penso esattamente la stessa cosa. I miei figli hanno sempre pianto per motivi reali, secondo me il capriccio non esiste, ma o stanno male o cercano di dirti qualcosa che tu come madre DEVI capire. Peraltro piangono raramente.Sheireh ha scritto:Io invece credo che, UNA VOLTA ESCLUSE MOTIVAZIONI SANITARIE (reflusso, influenza, etc.), se un bambino piange molto ha qualche carenza di dialogo con chi lo accudisce.
Il metodo EASY
Ma poi scusate: i capricci esistono ma in bambini più grandicelli ma nei piccolissimi come si fa a parlare di capricci?
Che ne sanno loro dei capricci?
Il pianto è l'unica forma di dialogo che conoscono: Santo Dio vogliamo almeno cercare di capire PERCHE' stanno piangendo.....................o almeno provarci!
Che ne sanno loro dei capricci?
Il pianto è l'unica forma di dialogo che conoscono: Santo Dio vogliamo almeno cercare di capire PERCHE' stanno piangendo.....................o almeno provarci!
sì,SCUSAMI...buono non è la parola adatta...calmo,tranquillo?Mammatitta ha scritto:Tutti i bambini sono buoni di indole, basta sapergliela tirare fuori, non esistono bambini cattivi.
Io adoro Bernardi e l'ultima frase è tutto ciò che c'è da dire.
Ci sono i caratteri più forti,testardi,vivaci?Direi di sì......
Vabbè ci rinuncio...
dite tanto di Estivill che ha la presunzione di scrivere di aver trovato IL METODO...e poi vi comportate allo stesso modo...
della serie: se non fai come me se non usi IL MIO METODO allora il bambino è maltrattato, lo tratti come un oggetto ecc.ecc.
come se stessi tutto il giorno a farla piangere dalla mattina alla sera...
come se i vostri figli prima o poi non si debbano mai rassegnare a nulla...
io non capisco perchè tanto vi fa paura la parola "rassegnazione"...
il bambino non vorrebbe che la mamma stesse sempre in casa con lui? e quando va a lavorare non si rassegna al fatto che la mamma non può stare sempre con lui? ma anche se glielo spieghi 100.000 volte sarà sempre più contento di stare con te...puoi usare tutte le parole belle del mondo ma accetterà comunque di buon grado se la deve ciucciare la mamma che va al lavoro no?
boh...m che ci sarà di male poi...
dite tanto di Estivill che ha la presunzione di scrivere di aver trovato IL METODO...e poi vi comportate allo stesso modo...
della serie: se non fai come me se non usi IL MIO METODO allora il bambino è maltrattato, lo tratti come un oggetto ecc.ecc.
come se stessi tutto il giorno a farla piangere dalla mattina alla sera...
come se i vostri figli prima o poi non si debbano mai rassegnare a nulla...
io non capisco perchè tanto vi fa paura la parola "rassegnazione"...
il bambino non vorrebbe che la mamma stesse sempre in casa con lui? e quando va a lavorare non si rassegna al fatto che la mamma non può stare sempre con lui? ma anche se glielo spieghi 100.000 volte sarà sempre più contento di stare con te...puoi usare tutte le parole belle del mondo ma accetterà comunque di buon grado se la deve ciucciare la mamma che va al lavoro no?
boh...m che ci sarà di male poi...
La mamma che lavora è una necessità lasciarlo a piangere e non consolarlo perchè "così capisce" è davvero brutto invece.Tamy ha scritto:Vabbè ci rinuncio...
dite tanto di Estivill che ha la presunzione di scrivere di aver trovato IL METODO...e poi vi comportate allo stesso modo...
della serie: se non fai come me se non usi IL MIO METODO allora il bambino è maltrattato, lo tratti come un oggetto ecc.ecc.
come se stessi tutto il giorno a farla piangere dalla mattina alla sera...
come se i vostri figli prima o poi non si debbano mai rassegnare a nulla...
io non capisco perchè tanto vi fa paura la parola "rassegnazione"...
il bambino non vorrebbe che la mamma stesse sempre in casa con lui? e quando va a lavorare non si rassegna al fatto che la mamma non può stare sempre con lui? ma anche se glielo spieghi 100.000 volte sarà sempre più contento di stare con te...puoi usare tutte le parole belle del mondo ma accetterà comunque di buon grado se la deve ciucciare la mamma che va al lavoro no?
boh...m che ci sarà di male poi...
non è mica sempre così sai?Tamy ha scritto: io non capisco perchè tanto vi fa paura la parola "rassegnazione"...
il bambino non vorrebbe che la mamma stesse sempre in casa con lui? e quando va a lavorare non si rassegna al fatto che la mamma non può stare sempre con lui? ma anche se glielo spieghi 100.000 volte sarà sempre più contento di stare con te...puoi usare tutte le parole belle del mondo ma accetterà comunque di buon grado se la deve ciucciare la mamma che va al lavoro..
con lorenzo abbiamo sempre parlato tanto e spiegato tutto.prima di portarlo al nido,l'abbiamo portato ai nostri posti di lavoro (fisicamente,glieli abbiamo fatti vedere,convinti che a 1 anno un bambino può capire tutto se spiegato) e non ha mai avuto alcun problema di inserimento nè crisi per andarci.
alla scuola materna ci è andato sempre volentieri.
temevamo che in questo periodo (visto che ho dovuto smettere di lavorare da un giorno all'altro per la minaccia d'aborto) avesse la crisi di cui parli tu,perchè prima lo portavo sempre io invece ora sa che sto a casa.....
gli abbiamo parlato e le mattine mi dice:-io vado a scuola e tu mamma stai a casa a riposarti,ci vediamo più tardi-
non mi sembra che sia un bambino rassegnato o infelice perchè deve andare in un posto dove la sua mamma non c'è.
:bacio:moon373 ha scritto:Ma poi scusate: i capricci esistono ma in bambini più grandicelli ma nei piccolissimi come si fa a parlare di capricci?
Che ne sanno loro dei capricci?
Il pianto è l'unica forma di dialogo che conoscono: Santo Dio vogliamo almeno cercare di capire PERCHE' stanno piangendo.....................o almeno provarci!
rimangono neonati per così poco tempo che almeno impegnarsi per capire cos'hanno... è il minimo