Accontentare subito i desideri?
Io di figlia ne ho una ed e' come tutti i bimbi un mondo a se'
l'anno scorso a ottobre ha chiesto a santa lucia tre cose in ordine decrescente, sapendo che non era detto che le trovasse tutte
a ottobre eh e non cambio' idea in due mesi nonostante il martellamento televisivo
il 13 dicembre sara trovo' 4 regali ma una delle tre richieste non arrivo' perche' oh non ci stava sull'asinello (ehem :vavi: )
quest'anno Sara per santa Lucia ha deciso che vorra' un solo regalo
ovvero quello che voleva l'anno scorso
e che non arrivo'
perche' "cosi' sicuramente sull'asinello ci stara' "
questo per dire che con calma e pazienza e' un anno che l'aspetta porella
(praticamente mia figlia e' una santa dell'attesa ahhahaha)
(e se santa lucia non lo trova quest'anno verra' impalata ahiii ahahahah)
l'anno scorso a ottobre ha chiesto a santa lucia tre cose in ordine decrescente, sapendo che non era detto che le trovasse tutte
a ottobre eh e non cambio' idea in due mesi nonostante il martellamento televisivo
il 13 dicembre sara trovo' 4 regali ma una delle tre richieste non arrivo' perche' oh non ci stava sull'asinello (ehem :vavi: )
quest'anno Sara per santa Lucia ha deciso che vorra' un solo regalo
ovvero quello che voleva l'anno scorso
e che non arrivo'
perche' "cosi' sicuramente sull'asinello ci stara' "
questo per dire che con calma e pazienza e' un anno che l'aspetta porella
(praticamente mia figlia e' una santa dell'attesa ahhahaha)
(e se santa lucia non lo trova quest'anno verra' impalata ahiii ahahahah)
quoto, anche se è un po' otCos73 ha scritto:Ma perché Lav il limite è soggettivo ed è normale sia così: dipende dalle abitudini e dalle possibilità di ognuno.
Trovo antipatico sindacare sulle spese altrui.
Ho chiesto a Simo di indicarmi la mia frase perché non ho mai detto quello che dice lei. Ho detto che anche secondo me cambiare cellulare troppo spesso se non serve è sbagliato, peò converrete che se tu hai le possibilità e per te compri il cellularone più costoso che c'è, è facile che lo compri più costoso della media anche a tuo figlio, e che c'è di strano?
Chi lo stabilisce qual è il prezzo giusto?
è come quando si dice, io se avessi i soldi non li spenderei mai per "questo" o "quello"
quando si perde di vista il fatto che chi ha molte possibilità economiche, ma molte, è abituato ad entrare, ad esempio in un certo tipo di negozi, che magari tengono marche più costose delle altre, e non in altri
e credo sia in un certo senso anche normale
si sposta il "livello"
quindi poi a quel punto il problema non è comprare un cellulare di 400 euro, ma piuttosto porre il limite che se il cellulare lo hai già, ed è nuovo, non ha senso inseguire la moda, ma ti fai bastare quello che hai (sia che sia costato 49 euro, che 400)
fine del'ot
mah...io nelle parole delle maestre ho letto semplicemente una indicazione educativa del senso del limite..del senso del desiderare inteso come argine rispetto al totale dominio dei figli su genitori che concedono tutto e subito...che si gratificano, gratificando...e che, spesso, nel dare mantengono sopiti i sensi di colpa del non esserci...
io sono per una linea di rigore, e non capisco questo dover mettere i figli sullo stesso piano dei genitori...vi è per me una grande differenza che poi è quella che "certifica" i ruoli..siamo persone genitori e figli,certamente...ma io sono la persona adulta...e lui la persona bambina..io sono la mamma che educa..lui la persona che riceve l'educazione..
io quella che da i limiti...lui quello che chiede..
io l'adulta che, mettendosi in discussione,tenta di indentificare la strada migliore da indicargli....lui quello che deve seguirla...
il punto è che non diano tutto per scontato, questo per me era il senso delle parole delle maestre, che condivido in pieno...perche', ritengo, che oggi questo sia il rischio...
il punto non è se dar loro una mela oggi o domani....ma che si gettino le basi per fare di questi figli, ai quali gia' consegnamo un mondo orribile, degli uomini e delle donne che diano Valore a cose.. persone... sentimenti....
io sono per una linea di rigore, e non capisco questo dover mettere i figli sullo stesso piano dei genitori...vi è per me una grande differenza che poi è quella che "certifica" i ruoli..siamo persone genitori e figli,certamente...ma io sono la persona adulta...e lui la persona bambina..io sono la mamma che educa..lui la persona che riceve l'educazione..
io quella che da i limiti...lui quello che chiede..
io l'adulta che, mettendosi in discussione,tenta di indentificare la strada migliore da indicargli....lui quello che deve seguirla...
il punto è che non diano tutto per scontato, questo per me era il senso delle parole delle maestre, che condivido in pieno...perche', ritengo, che oggi questo sia il rischio...
il punto non è se dar loro una mela oggi o domani....ma che si gettino le basi per fare di questi figli, ai quali gia' consegnamo un mondo orribile, degli uomini e delle donne che diano Valore a cose.. persone... sentimenti....
IL problema Dani è: nella pratica? cosa vuol dire?
1. crei attesa APPOSTA? la normalità quotidiana non crea già di per sé attese? se anche io cerco di essere sempre disponibile e rispondo prontamente alle richieste quando posso (parlo di attenzioni in questo caso, perché questo cambia da casa a asilo), capiterà comunque che sia impegnata o concentrata su altro, o che debba andare in bagno, e il bimbo debba aspettare, ma non lo faccio certo aspettare apposta perché così "si abitua all'asilo"... all'asilo si abituerà all'asilo
2. Non si tratta di mettersi sullo stesso piano ma di essere un esempio. Appunto, tu sei l'adulto: con che autorità puoi dire "bisogna saper attendere, bisogna sudarsi le cose, comprarsi una cosa di cui non hai bisogno è uno spreco" se tu invece spendi e spandi come vuoi?
Quindi di fatto o certi valori sono presenti in famiglia, o non li trasmetterai nemmeno ai figli.
1. crei attesa APPOSTA? la normalità quotidiana non crea già di per sé attese? se anche io cerco di essere sempre disponibile e rispondo prontamente alle richieste quando posso (parlo di attenzioni in questo caso, perché questo cambia da casa a asilo), capiterà comunque che sia impegnata o concentrata su altro, o che debba andare in bagno, e il bimbo debba aspettare, ma non lo faccio certo aspettare apposta perché così "si abitua all'asilo"... all'asilo si abituerà all'asilo
2. Non si tratta di mettersi sullo stesso piano ma di essere un esempio. Appunto, tu sei l'adulto: con che autorità puoi dire "bisogna saper attendere, bisogna sudarsi le cose, comprarsi una cosa di cui non hai bisogno è uno spreco" se tu invece spendi e spandi come vuoi?
Quindi di fatto o certi valori sono presenti in famiglia, o non li trasmetterai nemmeno ai figli.
Nat ha scritto:non c'è niente di strano infatti
ma quello che ci si chiede sono le "ripercussioni" che avrà questo tipo di vita (di abitudini) per una persona in crescita,
alcune hanno notato che accontentare sempre non porta i bimbi ad essere poi felici anzi...
e su questo anch'io ho dei dubbi
ad esempio... se i krapfen non facessero male tutti i giorni, e uno se li può permettere economicamente (quindi eliminati i motivi per dire no)
comprandoli tutti i giorni non si perderebbe quell'occasione speciale del martedì???
o forse è perché tante do noi sono cresciute con molte più restrizioni allora si ha paura? boh
boh
ma allora anche il panino col prosciutto, se fosse la cosa preferita del nostro figliolo la si dovrebbe dosare per rendergliela più preziosa?
Cos73 ha scritto:IL problema Dani è: nella pratica? cosa vuol dire?
1. crei attesa APPOSTA? la normalità quotidiana non crea già di per sé attese? se anche io cerco di essere sempre disponibile e rispondo prontamente alle richieste quando posso (parlo di attenzioni in questo caso, perché questo cambia da casa a asilo), capiterà comunque che sia impegnata o concentrata su altro, o che debba andare in bagno, e il bimbo debba aspettare, ma non lo faccio certo aspettare apposta perché così "si abitua all'asilo"... all'asilo si abituerà all'asilo
2. Non si tratta di mettersi sullo stesso piano ma di essere un esempio. Appunto, tu sei l'adulto: con che autorità puoi dire "bisogna saper attendere, bisogna sudarsi le cose, comprarsi una cosa di cui non hai bisogno è uno spreco" se tu invece spendi e spandi come vuoi?
Quindi di fatto o certi valori sono presenti in famiglia, o non li trasmetterai nemmeno ai figli.
ehmmmm ma perchè devi supporre che io genitore che sto facendo questo tipo di discorso (magari quello che spende e spande, del discorso di educazione al merito e all'attesa se ne frega altamente per lassismo o per puro disinteresse) spendo e spando come voglio? :occhiodibue:
cioè se uno fa il discorso dell'educare il proprio figlio al piacere di attendere o desiderare il giocattolo, al magari risparmiare qualche soldino che gli viene regalato come premio per un bel voto per comprarsi il vulcano dei gormiti piuttosto che spenderlo subito per comprare il gormitino, è necessariamente un ipocrita perchè essendo adulto spende e spande e si gratifica a più non posso?
ma perchè?
ci sono anche quei genitori che credono in certi percorsi educativi e li applicano anche con l'esempio perchè li vivono come percorsi di vita no?
Non è che non chiede nulla, lei lo chiede, senza insistenza, senza pretese. Poi io prendo nota e se mi capita l'occasione di un premio ecco che salta fuori il regalo. Ma spesso sono cose utili tipo vestiti, di giochi proprio NISBA. Quelli se arrivano arrivano alle feste comandate.lavinia ha scritto:Vabbe' ma io mica mi auguro un bimbo che non chiede nulla pero'.
guarda che non generalizzavo affatto, per me semplicemente non ha senso sforzarsi di essere educatori in questo senso, o è una cosa che viene da sé, o tu stesso hai fatto una riflessione sul tuo stile di vita e l'hai cambiato, oppure far attendere al solo scopo di educare secondo me non ha senso né successo.Erin-75 ha scritto:ehmmmm ma perchè devi supporre che io genitore che sto facendo questo tipo di discorso (magari quello che spende e spande, del discorso di educazione al merito e all'attesa se ne frega altamente per lassismo o per puro disinteresse) spendo e spando come voglio? :occhiodibue:
cioè se uno fa il discorso dell'educare il proprio figlio al piacere di attendere o desiderare il giocattolo, al magari risparmiare qualche soldino che gli viene regalato come premio per un bel voto per comprarsi il vulcano dei gormiti piuttosto che spenderlo subito per comprare il gormitino, è necessariamente un ipocrita perchè essendo adulto spende e spande e si gratifica a più non posso?
ma perchè?
ci sono anche quei genitori che credono in certi percorsi educativi e li applicano anche con l'esempio perchè li vivono come percorsi di vita no?
Tutto qui.
Io non sono una che spende e spande, ci mancherebbe che faccia questo discorso nei termini che hai capito tu, ma appunto confido nell'esempio e nei limiti che mi vengono naturali e non mi pongo nemmeno il problema dell'educare.