Eccomi. Cosa penso del Bufalini.
Premessa: ho avuto due parti molto diversi tra loro:
- il parto di Tommy: rottura delle acque a 39+3 in assenza di dolori e contrazioni. ricovero seguito da 30 ore di dolori atroci e terminato con induzione con ossitocina a seguito di una sfuriata di mio marito (il protocollo prevede 36 ore). In quelle 30 ore ho avuto un falso allarme, nel senso che l'ostetrica di turno credeva che fossi pronta e mi ha portato in sala parto salvo poi riportarmi in camera dopo 2 ore (potete immaginare il mio stato psicologico...non commento se no mi infurio). Nasce Tommy il mattino successivo, tutto ok.
- il parto di Linda è spiegato
qui, in un altro post di NM
Detto questo, le mie considerazioni.
Vecchia organizzazione (parto di Tommy) non c'erano orari di visita, il reparto aperto a tutti a tutte le ore... un inferno... non c'era distinzione tra cesarei e naturali/indotti nell'assegnazione delle stanza, non c'era la sala travaglio. Insomma, era un pò una terra di tutti e di nessuno.
Nuova organizzazione (parto di Linda): orari di visita rigidi e limitati, ai cesarei sono riservate le stanze doppie, c'è il day hospital con le salette per il travaglio.
Fino a qualche anno fa in reparto lavoravano i ginecologi più "noti" e bravi (ma qui son di parte... il mio è uno i loro!) della zona, ora sono tutti in pensione o fanno solo ambulatorio privato o sono in altri ospedali.
Le ostetriche... c'è da fare una distinzione tra il trattamento della "partoriente" e il trattamento della coppia "neomamma-bambino", che è rimasto tale e quale in questi 3 anni. Vi spiego.
Io credo che l'assistenza al travaglio e al parto (a parte la demente che faceva la notte tra il 18 e il 19 aprile 3 anni fa...) siano eccellenti. Le ostetriche che ho incontrato io sono molto preparate all'assistenza della quasi mamma, sia a livello di sostegno psicologico che a livello di alleviamento del dolore, sia dal punto di vista professionale "ostetricamente detto".
Ma una volta usciti dalla sala parto con il pargoletto... ecco, a mio parere le cose cambiano.
Poco o nullo sostegno per l'allattamento al seno, o sai fare o ti arrangi (e cose del tipo "attacca al massimo 10-15 minuti a una tetta e poi all'altra per altri 10-15 minuti, non di più, il latte che doveva prendere l'ha già preso così"). Le ostetriche latitano se hai bisogno anche solo di un piccolo buffetto sulla guancia e di sentirti dire "coraggio, è dura ma ce la farai". E con il rooming-in magari servirebbe un pò di più la loro presenza e il loro sostegno, no? Soprattutto in caso di primo parto e senza la possibilità di avere qualcuno vicino la notte.
Dall'altra parte però, i pediatri sono molto scrupolosi durante il ricovero (ad esempio, dato che il primo che l'ha visitata ha visto delle macchie sospette nel torace di Linda, l'hanno praticamente visitata ogni 3 ore, anche se mi avevano rassicurato che non era nulla già alla seconda visita) e le informazioni che danno sono chiare e complete.
Considerando l'opportunità o meno di partorire al Bufalini anzichè a Forlì (lo dico a vale!), bisogna pensare anche che 2 piani più su di ostetricia c'è un reparto di neonatologia molto competente,con la speranza che non si debba mai averne bisogno, ma nel caso, insomma C'E'.
Alla fin fine, considerando tutte queste considerazioni ( :ehehe: ), io ci tornerei a partorire lì: per l'accompagnamento al parto, per la presenza rassicurante della neonatologia e per il fatto che dopo 2 giorni e mezzo sei a casa e gestisci il tuo bimbo come vuoi.