Ma io non mi gratifico tutti i giorni.lenina wrote:Anche i bambini "lavorano tutto il giorno hanno diritto alle gratificazioni quanto noi adulti no?....
Per esempio, questa settimana ho fatto gli esami di stato, mi sono fisicamente massacrata e questa sera mi gratifico con una pizza.
Alessia è stata un angelo a pazientare mentre studiavo e ha avuto una sua gratificazione.
Ma non è che se lunedì lavoro normalmente mi concedo qualcosa, quindi non vedo perchè dovrei gratificare Alessia quando fa una cosa normale.
Ci sono volte in cui Alessia si merita delle gratificazioni e io no; e viceversa.
Non è che se è stata brava lei mi gratifico io quindi, al contrario, se io mi merito un qualcosa non lo prendo anche ad Alessia.
Però c'è un discorso di fondo.... io non sono abituata a prendermi qualcosa così istintivamente, faccio sempre spese ponderate e se voglio qualcosa aspetto Natale o il compleanno e lo chiedo come regalo (fosse anche un libretto da 10 euro!).
No, non creo apposta l'occasione di dire NO, ma se il giorno prima ha avuto un giornalino, tre giorni prima il giochino e so che domani andrà da nonni e troverà la merendina, perchè prenderle ancora una cosa inutile?Cos73 wrote: E per rispondere anche a Jersey, è lapalissiano che accade di comprare qualcosa per sé e non per i bambini ma se sono presenti e se è una piccola spesa, perché non accontentarli? per creare per forza l'occasione di dire "NO"?
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E poi mi chiedo, visto che se si parla di limiti imposti dal buon senso e dalle proprie possibilità non siete convinte: se non decideste di dire di no, voi potreste comprare di tutto e sempre ? buon per voi!
I miei NO sono sempre motivati, sia con Alessia che con me stessa.
Poi per la seconda parte, io mi chiedo il contrario, se u guadagnassi 5000 euro al mese, prenderesti qualche regalino tutti i giorni? abitueresti i tuoi figli ad avere tutto e subito?
e se domani perdi il lavoro?
Io sono fortunata, in casa mia, entra una bella cifra, ma faccio conto di guadagnarne 1/3, perchè domani non si sa cosa succede.
Impongo i limiti sul buon senso, perchè quello esisterà sempre, mentre i soldi no.
Stessa domanda che ho posto a Cos, se guadagnassi 5000 euro al mese, le prenderesti tutti i giorni le macchinine?lenina wrote:è una cosa che mi chiedevo anche io.
Cioè io so di non poter comprare più di tanto e cerco di far agire il buonsenso.
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Ti quoto dalla prima all'ultima parola!!!!Erin-75 wrote: e non capisco dove sia il negativo nell'accezione "educare" educativo"
il fatto che il limite sia educativo non implica che non sia motivato, anzi per me è educativo proprio nel momento in cui può essere spiegato e di conseguenza metabolizzato dal bambino, altrimenti è una semplice imposizione e non userei mai il termine educativo per un'imposizione.
ho l'impressione, in questi giorni, di utilizzare le parole in modo diverso da lenina o cosetta, per me educare vuol dire educare, punto,non sottointende imporre, e non mi frega se in qualche libro o teoria pedagogica gli viene data anche questa accezione. E' scorretta e non utilizzo il filtro etimologico del tal libro per leggere i post di questo o quell'utente, cerco prima di capire cosa vuol dire l'utente in questione e poi semmai spaziare sulla teoria pedagogica più o meno oppressiva
Ecco Lenina, secondo me c'è un malinteso.lenina wrote:...
Le attese fanno parte della vita in tutto i campi io penso che non serva crearle.
Io non creo attese per il gusto di crearle, io insegno ad Alessia a vivere serenamente le attese, proprio perchè ne ha già tante.
Le insegno a trasformare quei momenti in gioia pura e adesso lei sta capendo che l'attesa non è brutta, ma può essere molto piacevole!
Citando.... "l'attesa del piacere è essa stessa piacere"
Taglio il resto, ma quoto tutto.Polly wrote:....
Più i figli crescono e più l'esempio la fa da padorna, ma cominciare fin da piccoli a renderli responsabili su certe questioni a mio avviso li aiuterà da più grandi a riconoscere meglio una motivazione contraria alla loro richiesta, perché "fuori" non è sempre quello che vorremmo fosse e più crescono e più il potere del "gruppo" ha il sopravvento e se dietro non c'è stato un buon lavoro fatto dosando e fondendo un'educazione familiare (diversa da famiglia a famiglia) con una educazione naturale, fisiologica che la vita ti propone, poco possiamo fare per renderli consapevoli e maturi!....
Polly, ti ammiro veramente tanto, vorrei davvero riuscire a prenderti come esempio!