a voi,certemente più esperte di me: ma un bimbo di 1 mese e mezzo può essere VIZIATO?
Non è un istinto quello della ricerca del contatto fisico, un bisogno?
Ho sentito spesso sta frase "è un bimbo viziato" rivolta a bambini molto molto piccoli e mi fa davvero specie.

E' quello che ho pensato anche io.
No, non credo che possa essere viziato un neonato. Ha dei bisogni, e il suo unico modo di comunicarli è quello di piangere. E se non capisci, di piangere ancora più forte.
E' quello che ho cercato di spiegare a mia madre...
Avatar utente
alce
Utente Vip
Utente Vip
Messaggi: 1312
Iscritto il: lun ago 31, 2009 10:15 pm

Messaggio da alce » sab nov 07, 2009 6:48 pm

Chloe83 ha scritto:.....Detto questo, però, vorrei chiarire che io non rispondo al pianto di mia figlia perchè temo di danneggiarla non facendolo. Rispondo al suo pianto perchè mi viene naturale, mi fa stare bene vederla rasserenata, e invece, di contro, finire di fare qualcosa o andarmene a dormire mentre lei piange sarebbe stressante, per me. Io non sono affettuosa con mia figlia per farla diventare la bambina più strafiga del mondo o perchè temo che se non lo fossi diventerebbe una brutta persona... sono affettuosa con lei perchè la amo e sarebbe per me una forzatura non esternarlo (e mi sembra che tante madri, condizionate dai vari "poi si vizia" "poi non cresce bene" facciano proprio questo: si forzino a non compiere quei gesti affettuosi che verrebbero loro naturali).
Il discorso "deve capire subito che nel mondo non sei nessuno" mi vede invece assolutamente discorde.
Innanzitutto, non imparerà il menefreghismo all'asilo, perchè sceglierle l'asilo è una mia responsabilità e non potrei sceglierne uno in cui viga il menefreghismo o in cui il rapporto bambini per educatrici sia così alto da impossibilitarle a prestare le dovute attenzioni a ognuno di loro.
E poi, dove sta scritto che "nel mondo non sei nessuno"? La prima cosa che io voglio che mia figlia interiorizzi è che ognuno è Qualcuno, è Persona, e da persona deve aspettarsi d'essere trattata sempre e da persone deve sempre trattare gli altri, cosa che credo sia tanto più facile fare quanto più è stata fatta a noi, per cui credo che dolcezza e disponibilità incentivino le persone in crescita a diventare dolci e disponibili.
Il primo passo per riuscire a riconoscere i bisogni altrui è vedere riconosciuti i propri, in questo come nel resto, conta l'esempio, a mio parere.
Non conosco bambini viziati perchè troppo amati o ascoltati... ne conosco tanti viziati perchè assecondati, spesso più nelle richiest materiali che in quelle "affettive", e di solito assecondati per "fare prima", della serie "tieni mò, basta tu stia zitto/mi lasci in pace/mi faccia leggere il giornale" (il contrario di spiegare e dialogare, insomma).
ULTRASTRAQUOTISSIMO! Questa è una vera perla di saggezza ed esperienza.
Avatar utente
silvia69
Utente Vip
Utente Vip
Messaggi: 453
Iscritto il: mer mar 18, 2009 8:02 am

Messaggio da silvia69 » sab nov 07, 2009 6:55 pm

:bacio:
Chloe83 ha scritto:Che sia essenziale che la salute psichica della mamma venga preservata lo dò per scontato, se il co-sleeping mi fa sclerare, se accorrere immediatamente al pianto mi esaspera al punto da farmi poi sbottare violentemente, se usare la fascia mi fa venir voglia di impiccarmici (estremizzo volutamente, non mi rivolgo assolutamente a te, faccio esempi assuurdi e macroscopici) sarà ovviamente meglio trovare un altro sistema che tenga conto dei mei limiti, ci mancherebbe!
Ma sono d'accordo con chi ha detto che, in normali situazioni di salute, debbano essere gli adulti ad adeguarsi ai bambini, non viceversa.
Detto questo, però, vorrei chiarire che io non rispondo al pianto di mia figlia perchè temo di danneggiarla non facendolo. Rispondo al suo pianto perchè mi viene naturale, mi fa stare bene vederla rasserenata, e invece, di contro, finire di fare qualcosa o andarmene a dormire mentre lei piange sarebbe stressante, per me. Io non sono affettuosa con mia figlia per farla diventare la bambina più strafiga del mondo o perchè temo che se non lo fossi diventerebbe una brutta persona... sono affettuosa con lei perchè la amo e sarebbe per me una forzatura non esternarlo (e mi sembra che tante madri, condizionate dai vari "poi si vizia" "poi non cresce bene" facciano proprio questo: si forzino a non compiere quei gesti affettuosi che verrebbero loro naturali).
Il discorso "deve capire subito che nel mondo non sei nessuno" mi vede invece assolutamente discorde.
Innanzitutto, non imparerà il menefreghismo all'asilo, perchè sceglierle l'asilo è una mia responsabilità e non potrei sceglierne uno in cui viga il menefreghismo o in cui il rapporto bambini per educatrici sia così alto da impossibilitarle a prestare le dovute attenzioni a ognuno di loro.
E poi, dove sta scritto che "nel mondo non sei nessuno"? La prima cosa che io voglio che mia figlia interiorizzi è che ognuno è Qualcuno, è Persona, e da persona deve aspettarsi d'essere trattata sempre e da persone deve sempre trattare gli altri, cosa che credo sia tanto più facile fare quanto più è stata fatta a noi, per cui credo che dolcezza e disponibilità incentivino le persone in crescita a diventare dolci e disponibili.
Il primo passo per riuscire a riconoscere i bisogni altrui è vedere riconosciuti i propri, in questo come nel resto, conta l'esempio, a mio parere.
Non conosco bambini viziati perchè troppo amati o ascoltati... ne conosco tanti viziati perchè assecondati, spesso più nelle richiest materiali che in quelle "affettive", e di solito assecondati per "fare prima", della serie "tieni mò, basta tu stia zitto/mi lasci in pace/mi faccia leggere il giornale" (il contrario di spiegare e dialogare, insomma).
:bacio: :bacio: :bacio:
Avatar utente
Solange
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 9213
Iscritto il: mar nov 06, 2007 3:18 pm
Contatta:

Messaggio da Solange » dom nov 08, 2009 10:51 am

Polly ha scritto:non c'entra niente con quello che stiamo dicendo (ossia tra noi adulti) ma ti consiglio Paola di imparare a contare fino a dieci, ti sarà molto utile quando avrai la tentazione di discutere con i tuoi figli adolescenti e capirai quanto sia utile questo piccolo allenamento, dieci secondi sono moltissimi in certe occasioni e danno l'opportunità di aggiustare il tiro al fine di migliorare una comunicazione che potrebbe essere altresì compromessa con uno sbotto di diverso genere.

Questo consiglio l'ho dato a mio figlio Gianluca quest'estate prima di partire per Malta per il suo viaggio studio con l'INPDAP, lui che non è capace di dire no a nessuno. Sarebbe stato inutile dirgli non fare questo non fare quello (bere troppo, farsi canne o simili ecc. ecc.) perché non avrebbe potuto mai dirmi di si a priori ed io, da brava mamma cosciente, neanche glielo avrei chiesto.

allora mi sono inventata questa promessa qualsiasi cosa gli avessero proposto, da andare a bere in un pub ad andare a farsi un bagno in mare, prima di rispondere di contare fino a 10, questo mi sono fatta promettere e al ritorno dalla vacanza mi ha ringraziato!!!


Scusate l'OT
percarità, è giustissimo e se mi conosci un po' sai anche che sono fondamentalmente diplomatica ma anche a me parte l'embolo ogni tanto, trovo assurdo che metà delle pagine siano diventate un processo ad una frase (per alcune infelice, io la ripeterei pure guarda) e la scusa per tirare fuori generalizzazioni e offese non già a me ma ad una categoria di persone (le africane, quelle che allattano a lungo e la dignità dei bambini).

Io mi sono rivolta ad UNA utente in riferimento a ciò che ha scritto (e che ha fatto rimanere male in tante mi pare), sicuramente 4 giorni e 4 notti col mal d'orecchio non giovano alla diplomazia ma onestamente non credo che la pacatezza sia sempre il mezzo migliore per comunicare o almeno non lo è quando si ama molto.

L'amore porta a prendere delle posizioni estreme e a difenderle e se è vero -ed è vero- che come dice Teresa quando si diventa madri si diventa un po' madri di tutti i bambini del mondo allora a me sapere di un bambino inascoltato perchè tanto il suo pianto è solo un capriccio fa mele al cuore.

Detto ciò, ognuno farà quel che in coscienza ritiene migliore ma non mi pare che i "metodi" autoritari abbiano dato grandi risultati finora.
Avatar utente
Polly
Ambasciatore
Ambasciatore
Messaggi: 3134
Iscritto il: ven nov 16, 2007 10:52 pm
Contatta:

Messaggio da Polly » dom nov 08, 2009 11:07 am

Paola M. ha scritto:Polly, io sono d'accordissimo che si debba pensarci prima di dire o fare cazzate, ci mancherebbe altro MA una volta che uno ha deciso di fare o dire qualcosa bisogna che segua un po' anche la sua indole nell'esprimersi sennò si rischia di diventare tutte PACATE! ahahhahah
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

LIDL docet

nhahahhahhaha
Solange ha scritto:percarità, è giustissimo e se mi conosci un po' sai anche che sono fondamentalmente diplomatica ma anche a me parte l'embolo ogni tanto, trovo assurdo che metà delle pagine siano diventate un processo ad una frase (per alcune infelice, io la ripeterei pure guarda) e la scusa per tirare fuori generalizzazioni e offese non già a me ma ad una categoria di persone (le africane, quelle che allattano a lungo e la dignità dei bambini).

Io mi sono rivolta ad UNA utente in riferimento a ciò che ha scritto (e che ha fatto rimanere male in tante mi pare), sicuramente 4 giorni e 4 notti col mal d'orecchio non giovano alla diplomazia ma onestamente non credo che la pacatezza sia sempre il mezzo migliore per comunicare o almeno non lo è quando si ama molto.

L'amore porta a prendere delle posizioni estreme e a difenderle e se è vero -ed è vero- che come dice Teresa quando si diventa madri si diventa un po' madri di tutti i bambini del mondo allora a me sapere di un bambino inascoltato perchè tanto il suo pianto è solo un capriccio fa mele al cuore.

Detto ciò, ognuno farà quel che in coscienza ritiene migliore ma non mi pare che i "metodi" autoritari abbiano dato grandi risultati finora.
la mia considerazione, Solange e Paola non era riferito a questo post era proprio una considerazione ad alta voce per il futuro e siccome l'assertività che aveva espresso paola nel suo intervento da me citato, mi aveva fatto venire in mente quest'estate e quest'idea, che è poi risultata vincente, con Gianluca, l'ho riportata.

Non era affatto riferita a come uno dica le cose in cui crede tra noi adulti (infatti l'ho anche scritto che il mio OT era riferito ad un dialogo tra adulti e figli :cisssss: )

poi se volete che esca fuori dalla mia pacatezza (che comunque non ci posso far niente fa parteb di me) basta che lo diciate e allora sono cazzi per tutti!!!
hahahhahhaha
Rispondi